ab.qualcosa

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si sospendono gli effetti futuri del contratto
Quella è una clausola risolutiva, non usiamo il termine sospensiva che potrebbe, in effetti, generare confusione.
Dalle ultime risposte avute, a me pare sia in effetti una clausola sospensiva, che, a differenza di quella "classica", permette il passaggio di un assegno che diviene, a seconda dei casi, o caparra confirmatoria, o una sorta di caparra penitenziale con funzione di corrispettivo del recesso (sebbene non vi sia un recesso ma il non avveramento della condizione sospensiva).
Quindi non è una clausola sospensiva.
 

ferruccio

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Agente Immobiliare
Quella è una clausola risolutiva, non usiamo il termine sospensiva che potrebbe, in effetti, generare confusione.

Quindi non è una clausola sospensiva.
@ab.qualcosa che c'entra la risolutiva? Ma se io (proponente) te l'ho detto in partenza e l'abbiamo pure scritto nel contratto che non ho tutti i soldi per andare all'atto!
La risolutiva è questo che dice il c.c.:"...qualora una determinata obbligazione non venga adempiuta affatto o non venga adempiuta secondo le modalità stabilite."

Le obbligazioni future, le abbiamo per l'appunto sospese affinchè io mi sinceri di avere tutti i soldi necessari per stipulare il rogito.
 
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francesca63

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Ma no che non è una sospensiva.

Direi che si tratta semplicemente di una clausola risolutiva espressa, come ho detto, ben per lui che prende anche le provvigioni, ma qui la vedo problematica.
Per me si tratta di un normale contratto (non condizionato), con versamento di caparra penitenziale.
Se l’acquirente non avrà il mutuo, il venditore si tiene quanto versato.
 
Ultima modifica:

Jan80

Membro Senior
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Non può essere un normale contratto poiché se non si ottiene il mutuo in tempo non vengono corrisposte le provvigioni.

Non è una condizione risolutiva (come avevo pure io ipotizzato in un primo momento) per lo stesso motivo.
Ma che senso ha ?
Posso solo notare che va a scremare la platea di acquirenti, in particolare chi vuole tentare un mutuo non essendo sicuro di poterlo ottenere. Non mi sembra così male per il vostro lavoro.

Si dovrebbe giusto inquadrare correttamente a che titolo avviene il passaggio di denaro nei due casi possibili.
 

ferruccio

Membro Attivo
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Per me si tratta di un normale contratto (non condizionato), con versamento di caparra penitenziale.
Se l’acquirente non avrà il mutuo, il venditore si tiene quanto versato.
@francesca63 Grazie. Sì, ci avviciniamo molto a come la intendo io :vittoria:

Non può essere un normale contratto poiché se non si ottiene il mutuo in tempo non vengono corrisposte le provvigioni.

Non è una condizione risolutiva (come avevo pure io ipotizzato in un primo momento) per lo stesso motivo.

Posso solo notare che va a scremare la platea di acquirenti, in particolare chi vuole tentare un mutuo non essendo sicuro di poterlo ottenere. Non mi sembra così male per il vostro lavoro.

Si dovrebbe giusto inquadrare correttamente a che titolo avviene il passaggio di denaro nei due casi possibili.
@Jan80 , quello di "scremare" è il mio principale obiettivo. L'intenzione è anche quella di non generare contratti troppo sbilanciati a favore del Proponente. Grazie.
 

gardabusiness

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Per me si configura come condizione risolutiva, cioè il contratto ha pieno valore salvo la possibilità di risolverlo in caso di non concessione del mutuo con la differenza che maturerebbe la provvigione che però nulla vieta di escludere, opportunamente, per accordo tra mediatore e compratore e mediatore e venditore. Dico opportunamente perché se la caparra versata è pari a 5.000 euro sarebbe danneggiato anche il venditore che dovesse pagare la provvigione .
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Per me si configura come condizione risolutiva, cioè il contratto ha pieno valore salvo la possibilità di risolverlo in caso di non concessione del mutuo con la differenza che maturerebbe la provvigione che però nulla vieta di escludere, opportunamente, per accordo tra mediatore e compratore e mediatore e venditore. Dico opportunamente perché se la caparra versata è pari a 5.000 euro sarebbe danneggiato anche il venditore che dovesse pagare la provvigione .
Grazie @gardabusiness per questo tuo contributo che si avvicina moltissimo a come la intendo io. Manca (diciamo così) la mia convinzione piena, di intenderla come risolutiva perchè il Proponente dichiara e lo scrive in partenza che potrebbe non avere i soldi per comprare e si prende un pò di tempo per verificarlo. Se non avrà problemi, il contratto va avanti normalmente.

Ho inteso sempre alla lettera come da c.c., motivo di risoluzione per qualcosa che io non ho rispettato da contratto o per una omissione grave. Invece, sospendere parte degli accordi del contratto, mi sembra una cosa più attinente :innocente:. E' chiaro che se si avvera la condizione (cioè ti comunico che non posso prendere il mutuo ed.es.) il contratto finisce, si risolve appunto automaticamente ma per effetto della sospensiva nella quale il proponente aveva "messo le mani avanti", non per una causa di omissione sua, per cui l'altra parte (Venditore) chiede la risoluzione.

Grazie ancora.
 

gardabusiness

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si esatto, altrimenti sarebbe una clausola risolutiva espressa, mentre nel nostro caso ci riferiamo ad un evento futuro ed incerto che non dipende dal contraente
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il contratto diventa efficace e può terminare con la sola perdita della caparra + (mi par di capire) il mediatore rinuncia alle sue spettanze.

Ora possiamo metterci ad esaminarlo con la lente di ingrandimento ma concettualmente è una clausola risolutiva con opzioni extra.

Nulla di male, per carità, ma questo mi sembra.
 

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