Ha senso ed è credibile solo se chi vende ha veramente bisogno di assistenza o mantenimento
Nel caso in cui si proceda con questa casistica,
Immagino che la casa poi non sia vendibile fin tanto che l'assistito sia in vita?
O è possibile continuare ad assistere l'assistito tramite quanto ottenuto dalla vendita?

Grazie
Nel frattempo ho fissato un altro appuntamento con il notaio per capire insieme se si possa fare qualcosa.
In sostanza la mia preoccupazione non verte sui possibile eredi/legittimi, ma come evitare problematiche per una possibile rivendita futura.

Non nascondo di trovare "assurdo" che in una situazione per cui ci sia una casa di un familiare libera, in famiglia ci sia una persona interessa all'acquisto e tutti siano d'accordo non sembra esserci modo di giungere al risultato desiderato.
E che l'unica opzione percorribile senza rischi sia quella di venderla sul mercato perdendo cosi l'abitazione piuttosto che venderla al familiare.
 
Nel caso in cui si proceda con questa casistica,
Immagino che la casa poi non sia vendibile fin tanto che l'assistito sia in vita?
La casa è vendibile, ma c’è sempre il rischio di risoluzione di questo tipo particolare di cessione, se chi riceve la casa smette di prestare l’assistenza che si era obbligato a fornire.
E non si tratta di assistenza generica, deve essere specificato cosa si deve fare di preciso (assistenza materiale , pulizie, mantenimento, compagnia, cure, etc).


O è possibile continuare ad assistere l'assistito tramite quanto ottenuto dalla vendita?
Si deve fornire l’assistenza promessa, che può non essere economica, per tutta la vita del cedente, a prescindere dalla vendita.


Non nascondo di trovare "assurdo" che in una situazione per cui ci sia una casa di un familiare libera, in famiglia ci sia una persona interessa all'acquisto e tutti siano d'accordo non sembra esserci modo di giungere al risultato desiderato.
Se acquisti con soldi tuoi non ci sono problemi: se chiedi un mutuo la banca è’ libera di non dartelo (per la parte dello zio).
Per la parte di tuo padre, la donazione in questo caso di interesse per la casa va benissimo: se il famigliare e’ così interessato, non dovrebbe voler vendere la casa.
Se pensa di volerla vendere, allora non c’è un legame così forte, e può anche comprarsene un’altra, invece di quella.
 
Per la parte di tuo padre, la donazione in questo caso di interesse per la casa va benissimo: se il famigliare e’ così interessato, non dovrebbe voler vendere la casa.
Se pensa di volerla vendere, allora non c’è un legame così forte, e può anche comprarsene un’altra, invece di quella.
Ti ringrazio come al solito per i feedback che mi stai fornendo

Proprio per il legame che provo verso l'abitazione si sta cercando la corretta strada da percorrere.
Del futuro però non vi è certezza, se per qualche motivo sarò costretto a vendere casa non vorrei trovarmi con l'impossibilità di poterlo fare.

Pensiamo ad un trasferimento tra 10 anni per lavoro, o problemi nel pagamento nella rata del mutuo.
Ecco vorrei non dovermi trovare con le spalle al muro
 
Scusa, volevo scrivere “comprensibile”, e il correttore mi ha scritto tutt’altro.
Volevo solo evidenziare che le tue preoccupazioni sono condivisibili.
andrebbe sul mercato
con il ricavato non riuscirei a prendere la stessa tipologia di abitazione, anzi
perche ? Se la vendessero a prezzo di mercato, dovrebbe essere possibile comprare con il ricavato qualcosa di equivalente, per cui fai metà mutuo, e metà da pagare con i soldi della parte di tuo padre, se te li dona.
 

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