Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Sentenza CTP Varese 21.06.2013, n. 93/1/13

Il contribuente ha diritto al credito d'imposta per il riaquisto della prima casa anche se quest'ultimo è stato effettuato mediante scrittura privata autenticata. Detta scrittura, infatti, ha natura definitiva e non preliminare e pertanto è atta al trasferimento della proprietà e alla fruizione dell'agevolazione in oggetto.

Ho riportato quanto pubblicato su La Rassegna del 10/10/2013
Cosa ne pensate colleghi?
 
Ma la scrittura privata autenticata è sempre esistita, fatta dai Notai, e la motivazioneper la quale viene effettuata, al posto del rogito, sta nel fatto che gli intervenuti firmano non contestualmente, ma in momenti diversi.
 
Scusate se sono un po' OT, lo chiedo per mia cultura personale. Che cosa è questa scrittura privata autenticata al posto del rogito? Quando conviene utilizzarla?

Ma il trasferimento di un immobile non dovrebbe essere necessariamente un atto pubblico?
grazie
 
Ma il trasferimento di un immobile non dovrebbe essere necessariamente un atto pubblico?
No, esiste anche la scrittura privata autenticata.
e la motivazioneper la quale viene effettuata, al posto del rogito, sta nel fatto che gli intervenuti firmano non contestualmente, ma in momenti diversi.
Non mi pare sia così, ma riguarda la forma e l'assunzione di responsabilità. Con la scrittura privata autenticata il notaio certifica l'autenticità delle firme, non del contenuto, infatti con la scrittura privata autenticata il notaio accolla al venditore le dichiarazioni di regolarità edilizia, lui lavora meno, non fa nessun controllo ed è anche per questo che costa meno. Un altro aspetto importante di questo atto è che con l'atto pubblico il notaio indaga anche sulla volontà delle parti, le parti accettano il contratto a norma del sistema giuridico, con la scrittura privata autenticata i contenuti sono patti tra privati.[DOUBLEPOST=1382193739,1382193732][/DOUBLEPOST]
Ma il trasferimento di un immobile non dovrebbe essere necessariamente un atto pubblico?
No, esiste anche la scrittura privata autenticata.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho partecipato a diversi atti di trasferimento proprietà tramite scrittura privata autenticata, negli acquisti plurimi da impresa o cooperativa, e la forma prescelta dipendeva dal fatto che le persone intervenivano in atto in ore o addirittura giorni diversi...

Può darsi che esistano anche altri motivi, quello che ho accennato è certo.
 
Ho partecipato a diversi atti di trasferimento proprietà tramite scrittura privata autenticata, negli acquisti plurimi da impresa o
cooperativa, e la forma prescelta dipendeva dal fatto che le persone intervenivano in atto in ore o
addirittura giorni diversi...
Può darsi che esistano anche altri motivi, quello che ho accennato è
certo.
A me non é mai successo ho ricordi di studio mai messi in pratica. Quando penso alla compravendita penso sempre all'accordo contestuale delle parti data certa ed effetti trascrizione entro quando se le parti firmano in modo disgiunto? Approfondirò con il notaio.
 
Che cosa è questa scrittura privata autenticata al posto del rogito?
la scrittura privata avente ad oggetto il trasferimento della proprietà su beni immobili , non è altro che un contratto di compravendita redatta autonomamente dalle parti personalmente senza l'intervento di alcun professionista.
C'è da dire che tale scrittura privata affiche possa essere trascritta nei registri immobiliari è necessario che sia autenticata , ossia che le firme , quindi la sottoscrizione della stessa, , cioè che sia certificato che le sottoscrizioni apposte alla scrittura siano effettivamente quelle delle parti interessate e aventi diritto.
In questo caso è necessario il Notaio che interviene solo per autenticarne le firme senza assumere particolari obblighi rispetto il contenuto dell'atto stesso.


Quando conviene utilizzarla?
Mai a mio avviso, serve per risparmiare qualche centinaia di euro, ma è molto più rischiosa per l'acquirente (sicuramente si è più tutelati se l'atto lo prepara il notaio)
 
Cosa ne pensate colleghi?
Penso che sia una sentenza giusta, del resto se la scrittura privata autenticata e trascritta, non esonera all'acquirente il pagamento delle imposte sul trasferimento, quindi mi sembra chiaro che se tale atto è riconosciuto e valido, trovo giusto che l'acquirente stesso qualora rivendesse l'immobile e successivamente ne riacquisti un'altro, per il nuovo acquisto possa usufruire del credito d'imposta, scontandosi l'imposta precedentemente versata .
 

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