Poverella13

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Salve a tutti.
Mi trovo, per mancanze altrui nel passato, a vivere una situazione molto spiacevole. Partendo dall'inizio..sono la prima figlia del secondo matrimonio di mio padre, che adesso è totalmente incapace di intendere e volere (Demenza a corpi di Lewy). Nel 1981 si è separato dalla prima moglie, lasciando l'appartamento in cui abitavano alla moglie con due figli minorenni. Mio padre è sempre stato residente in un comune diverso da quello dell' appartamento in questione e nel 1997 ha ottenuto il divorzio dalla prima moglie per sposarsi con mia madre. Di fatto nelle carte è sempre stato comproprietario. Mio padre, quando ancora non aveva perso il senno, ricordo bene che si è sempre rifiutato di pagare un centesimo per quell' appartamento: per 36 anni non ci ha più messo piede, non ha ridormito una sola notte lì e non ha mai avuto una copia della chiave! Adesso io a neanche 20 anni mi ritrovo con una raccomandata del condominio, intestata ad ambo i proprietari, di pagare entro 5 giorni una cifra. È giusto pagare solo metà della cifra scritta nella raccomandata? Sinceramente ho paura..i miei fratelli germanici e la loro madre non sono persone con cui posso dialogare amichevolmente. Cosa devo fare? Metà sarà sufficiente al condominio con tutte le carte che dimostrano che mio padre è estraneo a quel luogo da 36 ANNI? Qualsiasi aiuto mi è fondamentale, sono ignorante e totalmente disarmata in materia. Ringrazio anticipatamente tutti quanti
 

Rosa1968

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infatti, da un lato è solidale nei confronti del condominio, perché in questo caso i rapporti sono tra il condominio e i condomini ed è considerato condomino anche il comproprietario dall'altro bisogna vedere se ci sono stati accordi particolari nella separazione oppure nella sentenza di divorzio. Diversamente nel caso non ci siano accordi particolari bisognerà attenersi alle norme sulla proprietà.

Metà sarà sufficiente al condominio con tutte le carte che dimostrano che mio padre è estraneo a quel luogo da 36 ANNI
se l'altra comproprietaria non paga la sua parte, non sarà sufficiente.
 

PyerSilvio

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Se lui è rimasto comproprietario legalmente, anche se non ci mette piede, è solidale rispetto alle spese condominiali.

Be pero', se l'alloggio era ed e' nel possesso dei fratellastri e della prima moglie, i condomini sono loro.

Al comprietario spettano le spese limitatamente riferite a quelle di proprieta'.
 

CheCasa!

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Salve a tutti.
Mi trovo, per mancanze altrui nel passato, a vivere una situazione molto spiacevole. Partendo dall'inizio..sono la prima figlia del secondo matrimonio di mio padre, che adesso è totalmente incapace di intendere e volere (Demenza a corpi di Lewy). Nel 1981 si è separato dalla prima moglie, lasciando l'appartamento in cui abitavano alla moglie con due figli minorenni. Mio padre è sempre stato residente in un comune diverso da quello dell' appartamento in questione e nel 1997 ha ottenuto il divorzio dalla prima moglie per sposarsi con mia madre. Di fatto nelle carte è sempre stato comproprietario. Mio padre, quando ancora non aveva perso il senno, ricordo bene che si è sempre rifiutato di pagare un centesimo per quell' appartamento: per 36 anni non ci ha più messo piede, non ha ridormito una sola notte lì e non ha mai avuto una copia della chiave! Adesso io a neanche 20 anni mi ritrovo con una raccomandata del condominio, intestata ad ambo i proprietari, di pagare entro 5 giorni una cifra. È giusto pagare solo metà della cifra scritta nella raccomandata? Sinceramente ho paura..i miei fratelli germanici e la loro madre non sono persone con cui posso dialogare amichevolmente. Cosa devo fare? Metà sarà sufficiente al condominio con tutte le carte che dimostrano che mio padre è estraneo a quel luogo da 36 ANNI? Qualsiasi aiuto mi è fondamentale, sono ignorante e totalmente disarmata in materia. Ringrazio anticipatamente tutti quanti

Si tratta di un immobile in Italia?
Se é in Italia, certamente l'amministratore può intimare il pagamento ai comproprietari che sono solidali nel pagamento, il che significa che si liberano dall'obbligazione solo a pagamento avvenuto di tutto l'importo.

