danchi

Membro Junior
Mi trovo per la prima volta in una situazione "particolare": palazzina in edilizia convenzionata, il proprietario dell'appartamento ha riscattato il terreno ed è stata fatta una nuova convenzione che scade nel maggio 2021. Il proprietario vuole cedere in locazione l'appartamento ma la convenzione recita: "Il primo canone annuo di locazione di ciascuna unità immobiliare è determinato ai sensi della legislazione nazionale vigente in materia di locazione. I canoni successivi saranno aggiornati sulla base delle variazioni dell'indice ISTAT [...]" sapete darmi qualche indicazione in merito per determinare in modo corretto il canone di locazione "ai sensi della legislazione nazionale vigente in materia di locazione"? Desumo quindi che non sia possibile utilizzare un contratto a canone libero 4+4 con canone ricavato tramite il "più comune valore di mercato"
 

proge2001

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Normalmente nelle locazioni degli appartamenti in edilizia convenzionata si applica una percentuale sul prezzo imposto dal comune, il risultato è il canone annuo. Dovrebbe essere scritto nella convenzione. Ne ho letta una proprio la scorsa settimana che indicava che il canone annuo fosse dato dal 3% del prezzo imposto dal comune. Leggi bene la convenzione
 

danchi

Membro Junior
Purtroppo ho letto e riletto la convenzione più volte ma c'è solo quella frase che riguarda la locazione, in tutto il resto del testo non si fa menzione di importi, cifre, percentuali... nulla... :triste:
 

newnewton

Nuovo Iscritto
Verifica se per caso si tratta di LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO (ART. 2, COMMA 3, L. 431/98).
Se ciò fosse, si dovrebbe fare riferimento ai valori previsti all'accordo territoriale sulle locazioni ad uso abitativo sottoscritto nella tua zona tra le organizzazioni della proprietà edilizia (A.P.P.C.-A.P.P.E.-CONFEDILIZIA-A.S.P.P.I.) e le organizzazioni dei conduttori (A.N.I.A.-S.I.C.E.T.-S.U.N.I.A-U.N.I.A.T.).
Tali accordi prevedono in maniera dettagliata la modalità di calcolo del canone.
Circa la durata del contratto, sono previsti 3 anni estendibili ad altri 2, salvo disdetta.
L'applicazione di tale tipo di contratto, consente di ridurre il reddito IRPEF del 40,5% e la tassa di registro del 30%.
 

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