davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Vorrei tutelarmi prima in quanto immagino che chi pagherebbe eventuali vizi o anomalie degli impianti qualora vi fossero problemi dopo l'acquisto sarei io e non potrei contestare i lavori effettuati.
Per essere tutelato dovresti anzitutto usare la normale diligenza nel verificare tramite sopralluogo, magari accompagnato da un artigiano di fiducia, che gli impianti siano funzionanti e non abbiano vizi riscontrabili, appunto, con la normale diligenza.
Ovviamente la consegna delle dichiarazioni di conformità redatte ai tempi della ristrutturazione (che suppongo sia recente) fa parte di detta diligenza, oltre ad essere un obbligo del venditore.
Posto che tutti questi controlli abbiano esito positivo, e posto che il venditore e gli artigiani siano persone serie, la possibilità di vizi occulti (ossia non riscontrabili con la normale diligenza,) è abbastanza remota. Per tali vizi comunque la legge ti tutela nel senso che ne è legalmente responsabile il venditore.
Ovviamente rifarsi sul venditore potrebbe essere problematico (se non riconosce i problemi potrebbe essere necessaria una causa o almeno una lite per avvocati), e in ogni caso per piccole cifre non ti converrebbe.
L'unico modo per tutelarsi è tenere una parte dei soldi a garanzia, lasciandoli depositati dal notaio per un periodo idoneo, trascorso il quale il venditore potrà prenderseli. Oppure farsi rilasciare una fideiussione.
Tutti sistemi che sarebbe bene concordare prima, e che comunque hanno un costo. Sarà per tali motivi che nelle compravendite normali tra privati non hanno grande diffusione.

Va comunque detto che tu acquisti un immobile ristrutturato in una certa misura. Per le parti che non sono state oggetto di ristrutturazione (ad es. le fondamenta o gli elementi strutturali) tu legalmente accetti il "normale" stato di usura e di vetustà dovuti al periodo di'uso. Non puoi quindi prendertela col venditore tout-court per qualsiasi cosa tu scopra. Le garanzie servono per le cose serie, non per una piastrella crepata.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Va comunque detto che tu acquisti un immobile ristrutturato in una certa misura. Per le parti che non sono state oggetto di ristrutturazione (ad es. le fondamenta o gli elementi strutturali) tu legalmente accetti il "normale" stato di usura e di vetustà dovuti al periodo di'uso. Non puoi quindi prendertela col venditore tout-court per qualsiasi cosa tu scopra. Le garanzie servono per le cose serie, non per una piastrella crepata.

Sarebbe da scrivere a lettere di fuoco...
 
U

Utente Cancellato 75527

Ospite
Buonasera,
Sto per acquistare un immobile
ristrutturato e vorrei avere delle delucidazioni in merito al rilascio della certificazione che attesta la conformità degli impianti. Per ottenerla è necessario che gli impianti (luce, acqua e gas) siano collaudati? Si può ottenere la certificazione senza il collaudo?
Nella proposta d'acquisto il venditore dichiara che gli impianti sono conformi alle normative vigenti ma l'agente immobiliare mi ha informata che la caldaia non è stata ancora collaudata e che dovrei essere io ad adoperarmi per fare il collaudo. Ma mi chiedo, se ci fossero delle anomalie come dovrei comportarmi? (ad esempio se non funzionassero i termosifoni).
Vorrei arrivare al preliminare con tutta la documentazione che attesti gli interventi lavori effettuati e i relativi collaudi, è un mio diritto o il venditore si può rifiutare? Inoltre non sono d'accordo con ciò che mi propone l'agente immobiliare ovvero fare il collaudo autonomamente.
Vorrei tutelarmi prima in quanto immagino che chi pagherebbe eventuali vizi o anomalie degli impianti qualora vi fossero problemi dopo l'acquisto sarei io e non potrei contestare i lavori effettuati.
La legge mi tutelerebbe qualora accettassi di acquistare una casa ristrutturata priva dei collaudi degli impianti?
Grazie mille per l'attenzione
Non è concepibile che l'acquirente si adoperi per il collaudo della caldaia, questo deve farlo il venditore. Situazioni di questo genere possono portare ad un conflitto tra venditore ed acquirente. Al rogito, ma anche al compromesso, non ci devono essere dubbi sull'immobile in vendita. Il venditore deve mostrare tutte le certificazioni, in caso contrario l'acquirente può chiedere una riduzione del prezzo.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
No.
Nelle nuove costruzioni e nelle grosse ristrutturazioni, il collaudo si fa dopo che l'acquirente ha fatto il contratto, proprio perchè non essendoci le utenze non è possibile controllare.
E' ovvio che la responsabilità e la garanzia sono del costruttore o di chi vende,
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Relativamente agli impianti in genere, realizzati ante 2008, se non è reperibile certificazione in merito, una dicitura sull'atto come segue

Le parti dichiarano di essere state informate da me notaio
circa:
- la normativa relativa alla sicurezza degli impianti (legge
5 marzo 1990, numero 46), fermo restando che ogni onere e
spesa necessari per l'eventuale adeguamento saranno a carico
della parte acquirente;


mette al riparo il venditore da eventuali pretese future o responsabilità? Fermo restando la vendita nello stato di fatto e diritto in cui il bene si trova come visto e gradito.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
mette al riparo il venditore da eventuali pretese future o responsabilità? Fermo restando la vendita nello stato di fatto e diritto in cui il bene si trova come visto e gradito.
il notaio si è inventato una bella "formula" per danneggiare (eventualmente) l’acquirente qualora l'impianto non risultasse a norma e quindi sarebbe da adeguare.
PS; è meglio non continuare discussione datate
 

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