Naturalmente potrai poi rivalerti su chi quest'importo lo avrebbe dovuto effettivamente pagare (inquilino o soggetto che di fatto detiene il possesso), salvo le somme che per legge sono proprio dovute dal solo proprietario (ad esempio la manutenzione straordinaria) e comunque sempre limitatamente alla quota di proprietà.

Se l'importo é rilevante chiedi l'assistenza di un legale. Se si tratta di pochi spicci fatti spiegare direttamente dall'amministratore...
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Aggiungerei che se non ci mette piede da 36 anni, non paga le spese condominiali e non si interessa in alcun altro modo della sua proprietà, gli altri che la occupano o che la gestiscono potrebbero usucapire la proprietà, se non l'hanno già fatto. Quindi:
- se ti interessa che tuo padre rimanga proprietario accertati che il bene non sia stato usucapito e paga le spese per quanto di tua competenza (ossia le spese di proprietà non certo quelle che spettano agli inquilini). Ovviamente a te spetta pagare la metà, ma se l'altra comproprietaria non paga la sua parte, sei responsabile anche per lei. Pagando dimostri di avere interesse per la proprietà la quale quindi non potrà più essere usucapita dall'altra comproprietaria.
- se invece il bene è già stato usucapito non sei tenuta a pagare nulla perché tuo padre non è più proprietario.
- se non ti interessa tenere questa quota di proprietà, hai tre possibilità: la prima è essere corretta e pagare la tua parte (sperando che l'altra comproprietaria paghi la sua), la seconda è non pagare niente: non è molto corretto, perché la patata bollente rimane nelle mani dell'amministratore il quale, avendo un credito, è legittimato a esigere l'intera cifra dall'altra comproprietaria la quale poi ha teoricamente la possibilità di rivalersi su di te, oppure di acquisire la proprietà con una causa per usucapione. La terza è pagare e poi vendere la tua quota all'altra comproprietaria.
 

Poverella13

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti!! Ho assoldato due avvocati e ambe due mi hanno sollecitato a pagare metà dell'importo totale...con la promessa che una volta nominato l'amministratore di sostegno per il babbo ci ridaranno ogni singolo centesimo. Ho pagato stamattina. In pratica con questi soggetti non vigono rapporti: la mia sorellastra avrebbe un figlio, nipote a tutti gli effetti di mio padre. Con o senza malattia mio padre non era ben accetto là dove abitano e non rivede suo nipote da diversi anni. Tornando all'appartamento..mio padre è sempre, tutt'ora segnato nei nominativi delle tasse ordinare e straordinarie. Il punto è che se dimostriamo con le carte del divorzio che all'epoca la casa fu assegnata alla moglie con i figli minorenni, il gioco è fatto. C'è qualche avvocato? Più campane riesco a sentire.. Grazie anticipatamente a tutti :)
 

Avv Luigi Polidoro

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Professionista
Buongiorno a tutti.
Gli oneri condominiali ordinari, qualora la casa coniugale sia stata assegnata al coniuge presso cui è collocata la prole, gravano sul medesimo.
Quindi è vero che il papà, in quanto comproprietario, è debitore in solido nei confronti del condomino creditore, tuttavia avrà diritto alla restituzione della somma versata.
Questo per quanto concerne le spese ordinarie.
Le spese straordinarie, invece, ritengo gravino sempre su entrambi i comproprietari in proporzione alla loro quota.
@Poverella13 dovrà valutare, insieme ai propri legali, l'opportunità di promuovere un giudizio per la divisione della comunione: rimanere proprietari è per il papà (e quindi per lei) soltanto un aggravio di spese ed una fonte di possibili responsabilità.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
al di là dell'immediato, il fatto che sia arrivata notifica solo ora (a distanza di anni) lascia pensare che solo da poco i tuoi fratellastri (che in quanto tali non sono germani, per altro) abbiano smesso di pagare le spese.
facile pensare che se hanno cominciato, continueranno a non farlo; credo che questa sia una cosa che necessariamente dovrete chiarire.
assieme a cosa fare dell'appartamento (meglio della quota di proprietà) un domani che il papà non ci sarà più.
 

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