U

Utente Cancellato 61979

Ospite
E' notorio che la plusvalenza non si determina trascorsi 5 anni. Il momento di un acquisto tra privati ovvero la data del saldo è unico ed è certificato nell'atto di compravendita sottoscritta alla presenza di un notaio.
Ma i momenti di un immobile aggiudicato in asta sono generalmente tre:
1) data del pagamento del saldo dovuto secondo i tempi prescritti dal Tribunale (30 o 60 giorni dall'aggiudicazione); 2) data in cui il Giudice emette il decreto di trasferimento in favore dell'aggiudicatario;
3) data in cui il trasferimento viene trascritto nei Registri Immobiliari.

DOMANDA: qual è il momento in cui decorrono i 5 anni per far decadere la plusvalenza? Si tenga conto che tra il primo momento (pagamento) e il terzo momento (trascrizione nei Registri Immobiliari) per un bene da me acquistato è trascorso circa un anno.

MIO PARERE: La plusvalenza è la differenza tra ciò che si paga e ciò che si ricava dalla vendita quando tra i due periodi sia trascorso un periodo inferiore a 5 anni. Ovvero la movimentazione delle finanze per acquisto e vendita.
I ritardi della burocrazia Italiana, anche e soprattutto negli Uffici Giudiziari, non possono essere utilizzati per danneggiare il cittadino. Pertanto, ritengo che la plusvalenza non si determina trascorsi 5 anni dal 1° momento ovvero la data del versamento del saldo che risulta certa.

Chi sa, mi ILLUMINI.
Grazie
Carmval
 
U

Utente Cancellato 61979

Ospite
Il provvedimento del giudice è titolo per la trascrizione così come lo è l atto nocaniectarile. Quindi...

Dall'enciclopedia Treccani: " Nel linguaggio economico, incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi"
A mio parere i momenti da considerare sono quelli in cui mi privo di finanze e quello in cui ricavo finanze maggiori purchè i due momenti, senza ombra di dubbio, si possono rilevare prima dal versamento delle somme al Tribunale per l'acquisto e successivamente per la vendita con l'atto notarile.
E' vero il decreto di trasferimento dell'immobile da parte di tribunale è titolo per la trascrizione così come lo è l'atto notarile, ma questo non ha niente a che fare con l'accrescimento delle finanze in capo al soggetto che prima acquista e poi vende. Insomma si parla di soldi e non di atti. In merito a questo ho trasmesso un INTERPELLO all'Agenzia Centrale Regionale delle Entrate. Non appena avrò la risponda vi farò sapere.
Aggiungo che il decreto di trasferimento del Giudice serve, da quel momento a porre a mie spese gli oneri relativi alla proprietà (IMU-Spazzatura, ecc.)
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Rileggendo vorrei farti un'altra precisazione. L'atto notarile cosi come il decreto spno il titolo mediante il quale viene trasferita la proprietà. Da quel momento sei tu il proprietario. La trascrizione ha solo funzione di pubblicità ai fini di opponibilita' a terzi. Quindi non rileva né il versamento di denaro né altro.
 

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