• Creatore Discussione Utente Cancellato 78404
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U

Utente Cancellato 78404

Ospite
Buongiorno a tutti, innanzitutto ringrazio chi dedicherà qualche minuto per leggere la mia richiesta.

Ho un appartamento in edilizia convenzionata, sono il secondo proprietario, ho la convenzione in mano, e sto cercando di venderlo. Trattasi di piena proprietà e non diritto di superficie, quindi nessun terreno da riscattare. Tale convenzione scade tra 2 anni, ma io devo vendere per motivi personali entro 1 anno, quindi non posso attendere la scadenza della convenzione, e da quanto riferitomi da altri vicini di casa, e da alcune delibere pubblicate in passato anche sul sito il comune non ha intenzione di concedere alcuno svincolo. La convenzione pone solo dei vincoli sul prezzo di vendita/locazione, e nulla di più, né requisiti di reddito né altri limiti. La stessa convenzione spiega in maniera a mio avviso precisa come si determina il prezzo di vendita, e io calcolatrice alla mano ho eseguito tutti i calcoli e determinato il prezzo massimo imposto.

La mia domanda è: è sufficiente il calcolo che ho fatto io, per poter procedere con la vendita? Devo chiedere al comune di eseguire il calcolo e determinare il prezzo di vendita? Devo chiedere al comune l’autorizzazione a vendere? Nella convenzione non si fa menzione di tutto ciò, né tantomeno si parla di prelazione da parte del comune, e lo stesso nonostante contattato a mezzo mail, con richiesta di queste di queste informazioni e convenzione allegata non risponde. In realtà io non ho chiesto al comune per forza una risposta specifica ma anche solo semplicemente a chi mi devo rivolgere, se devo prendere appuntamento o come procedere in generale. Poiché per impegni lavorativi mi risulta molto scomodo recarmi in comune, e poiché da esperienze passate lo stesso non brilla in efficienza, volevo capire se, non essendoci nessuna specifica che coinvolga il comune nella convenzione, io possa eventualmente continuare a muovermi in autonomia a riguardo.

Grazie di nuovo a tutti per l’attenzione
 

D3rivato

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Il calcolo lo deve fare il comune, vai in ufficio convenzioni compila apposito modulo e aspetta il tempo necessario. Di solito entro un paio di settimane rilasciano il modulo con il prezzo massimo imposto al mq, il calcolo in base alla superficie dovrà farlo qualcuno per te, un geometra o un architetto. Se hai già la piena proprietà non capisco cosa c'entri il diritto di prelazione. Per tutti i tuoi dubbi può aiutarti comunque il tuo comune, al limite fatti seguire da un tecnico
 
U

Utente Cancellato 78404

Ospite
Il dubbio nasceva dal fatto che chi ha venduto a me non ha fatto richiesta al comune ma ha fatto fare i calcoli a un intermediario immobiliare, tanto che allegato all’atto di vendita c’è questo calcolo fatto su carta intestata dell’intermediario e nessun documento ufficiale rilasciato dal comune. Speravo quindi di non dover perdere tempo in lunghe attese tramite il comune dal momento che ho un acquirente molto interessato e vorrebbe dettagli proprio sul prezzo di vendita.

Per quanto riguarda la prelazione chiedevo perché essendo ignorante in materia non ero sicuro che il comune non potesse esercitare prelazione sull’acquisto anche se non si tratta di diritto di superficie.

Grazie delle informazioni
 

osammot

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Nel mio Comune, già in data 30/9/2013, il Consiglio Comunale Deliberava per "RICHIESTA DETERMINAZIONE CORRISPETTIVO DA PAGARE PER L'ELIMINAZIONE DEL VINCOLO CONVENZIONALE DEL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE ALLOGGI, IN DIRITTO DI PROPRIETA'-
Da allora è sempre stato applicato.
Si fa domanda e ti comunicano il corrispettivo.
Dopo aver pagato, se si è già venduto l'immobile, il notaio con i versamenti e la documentazione dovrà recarsi presso l'Ufficio Tecnico per annotare il pagamento e prendere la firma del Responsabile U.T.
Poi si può procedere ad alienare l'immobile al prezzo di mercato e non prezzo imposto.
Esperienza già vissuta.
 
U

Utente Cancellato 78404

Ospite
Nel mio Comune, già in data 30/9/2013, il Consiglio Comunale Deliberava per "RICHIESTA DETERMINAZIONE CORRISPETTIVO DA PAGARE PER L'ELIMINAZIONE DEL VINCOLO CONVENZIONALE DEL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE ALLOGGI, IN DIRITTO DI PROPRIETA'-
Da allora è sempre stato applicato.
Si fa domanda e ti comunicano il corrispettivo.
Dopo aver pagato, se si è già venduto l'immobile, il notaio con i versamenti e la documentazione dovrà recarsi presso l'Ufficio Tecnico per annotare il pagamento e prendere la firma del Responsabile U.T.
Poi si può procedere ad alienare l'immobile al prezzo di mercato e non prezzo imposto.
Esperienza già vissuta.
Il comune dove vivo non svincola, nell’ultima delibera fatta a riguardo dichiara: “l’amministrazione ritiene l’edilizia convenzionata un valore da preservare e tutelare, per questa ragione non si avvarrà della possibilità data dal legislatore di svincolare gli immobili in convenzione, prima della naturale scadenza” (nel mio caso la scadenza è a marzo 2021, quindi è anche quasi scaduta)

Legittima, non condivido ma poco importa. Di fatto io non ho chiesto al comune di svincolare, ho solo chiesto se il prezzo lo determinano loro, pur non essendo menzionati in convenzione o se lo posso determinare io o farlo determinare io a un intermediario abilitato, come ha fatto chi ha venduto a me.

L’avvocato letta la convenzione sostiene che il prezzo possa essere determinato in autonomia nel rispetto dei vincoli imposti e senza interpellare il comune, come anche il notaio che ha rogitato con me sostiene, il comune ha detto che mi daranno la risposta nei “prossimi giorni, SETTIMANE”. Io ho 2 persone che vorrebbero fare una proposta di acquisto che sto tenendo in standby, e non riesco a trovare da nessuna parte indicazioni dei tempi massimi che ha il comune per dare risposta, qualcuno sostiene addirittura 6 mesi di tempo, il che mi pare assurdo.
 

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