Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Credo che, nel campo dell’economia immobiliare, il capitolo riguardante i mutui immobiliari sia uno dei più critici.
Il confronto tra i tassi europei dei prestiti e quelli italiani risulta impietoso e, tale comparazione, misura di quanto le famiglie italiane siano svantaggiate quando devono contrarre un prestito per poter acquistare una casa.
Ma perché questa palese sperequazione? Perché questa ingiusta disparità di trattamento tra il cliente italiano e quello europeo?
Ma la libertà di circolazione dei capitali tra gli Stati, garantita dalla UE, perché non ha ancora favorito, finora, un livellamento dei tassi?
Perché il rapporto tra sistema creditizio e mercato immobiliare è così sbilanciato a favore delle banche?
Perchè questa esosità?
Perchè questa mancanza di trasparenza nei comportamenti degli operatori bancari?
Perchè una palese asimmetria informativa a svantaggio del cliente più debole?
Quali interessi sono in gioco?
Non credete, che sia giunta l’ora di una chiara inversione di rotta?
Cosa si potrebbe fare a livello di organizzazioni di categoria?
Ma, in verità, si è nella possibilità di fare qualcosa di positivo al riguardo?
Le associazioni che si battono per i diritti dei clienti, tipo Adusbef, servono a qualcosa? Portano a casa dei risultati?
E cosa possono fare sul versante dei tassi?

Premesso quanto sopra, secondo voi le banche riapriranno a breve i rubinetti del credito per sostenere al massimo chi vuole indebitarsi per comprare casa, oppure continueranno, ancora per molto tempo, questa politica molto cauta e “avara”?
 

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