astrosan

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buongiorno,
abbiamo visto una casa, abbiamo ricevuto una copia della planimetria catastale nella quale sono indicati 2,7 m di altezza a piano terra e 3,1 m al primo piano. Dopodiché, essendo stata di nostro gradimento, abbiamo fatto una proposta al venditore mezzo agenzia immobiliare. Successivamente abbiamo stipulato il compromesso. Dopo circa 4 mesi siamo stati chiamati dall'agente immobiliare il quale ci ha informati del fatto che sia la cucina che il soggiorno, che sono ubicati al piano terra, non hanno l'altezza sufficiente per l'abitabilità (H=2,65). Cosa può comportare? In questi casi è possibile chiedere l'annullamento del compromesso e se si, con quali conseguenze sia per noi che per la parte venditrice? E l'agenzia in tutto questo, che responsabilità ha?

La ringrazio anticipatamente
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
un pò strano come caso, ma se vi hanno 'promesso' cucina e soggiorno regolarmente censiti come abitazione ora devono restituirvi la caparra doppia più i danni se ce ne sono (esempio provvigione AI). In sintesi potete recedere o risolvere il contratto
 

astrosan

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Nella planimetria catastale i vani dove ci sono cucina e soggiorno sono indicati rispettivamente cantina e sgombero, e di fatto lo stato attuale non è conforme allo stato catastale. A parole i venditori si sono impegnati a regolarizzare, ma vista la sorpresa dubito che al catasto accettino di modificare la planimetria, non essendoci i requisiti richiesti. Il mio timore è che la banca non eroghi il mutuo e che un domani, nel caso in cui vogliamo rivendere, il valore dell'immobile vada incontro ad una svalutazione. Che ne pensate?
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Molti agenti immobiliari scrivono negli annunci e nelle proposte lo stato di fatto delle case e non quello di diritto, sbagliando enormemente sia nel primo che nel secondo caso. Nel primo perché poi devono giustificare come mai il 4 veni promesso in realtà è un bilo con soffitta il secondo perché rendono i contratti annullabili.
 

bonats

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Molti agenti immobiliari scrivono negli annunci e nelle proposte lo stato di fatto delle case e non quello di diritto, sbagliando enormemente sia nel primo che nel secondo caso. Nel primo perché poi devono giustificare come mai il 4 veni promesso in realtà è un bilo con soffitta il secondo perché rendono i contratti annullabili.

Ti quoto questo... come i due stanze che in realtà sono bilocali con studiolo :) o ripostiglio finestrato di 6 mq hahaha.

Cmq se sul compromesso si sono impegnati a risolvere il "conflitto" catastale avrai diritto all'annullamento della cosa promessa perchè viziata gravemente e avrai diritto al rimborso di tutto ciò che è stato versato.
 
L

luigi carotenuto

Ospite
la destinazione di un vano non la dà in catasto ma la licenza edilizia e l'accatastamento deve fare riferimento a quella.
nella licenza quei vani sono cantine e locali di sgombero o locali di classe a (cucina e soggiorno)?
se c'è una discordanza tra catasto e licenza edilizia è un'altra questione, il catasto va aggiornato ma non significa che viene regolarizzata una difformità o un abuso edilizio.
l'abitabilità, di cui parli nel primo post, è ancora un'altra cosa e riguarda l'intero edificio, non solo l'unità immobiliare specifica e non solo gli aspetti urbanistici e catastali, ma anche gli impianti, il genio civile ect.
credo che la prima risposta sia la migliore, ovvero non sono stati rispettati i termini della proposta, l'unità ha una diversa consistenza, puoi chiedere il doppio della caparra oltre alle spese e ai danni dimostrabili che hai avuto, se si tratta di caparra confirmatoria.
e l'agenzia....................:disappunto:
 

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