Io non sono del mestiere e mi sono affidato alla perizia
Certo, è per quello che viene fatta!

La presenza della foto è un'ottima notizia, dato che prova la realizzazione del soppalco in data antecedente la tua aggiudicazione.
In Italia questo purtroppo non ti basta per essere dichiarato estraneo ai fatti, ma probabilmente dovrai difenderti con un legale.

Io una prova con il perito comunque la farei, chiedendogli se ha trovato materiale sul soppalco. Qui mi fermo, dato che sono un tecnico ed è più materia da avvocati.

ho scoperto che il soppalco e' stato realizzato tra il 1968 quando l'immobile e' stato venduto intero e il 1990 quando l'immobile e' stato venduto come 2 immobili (il mio + soppalco)
Mi ero cordato di chiederti questo: sulla planimetria catastale dovrebbero essere riportati generalità del tecnico che l'ha redatta e la data. Potrebbero venirti utili, se il tecnico è ancora in attività potrebbe aver seguito anche un'ipotetica pratica archiettonica ora scomparsa, mentre la data potrebbe allinearsi a quella del primo condono.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Buonasera sono tornato con un aggiornamento e qualche domanda,

Ho parlato con il perito del tribunale, il quale mi ha detto telefonicamente (professionalita' 0) che ha reperito gli atti dell'ultimo ventennio ma a letto solo l'ultimo; non ha ritenuto necessario capire come mai il soffitto si abbassi in una zona del volume.

Ho parlato con un avvocato, il quale mi ha consigliato di cercare di arrivare a un accordo col proprietario del soppalco abusivo. Se non arrivassi a un accordo dovrei per forza denunciare l'abuso alla polizia municipale o all'ufficio abusi in comune e dovrei far fronte alla mia parte di sanzioni amministrative (non capisco perche' visto che sulla perizia del tribunale non vi e' traccia); mi ha inoltre tranquillizzato che a questo punto non e' piu' un reato penale ma amministrativo :preghiera:. Non ci sono alternative.
Mi ha sconsigliato di impugnare l'atto visto che ormai i soldi incassati dalla procedura saranno ormai gia stati usati a saldare i debiti del vecchio proprietario e che quindi si trasformerebbe a una caccia all'acqua nel deserto; per quanto riguarda rifarsi sul perito del tribunale sembra che si tratti di un'avventura che puo' durare molti anni di dubbia riuscita, e da approfondire se non ho successo in altre maniere.

Ho parlato col proprietario del mezzanino il quale (poveraccio pure lui) e' caduto dalle nuvole avendo lui comprato tramite notaio con regolare rogito. Ovviamente adesso si rivolgera' anche lui a un tecnico e probabilmente a un avvocato. Il signore non sembra ben disposto a vendere o almeno parliamo di cifre di ordini di grandezze differenti.

Dopo essermi consultato con il mio ormai fedele architetto (salvo grosse novita' dell'ultimo minuto) credo che dovremo procedere per la trafila comunale, autodenunciando il problema e sperando in una celere risoluzione. Adesso chiedo a voi sicuramente piu' esperti (@Rudyaventador, @Jan80, @marchesini, @n3m3six78):

- Avete esperienze, anche in altri comuni, di quanto puo' durare la trafila per riportare un locale abusivo a condizioni originali? Il mio architetto non si e' mai trovato in una situazione simile e ha preferito non esporsi con una una stima. Sto cercando su internet in lungo e in largo, si trovano leggi, spiegazioni ma nessuno che parla di esperienze sul campo.

- Capisco che l'abuso si trova all'interno di quello che in teoria e' il volume del mio immobile, ma intestato a un'altra persona; secondo voi a senso contestare la (futura) sanzione amministrativa che mi verra' appioppata?

Grazie ancora
 
Mi ero cordato di chiederti questo: sulla planimetria catastale dovrebbero essere riportati generalità del tecnico che l'ha redatta e la data. Potrebbero venirti utili, se il tecnico è ancora in attività potrebbe aver seguito anche un'ipotetica pratica archiettonica ora scomparsa, mentre la data potrebbe allinearsi a quella del primo condono.

@Jan80 sono in possesso di 5 planimetrie catastali allegati ai vari rogiti, da oggi al 68 (anno in cui non c'era il soppalco); si, posso provare a sentirli. Dici che potrebbero avere informazioni importanti?
 
Tentar non nuoce!

Di casi del genere non me ne sono mai capitati, di sanatorie praticamente non passa settimana che non ce ne sia una!

Dubito che il proprietario del monolocale soppalcato voglia perdere il suo immobile, ma così non lo potrà mai sanare. Perlomeno dovrebbe cambiargli la destinazione d'uso.

