Umberto Granducato

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Credo che la cosa sia discutibile: io nn sono ancora d'accordo. L'accettazione della proposta non è un documento 'ufficiale', è una semplice scrittura privata: se c'è anche un'accettazione e poi non c'è un conseguente rogito?? Oltretutto in questo caso mi sembra di capire che non ci siano di mezzo altri mediatori, quindi la decorrenza è data dalla data del rogito. Anche nel caso di registrazione di eventuali scritture private è sempre il rogito che fa fede... Sul discorso dei 30 mesi mi trovo impreparato, non l'avevo mai sentito e comunque da noi (parma) non si usa. Il caso andrebbe certamente conosciuto meglio...
saluti
 

Maurizio Zucchetti

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Sul discorso dei 30 mesi mi trovo impreparato, non l'avevo mai sentito

Confermo! Non l'avevo mai sentito neanche io e sono quasi sicuro che sia illegale: il Codice Civile parla chiaro (almeno in questo frangente :fico:)! Il diritto alla provvigione si prescrive in un anno.
Per quel che riguarda la conclusione del contratto è sempre il Codice che la fissa al momento in cui la parte proponente ha avuto conoscenza dell'accettazione della sua proposta; se poi il contratto non si perfeziona con il preliminare e poi con il rogito, sempre a termini di legge, sarà inadempiente la parte che con il suo comportamento avrà provocato questo stato di fatto (es non ha presentato i dovuti documenti, ecc. ecc.)
:occhi_al_cielo:


;)
 

giorgino

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Agente Immobiliare
granducato ha scritto:
Credo che la cosa sia discutibile: io nn sono ancora d'accordo. L'accettazione della proposta non è un documento 'ufficiale', è una semplice scrittura privata: se c'è anche un'accettazione e poi non c'è un conseguente rogito?? Oltretutto in questo caso mi sembra di capire che non ci siano di mezzo altri mediatori, quindi la decorrenza è data dalla data del rogito. Anche nel caso di registrazione di eventuali scritture private è sempre il rogito che fa fede... Sul discorso dei 30 mesi mi trovo impreparato, non l'avevo mai sentito e comunque da noi (parma) non si usa. Il caso andrebbe certamente conosciuto meglio...
saluti

Aggiungo a quanto detto da Maurizio che la mediazione è dovuta per la conclusione dell'affare che secondo il codice civile si manifesta con "l'accordo tra le parti" ovvero l'accettazione scritta della proposta (ovvero la conoscenza da parte del promesso acquirente che la sua proposta è stata accettata).

Nulla c'entra il preliminare tanto meno il rogito. Aggiungo che infatti la mediazione è dovuta all'avvenuta accettazione. Non ho mai sentito pareri diversi su questo punto granducato :)

g
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Allora... forse c'è un malinteso. Che la mediazione sia dpvuta all'accettazione ovvero quando si manifesta l'accordo fra le parti è pacifico (nè preliminare, nè rogito), ma qua si stava parlando di un'altra cosa cioè della PRESCRIZIONE.
1. il caso in questione è relativo a una compravendita fra privati quindi non esistono proposte ed accettazioni e quindi mi sembra che la decorrenza sia la data del rogito.
2. se io fossi nei panni di quell'agenzia 'saltata' come potrei risalire alla data della conclusione dell'affare se non andando a vedere la data del rogito??
3. come si può stabilire la data della decorrenza della prescrizione da una scrittura privata??
:stretta_di_mano:
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Secondo me in questi casi fa fede la clausola già citata precedentemente, che recita più o meno:

- La provvigione sarà comunque dovuta all'agenzia qualora la parte venditrice concluda la vendita dell'immobile entro XXmesi dalla scadenza del presente incarico con persone che l'abbiano visionato per tremite dell'agenzia...

Ovvio che se l'agenzia in questo caso non ha avuto un incarico scritto può battersi sui denti...
 

Francesca Cecchini

Nuovo Iscritto
Professionista
Buongiorno, in ritardo mi intrometto e provo a dirimere.
Allora: è vero che da codice civile il contratto si considera concluso quando chi ha fatto la proposta è a conoscenza dell'accettazione dell'altra parte. Ciò premesso questo vale tra le due parti che vogliano acquistare/vendere l'immobile. La posizione del mediatore è differente. Il mediatore mette a contatto le due parti e la provvigione gli è dovuta se l'affare è concluso per il suo intervento, e normalmente, per limitare nel tempo la durata dell'incarico, ne viene firmato uno della durata di tot mesi, e può seguire la clausola che menzionava Sadro, oltre tali termini cessa ogni obbligo da parte del mediatore e quindi cessa ogni diritto dello stesso sulla provvigione alla vendita. A questo punto direi che in questo caso il contratto non si è concluso per il tramite del mediatore, e in più era scaduto il mandato alla vendita che lo stesso aveva. Quindi in questo caso per me non ha senso parlare di prescrizione, perchè l'affare si è concluso ben oltre oltre la scadenza dell'incarico, per cui non vi è prescrizione, ma semplice cessazione dell'incarico al termine del quale tutti sono liberi di vendere l'immobile con altri mezzi (ovvero, di rinnovare l'incarico all'agenzia, nulla lo vieta).
Ditemi se sono stata chiara o no!
Buona giornata
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
:ok: Chiarissima Francesca! Grazie!

Penso che il dubbio rimanga solo su quel famoso vincolo contrattuale... Che tuttavia legherebbe solo il venditore... Per vincolare l'acquirente ci vorrebbe un foglio visita con il medesimo vincolo... Cosa molto improbabile...
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
cara francesca, scusami ma con questa logica possiamo cambiare mestiere!!! "Quindi in questo caso per me non ha senso parlare di prescrizione, perchè l'affare si è concluso ben oltre oltre la scadenza dell'incarico, per cui non vi è prescrizione, ma semplice cessazione dell'incarico al termine del quale tutti sono liberi di vendere l'immobile con altri mezzi (ovvero, di rinnovare l'incarico all'agenzia, nulla lo vieta)" Questo significa che chi viene a vedere un appartamento con me a 100000euro, dopo la scadenza del mandato se lo va a prendere da solo a 85000???? Ma neanche per sogno!! La prescrizione esiste proprio x questo: entro un anno dalla conclusione dell'affare abbiamo DIRITTO alla mediazione. Basta provare di essere intervenuti (fogli di visita, mandati, testimonianze ect.)
:stretta_di_mano:
 

Francesca Cecchini

Nuovo Iscritto
Professionista
Non ho certo detto di cambiare mestiere ad alcuno, anzi.
Ho solo specificato che avendo un incarico con una determinata scadenza, oltre tale scadenza, e oltre anche alla scadenza della clausola ulteriore di cui parlava Sandro, il diritto non c'è più, che non vuol dire che si è prescritto, non c'è proprio.
Se io vengo a vedere con te un appartamento a 100.000, passa un anno e scade il tuo incarico, passano ulteriori tot mesi di cui alla clausola che citava Sandro, il diritto non sussiste. Diverso sarebbe se in una qualche maniera l'affare anche solo tramite preliminare o accettazione di una proposta del venditore si fosse perfezionato in questi termini, ma dal caso scritto mi sembra di no.
Il mio compito è cercare di chiarire le vicende legali e far presente quante e quali possibilità avrebbe qualcuno agendo in giudizio sulla base di quel che mi è riferito. Secondo me, in questo caso specifico, l'ipotetico agente immobiliare non ne avrebbe.
 

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