salvatore54

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non sono esperto della materia oggetto del post e, quindi, non mi intrigo circa le problematiche inerenti l'eventuale chiusura del cantiere, il fine lavori, l'accatastamento, la validità del titolo edilizio, etc.

mi chiedo, però, se a qualcuno conviene lasciare la situazione così imballata, irrisolta ed indefinita?

non conviene - sia al papà che al figlio - trovare un'ipotesi di accordo transattivo, anche "malsano", anche a costo di perderci qualcosa entrambi?

inoltre, mi chiedo: che tipo di usufrutto potrà esistere su di un immobile al grezzo?
l'usufrutto dovrebbe riguardare un immobile purchè suscettibile di godimento

e, quindi, mi sorgerebbe un'altra domanda: cosa han scritto nel contratto di usufrutto? come e quando sorge l'usufrutto? è già sorto? oppure era già sorto sull'immobile precedente? ed ancora,chi ha oggi il possesso?

a stretto rigore di contratto ,il figlio - oggi - potrebbe "pretendere" dal babbo l'esecuzione dei lavori mancanti?
Le sue domande sono pertinenti...A chi conviene???. L'usufrutto era gia operante nel fabbricato precedente con annesso terreno di pertinenza di circa 1000mq. Il programma era che io nudo proprietario gli rifacessi il rustico ex novo. poi avrebbe continuato lui a sue spese..con qualche mio aiuto...appena finiti i lavori e accatastata la nuova casa, io gli avrei donato anche la nuda proprietà....Ma....una persona a lui vicino ...gli ha fatto cambiare idea..."pretendendo prima la donazione totale ...e poi la continuazione dei lavori"..(forse). A questo punto mi sono bloccato ..perche ho sentito mancanza di rispetto e di fiducia nei miei confronti.....e altro.
 
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matusalemme

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occorrerebbe verificare - meglio ed in concreto - sia la situazione ante, sia gli atti sottoscritti che ,infine, la situazione attuale

sembrerebbe ,però ,che tu abbia onorato gli impegni presi a suo tempo (costruzione fino al rustico ex novo), mentre il figliolo (suggestionato da chi gli sta vicino) vuol cambiare gli accordi

la nuova richiesta (suggerita dalla compagna) è giustificata da qualche motivo?
ad es., il figliolo è figlio unico?

se di interesse, proverei (ma tu ci avrai già provato) a parlare col figlio, mettendolo con le spalle al muro e richiamandolo agli accordi intercorsi a suo tempo

se fosse figlio unico e non riusciste / voleste proseguire più nell'accordo in via congiunta (e sempre che fosse possibile e praticabile nella realtà),potresti prendere in considerazione il primo consiglio di Perizio, ossia proporre la vendita della tua nuda proprietà...ai due colombi ,oppure ,se non vuoi favorire la compagna, dona la nuda proprietà al figlio, meglio se non ancora coniugato od in regime di separazione dei beni

e, poi, che... vadano

altrimenti, ferma tutto, ma cerca di formalizzare in un accordino che non sei tu l'inadempiente e che l'operazione si è bloccata perchè il figliolo ha mutato parere

sempre che questi accordi risultino per iscritto da qualche parte
 

francesca63

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Privato Cittadino
Il programma era che io nudo proprietario gli rifacessi il rustico ex novo. poi avrebbe continuato lui a sue spese..con qualche mio aiuto...appena finiti i lavori e accatastata la nuova casa, io gli avrei donato anche la nuda proprietà....Ma....una persona a lui vicino ...gli ha fatto cambiare idea..."pretendendo prima la donazione totale ...e poi la continuazione dei lavori"..(forse).
Posso però capire gli scrupoli della compagna; probabilmente avrebbe messo anche soldi suoi, su un immobile tuo, con usufrutto al figlio.
Se tu hai altri eredi, lei rischierebbe di dover andare via di casa, alla morte del figlio.
Potresti però considerare la possibilità di fare una donazione della nuda proprietà, a patto che lui finisca i lavori. (donazione modale).
Se non li finisce, la nuda proprietà torna a te.
Insomma, ci sono altri modi per risolvere la questione, sempre che tu non abbia cambiato idea, e non ti faccia condizionare dall'antipatia (o peggio) per la compagna del figlio.
 

matusalemme

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Privato Cittadino
Salvatore,

ciò che mi "scombicchiera" di questa vicenda tra babbo e figliolo è la situazione "proprietaria" dell'immobile in ricostruzione, nel senso che fin da subito i diritti reali in ballo mi son apparsi "invertiti"

nelle situazioni di questo tipo, di solito il babbo è l'usufruttuario e il figliolo ha la nuda proprietà

qui è esattamente il contrario

ci sarà una ragione ,immagino

ora, senza indagare i fatti vostri, perchè non provi a proporre al figliolo - se possibile e praticabile e sempre che ,soprattutto, sia di tuo interesse - di scambiarvi le vs. rispettive "posizioni reali"?

nell'ottica esposta sopra, di trovare una soluzione "transattiva" pur di far andar avanti i lavori, prova a valutare se non convenga che tu diventi usufruttuario e lui nudo proprietario

lo strumento potrebbe essere una permuta alla pari, senza conguaglio di denaro da parte di alcuno

poi, se nell'immobile deve andarci a vivere il giovanotto (con la compagna, ahimè), una soluzione si trova: locazione con canone irrisorio od un comodato
 

salvatore54

Membro Attivo
Privato Cittadino
Vi ringrazio per i vostri suggerimenti, alcuni molto interessanti, ma al momento nel mio caso ...impraticabili. C'è un muro..molto alto..dall'altra parte...nonostante le mie aperture......(arroganza?, ignoranza?,ingenuità? saccenza?).....come dire....so...ragazzi.....In fondo a me basterebbe......"scusa forse abbiamo sbagliato"
 
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