Sanatorie come questa possono tranquillamente oltrepassare l'anno.... l'importante, a mio avviso, è quello di presentare una pratica in sanatoria (suppongouna SCIA) per mostrare "la buona volontà"; meglio ancora se la si presenta in maniera congiunta.
Da verificare che tali modifiche non abbiano variato anche le parti comuni del condominio (vedi la porta d'ingresso del soppalco), perché sarebbero chiamati a concorrere anche tutti i comproprietari.

Come avrai già capito, spesso nei condomini quando si mette mano a un immobile si finisce a sanare l'intero fabbricato!
 
Mi accodo e concordo con quanto detto, a mio avviso molto ottimisticamente da @Jan80, da quando seguo un pochino il settore edile in un modo od un'altro si è sempre trovata una soluzione per sanare, anche a volte assai onerosa, non mi è mai successo che vadano ripristinati i luoghi con proprietari diversi dove entrambi hanno un titolo di possesso per la loro porzione.
 
Buonasera sono tornato con un aggiornamento e qualche domanda,

Ho parlato con il perito del tribunale, il quale mi ha detto telefonicamente (professionalita' 0) che ha reperito gli atti dell'ultimo ventennio ma a letto solo l'ultimo; non ha ritenuto necessario capire come mai il soffitto si abbassi in una zona del volume.

Ho parlato con un avvocato, il quale mi ha consigliato di cercare di arrivare a un accordo col proprietario del soppalco abusivo. Se non arrivassi a un accordo dovrei per forza denunciare l'abuso alla polizia municipale o all'ufficio abusi in comune e dovrei far fronte alla mia parte di sanzioni amministrative (non capisco perche' visto che sulla perizia del tribunale non vi e' traccia); mi ha inoltre tranquillizzato che a questo punto non e' piu' un reato penale ma amministrativo :preghiera:. Non ci sono alternative.
Mi ha sconsigliato di impugnare l'atto visto che ormai i soldi incassati dalla procedura saranno ormai gia stati usati a saldare i debiti del vecchio proprietario e che quindi si trasformerebbe a una caccia all'acqua nel deserto; per quanto riguarda rifarsi sul perito del tribunale sembra che si tratti di un'avventura che puo' durare molti anni di dubbia riuscita, e da approfondire se non ho successo in altre maniere.

Ho parlato col proprietario del mezzanino il quale (poveraccio pure lui) e' caduto dalle nuvole avendo lui comprato tramite notaio con regolare rogito. Ovviamente adesso si rivolgera' anche lui a un tecnico e probabilmente a un avvocato. Il signore non sembra ben disposto a vendere o almeno parliamo di cifre di ordini di grandezze differenti.

Dopo essermi consultato con il mio ormai fedele architetto (salvo grosse novita' dell'ultimo minuto) credo che dovremo procedere per la trafila comunale, autodenunciando il problema e sperando in una celere risoluzione. Adesso chiedo a voi sicuramente piu' esperti (@Rudyaventador, @Jan80, @marchesini, @n3m3six78):

- Avete esperienze, anche in altri comuni, di quanto puo' durare la trafila per riportare un locale abusivo a condizioni originali? Il mio architetto non si e' mai trovato in una situazione simile e ha preferito non esporsi con una una stima. Sto cercando su internet in lungo e in largo, si trovano leggi, spiegazioni ma nessuno che parla di esperienze sul campo.

- Capisco che l'abuso si trova all'interno di quello che in teoria e' il volume del mio immobile, ma intestato a un'altra persona; secondo voi a senso contestare la (futura) sanzione amministrativa che mi verra' appioppata?

Grazie ancora

Capisco quanto ti ha riferito il collega , e concordo dal punto di vista pratico ( specie se il piano di riparto sia già avvenuto) , riservandosi di esaminare un eventuale chiamata per danni per il perito .

Ora devi rintracciare il rogito dell' altra parte , oltre che avviare la denunzia in comune .

Circa le sanzioni , occorre vedere come il Comune inquadrerà il tipo di abuso , quindi non è possibile effettuare considerazioni in merito ( o quantomeno io non riesco ad inquadrare il tipo di abuso mancando il rogito verifiche all'ufficio condoni etc se esiste un rogito non cade dal cielo) presumo che se il collega ha parlato solo di sanzione amministrativa avrà inquadrato il tipo di abuso .

In ogni caso qualora l abuso dovesse rilevare profili penali , essendo la responsabilità penale personale , tu non saresti imputabile , ammesso che il comune proceda a denunciarti, ed in sede di indagini verrebbe archiviato. nei tuoi confronti.
Ad ogni modo effettua sin d'ora in denuncia al comune , dichiarazione che l' immobile è stato acquistato in asta allegando perizia e decreto di trasferimento, e quant' altro tu rilevi ( rogito "abusivo" etc. ).
 

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