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Utente Cancellato 81255
Ospite
Buongiorno a tutti, ultimamente mi sono posto un quesito, che un colloquio col responsabile ufficio tecnico del mio comune di residenza non mi ha risolto.
Sono proprietario di un ampio immobile indipendente che si sviluppa su due piani, con destinazione d'uso residenziale, e avrei piacere di adibire una singola stanza dello stesso, molto piccola e comunicante direttamente con la pubblica via, a studio legale (sono avvocato) con ricevimento clienti. Ci sarebbe una scrivania, la mia sedia e due seggiole per i clienti.
I miei dubbi scaturiscono dal nuovo art. 23-ter, comma II, che in seguito alla modifica operata dall'
art. 10, comma 1, lett. m), D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, non recita più "La destinazione d’uso di un fabbricato o di unità immobiliare è quella prevalente in termini di superficie utile", bensì "La destinazione d'uso dell'immobile o dell'unità immobiliare è quella stabilita dalla documentazione di cui all'articolo 9-bis, comma 1-bis. "
In Comune hanno faticato a comprendere il quesito, mi hanno detto di stare tranquillo e che non occorre alcun permesso, variazione della destinazione d'uso o altro; mi hanno solo chiesto di inviar loro una pec con foto e dimensioni della targa d'ottone che intendo appore sulla facciata a fianco della porta.
Sinceramente mi sembra che l'abbiano fatta "troppo semplice" e non mi sentirei così sicuro, allo stato, ad apporre la targa e iniziare a ricevere clienti in questa stanza.
Cosa ne pensate?
Sono proprietario di un ampio immobile indipendente che si sviluppa su due piani, con destinazione d'uso residenziale, e avrei piacere di adibire una singola stanza dello stesso, molto piccola e comunicante direttamente con la pubblica via, a studio legale (sono avvocato) con ricevimento clienti. Ci sarebbe una scrivania, la mia sedia e due seggiole per i clienti.
I miei dubbi scaturiscono dal nuovo art. 23-ter, comma II, che in seguito alla modifica operata dall'
art. 10, comma 1, lett. m), D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, non recita più "La destinazione d’uso di un fabbricato o di unità immobiliare è quella prevalente in termini di superficie utile", bensì "La destinazione d'uso dell'immobile o dell'unità immobiliare è quella stabilita dalla documentazione di cui all'articolo 9-bis, comma 1-bis. "
In Comune hanno faticato a comprendere il quesito, mi hanno detto di stare tranquillo e che non occorre alcun permesso, variazione della destinazione d'uso o altro; mi hanno solo chiesto di inviar loro una pec con foto e dimensioni della targa d'ottone che intendo appore sulla facciata a fianco della porta.
Sinceramente mi sembra che l'abbiano fatta "troppo semplice" e non mi sentirei così sicuro, allo stato, ad apporre la targa e iniziare a ricevere clienti in questa stanza.
Cosa ne pensate?