pasquino

Nuovo Iscritto
Salve, avendo acquistato un appartamento nel 2009 (1 anno fa) e dichiarando il venditore, nell'atto di compravendita, che l'immobile era "libero da pesi, vincoli, oneri e privilegi di ogni specie, libero da ipoteche, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli", abbiamo in realtà scoperto che sul detto appartamento pende un mutuo per la riqualificazione della caldaia (centralizzata) contratto nel 2002 e continuiamo a pagare a tutt'oggi, nascosto nell'importo della bolletta del riscaldamento. Inoltre il venditore (sempre nell'atto di compravendita) garantiva anche la conformità degli impianti (anche condominiali), di cui all'art 1 DM 22 gennaio 2008 n 37, alla normativa in materia di sicurezza vigente all'epoca in cui detti impianti sono stati realizzati. In realtà abbiamo scoperto che i contatori del garage non sono a norma e nemmeno la messa a terra di detta caldaia centralizzata. Possiamo rivalerci sul venditore in qualche modo?
 

Architetto

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Se l'immobile di cui stai parlando è un condominio, non credo che questo sia un problema che possa investirti direttamente in prima persona, perchè le risposte ai tuoi quesiti li trovi nelle spese di gestione condominiale, che sono gestite dall'amministratore...se invece è un'abitazione singola, allora non mi è chiaro «...un mutuo per la riqualificazione della caldaia (centralizzata) contratto nel 2002 e continuiamo a pagare a tutt'oggi, nascosto nell'importo della bolletta del riscaldamento...»...
 

pasquino

Nuovo Iscritto
Se l'immobile di cui stai parlando è un condominio, non credo che questo sia un problema che possa investirti direttamente in prima persona, perchè le risposte ai tuoi quesiti li trovi nelle spese di gestione condominiale, che sono gestite dall'amministratore...se invece è un'abitazione singola, allora non mi è chiaro «...un mutuo per la riqualificazione della caldaia (centralizzata) contratto nel 2002 e continuiamo a pagare a tutt'oggi, nascosto nell'importo della bolletta del riscaldamento...»...

L'immobile è un condominio, gestito da un nuovo amministratore dal 2009 (quindi da quando ci siamo insediati), in quanto quello precedente non era all'altezza. Siamo stati dal notaio, che ci ha confermato che possiamo rivalerci sul venditore, in quanto il costo del finanziamento con la società incaricata della riqualificazione della caldaia (non mutuo; chiedo venia) era da dichiarare. Richiederemo copia della delibera di assemblea condominiale nella quale si accettava la stipula del contratto, nonchè il contratto stesso dalla società incaricata della caldaia. Per gli impianti a norma, purtroppo non si può fare nulla, in quanto il DM 2008 stabilisce solo che il fabbricato era a norma quando è stato costruito (nel 1971!). Nessuna garanzia per l'acquirente, come vedi.
Non resta che sperare che il venditore concili.
 

Architetto

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Professionista
Per gli impianti a norma, purtroppo non si può fare nulla, in quanto il DM 2008 stabilisce solo che il fabbricato era a norma quando è stato costruito (nel 1971!). Nessuna garanzia per l'acquirente, come vedi.

Per questo motivo ti posso confermare che non si apportano modifiche alle parti del fabbricato, la validità degli impianti rimane in essere all'autorizzazione (ovvero all'atto di costruzione)e d ha pienamente ragione il tuo notaio su quanto ti ha indicato, in particolare per la rivalsa...ma non abbatterti, hai pensato di far vedere l'impianto ad un tecnico e...chissà magari scopre che non è proprio a posto tutto...(poniamo il caso caveria rigida e con sezione ridotta rispetto all'utilizzo ed ai carichi necessari, ecc.)...proposta non necessità....poi vedete voi che vivete l'immobile...
 

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