ladyfinanza

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno, sto vendendo un appartamento che è stato oggetto di lavori (cambio di destinazione d'uso) qualche anno fa. L'acquirente mi chiede la fine lavori, ma il mio architetto non ne ha una copia, a quanto pare. La comunicazione fu fatta certamente (altrimenti non avremmo potuto chiudere la pratica al catasto e avere l'attribuzione del nuovo sub, trattandosi di una pertinenza che diventava appartamento indipendente). Per sveltire i tempi, mi ha suggerito di ricavare la data di chiusura lavori sulla visura catastale, dove c'è questa dicitura:
DIVISIONE del xx/xx/XXXX, protocollo n. Xxxxxx in atti
dal xx/xx/xxxx DIVISIONE (n. Xxxxx).
Secondo voi può andare bene?
 

Lopriore

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno, sto vendendo un appartamento che è stato oggetto di lavori (cambio di destinazione d'uso) qualche anno fa. L'acquirente mi chiede la fine lavori, ma il mio architetto non ne ha una copia, a quanto pare. La comunicazione fu fatta certamente (altrimenti non avremmo potuto chiudere la pratica al catasto e avere l'attribuzione del nuovo sub, trattandosi di una pertinenza che diventava appartamento indipendente). Per sveltire i tempi, mi ha suggerito di ricavare la data di chiusura lavori sulla visura catastale, dove c'è questa dicitura:
DIVISIONE del xx/xx/XXXX, protocollo n. Xxxxxx in atti
dal xx/xx/xxxx DIVISIONE (n. Xxxxx).
Secondo voi può andare bene?
No
 

ladyfinanza

Membro Attivo
Professionista
Il bello è che, fidandomi di lui, ho riferito la cosa all'agenzia, la quale ha detto "giusto! Non ci avevo pensato a ricavarla da lì", quindi gliel'ho mandata, visto che anche loro approvavano l'idea. Poi mi è venuto il dubbio. Se non dovesse bastare, come si può ovviare?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, sto vendendo un appartamento che è stato oggetto di lavori (cambio di destinazione d'uso) qualche anno fa. L'acquirente mi chiede la fine lavori, ma il mio architetto non ne ha una copia, a quanto pare. La comunicazione fu fatta certamente (altrimenti non avremmo potuto chiudere la pratica al catasto e avere l'attribuzione del nuovo sub, trattandosi di una pertinenza che diventava appartamento indipendente). Per sveltire i tempi, mi ha suggerito di ricavare la data di chiusura lavori sulla visura catastale, dove c'è questa dicitura:
DIVISIONE del xx/xx/XXXX, protocollo n. Xxxxxx in atti
dal xx/xx/xxxx DIVISIONE (n. Xxxxx).
Secondo voi può andare bene?
In realtà attenzione, avresti potuto fare comunque tutto al catasto anche senza completare la pratica in Comune, bisogna fare un accesso agli atti in Comune e prendere i documenti esistenti e completare/sanare se fosse necessario.
 

ladyfinanza

Membro Attivo
Professionista
Scavando tra le carte il tecnico ha trovato il "MODELLO UNICO INFORMATICO DI AGGIORNAMENTO DEGLI ATTI CATASTALI
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANA"

Lì c'è scritto che i lavori sono stati ultimati in data xxx a firma di xxx.
Secondo voi può bastare questo per farlo fidare? Se invece vuole il documento col timbro, bisognerà andare al Comune e nel frattempo la proposta scadrà!
 

ladyfinanza

Membro Attivo
Professionista
Se xxx è il tuo architetto, digli di scavare meglio tra le sue carte, nel caso, probabile, che il proponente non si accontenti.
Oppure proponi di inserire una sospensiva in attesa dell’accesso agli atti.

Ora l'agenzia sta cercando di risolvere al Comune, con il numero di protocollo indicato su quel documento..
Si tratta di una mia controproposta alla sua proposta di acquisto, quindi solo il proponente può eventualmente decidere di aggiungere una sospensiva a quanto da me scritto. Se è possibile farlo, immagino che l'agenzia lo suggerirà.
 

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