francesca63

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@francesca63 sulla seconda scrittura privata (quello della proroga , non il compromesso) è riportato questo :Vedi l'allegato 20578

Non è stata comunque inviata diffida o raccomandata, solo uno scambio di mail col notaio.

Grazie intanto per la risposta.
Con quella clausola, in teoria il venditore sarebbe già inadempiente, e il preliminare già risolto.
Non ho capito se vuoi ancora comprare, o preferiresti non farlo
 

francis.manga

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@francesca63 la prima data utile per il rogito era (da agenda notarile, causa ferie) il 7 Marzo per cui non è stata una scelta del venditore, che potendo scegliere sarebbe stato disponibile il 28 Febbraio, come da clausola.
Una situazione un pò ambigua sulla quale potrebbe rivalersi.

Nel frattempo sono riuscito a rifissare la data per domani, quindi il primo problema è risolto.

Detto questo, rispondendo alla tua domanda, e tornando al secondo problema. No, in onestà totale preferirei saltasse tutto, alla luce della eventuale tassa che graverebbe su di me, siccome il venditore non è disponibile al deposito presso il notaio e (quasi) sicuramente non acquisterà un'immobile nel corso di quest anno.

Ma difficile farlo senza rischiare di perdere caparra e spese di agenzia (30.000 euro), data la situazione che citavo a inizio messaggio.
 

francesca63

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La prima data utile per il rogito era (da agenda notarile, causa ferie) il 7 Marzo per cui non è stata una scelta del venditore, che potendo scegliere sarebbe stato disponibile il 28 Febbraio, come da clausola.
Una situazione un pò ambigua sulla quale potrebbe rivalersi.
Si e no.
La clausola parla chiaro: se non si fa il rogito entro il 28/2 il contratto è risolto e l’inadempiente sarebbe il venditore.
Però devo dire che secondo me la clausola è stata mal formulata.

Io forse proverei a dirgli “o lasci i 20.000 in deposito al notaio, o salta tutto e sarai tu inadempiente, come da contratto”.
Dico forse, perché non avendo letto il contratto completo e non conoscendo la situazione nei dettagli, e i vostri rapporti, non posso esprimermi con certezze.
Certo restano dovute le provvigioni dell’agenzia .
In ogni caso se la vendita va in porto senza altri problemi, in fondo quello che avevate deciso si concretizza, al di là dei cambi di idea attuali .
 

francis.manga

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@francesca63 ,
grazie innanzitutto per l'attenzione.
Giusto per darti un'idea i contratti sono i seguenti:

Originale:
1709738406015.png



Scrittura privata che posticipa il rogito:
1709738450954.png



Il venditore asserisce di avere un interscambio di email con l'agenzia che gli comunicava le date di disponibilità del notaio.
 

francesca63

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Il venditore asserisce di avere un interscambio di email con l'agenzia che gli comunicava le date di disponibilità del notaio.
Il contratto è tra te e il venditore: le comunicazioni con l’agenzia non hanno molta rilevanza.
Da scrittura privata , se il rogito non fosse avvenuto entro il 28/2 , a meno di esplicito accordo tra voi per posticipare ulteriormente, il contratto sarebbe divenuto inefficace.
Perché non ne parli con il notaio, visto che preferisci non comprare ?

Come detto sopra, perlomeno potresti utilizzare il superamento del termine essenziale come leva per pretendere il deposito dei 20.000 (magari sostenendo tu il costo, ma l’ameno saresti più tranquillo se lui non ricompra entro l’anno).
 

francis.manga

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@francesca63
Si, ne parlo col notaio prima di stipulare, lui saprà dell'effettiva validità della clausola.
Ti ringrazio.

@francesca63
Ciao Francesca, scrivo per dirti che (anche un po' grazie ai tuoi spunti) ho avuto un colloquio col notaio, che mi ha ripetuto quello suggerito da te (il termine è scaduto secondo l'accordo), aggiungendo che siamo nelle condizioni in cui io (non direttamente lui) posso tranquillamente imporre, fiancheggiato anche dal mediatore immobiliare, il deposito in cauzione , pena risoluzione per inadempimento del venditore con tutte le conseguenze a seguire.
Mi ha quindi caldeggiato di non rimuovere assolutamente la suddetta clausola, visto soprattutto l'atteggiamento "borderline" del venditore.

Così sarà fatto. Domani all'atto ci sarà se non altro da sorridere.
Grazie per il supporto.

Vi tengo aggiornati.
 

francesca63

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Premetto che ho seguito poco la discussione non capisco a cosa serve questa clausola. Mi spieghi meglio? Grazie
Se si vende la prima casa nei 5 anni dall’acquisto e non si ricompra entro un anno, si deve rendere al fisco la differenza tra imposte normali e imposte prima casa , a cui non si ha più diritto.
Spesso i notai, a tutela dell’acquirente, chiedono che tale somma sia lasciata in deposito, per paura che il venditore non paghi, e i soldi vengano chiesti al nuovo proprietario.
 

francis.manga

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Si, come dice @francesca63 , il tizio venditore aveva acquistato con le agevolazioni prima casa (IVA scontata ecc). Quindi se vuole vendere l'immobile deve aspettare almeno 5 anni, oppure riacquistarne un altro entro 1 anno dalla vendita.
Diversamente (e il tipo ha già espresso la non volontà di acquisto), dovrebbe al fisco la bellezza di 28.000 e più euro, che ricadrebbero come ipoteca sul mio immobile in caso di sua irreperibilità, quindi problemi (anche) miei.
 

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