H&F

Membro Assiduo
Professionista
Fili scoperti: come già detto la manutenzione è a carico dell'utente. Se poi il contratto di locazione è datato, e il ns è subentrato nel contratto accettando lo stato di fatto, vedo molto difficile dopo anni rivalersi sul locatore.


Se ci sono fili scoperti è impossibile che nel 2000 si potesse ottenere una conformità/rispondenza.
Su questo punto concordo. Ma in alcuni Comuni (grandissimi) la richiesta di voltura di licenza (era un bar ed è rimasto un bar) non innesca alcun controllo.
Infatti, in questi Comuni ( grandissimi) si rilevano licenze, piuttosto che chiederne nuove.
Se poi aggiungiamo le dsattenzioni interessate di controllori, si spiegano i fili scoperti.
Un tecnico è in grado di dire quando è stato realizzato un impianto e se all'epoca era a norma, quando ha cessato di essere a norma ecc.
Il ruolo dei tecnici veri ( e non da scrivania) è questo. Un giudice nominerebbe, in questo caso, un CTU ponendogli i quesiti da me citati e altri in base alla causa.

Quanto al fatto che possa essere solo un problema di manutenzione, ho le mie riserve.
Si tratterebbe i questo caso di manutenzione di impianti inidonei.
I cavi elettrici di un impianto a norma non sono liberi e non si possono "scoprire".

E cosa si vuole dire della mancanza dell'impianto di terra ?
Si è sciolto nel tè o nel caffe?
E' presumibile che non ci sia mai stato . O l'ho smontato JimmyH ?

Mentre dal punto di vista tecnico non ho dubbi sulla situazione, ritorno a dire che il problema è giuridico.
Natura del contratto, obblighi del locatario ed obblighi del locatore dalla consegna al locatario ad oggi.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Su questo punto concordo. Ma in alcuni Comuni (grandissimi) la richiesta di voltura di licenza (era un bar ed è rimasto un bar) non innesca alcun controllo.
Infatti, in questi Comuni ( grandissimi) si rilevano licenze, piuttosto che chiederne nuove.
Se poi aggiungiamo le dsattenzioni interessate di controllori, si spiegano i fili scoperti.
Un tecnico è in grado di dire quando è stato realizzato un impianto e se all'epoca era a norma, quando ha cessato di essere a norma ecc.
Il ruolo dei tecnici veri ( e non da scrivania) è questo. Un giudice nominerebbe, in questo caso, un CTU ponendogli i quesiti da me citati e altri in base alla causa.

Quanto al fatto che possa essere solo un problema di manutenzione, ho le mie riserve.
Si tratterebbe i questo caso di manutenzione di impianti inidonei.
I cavi elettrici di un impianto a norma non sono liberi e non si possono "scoprire".

E cosa si vuole dire della mancanza dell'impianto di terra ?
Si è sciolto nel tè o nel caffe?
E' presumibile che non ci sia mai stato . O l'ho smontato JimmyH ?

Mentre dal punto di vista tecnico non ho dubbi sulla situazione, ritorno a dire che il problema è giuridico.
Natura del contratto, obblighi del locatario ed obblighi del locatore dalla consegna al locatario ad oggi.

Si ma se nn ricordo male all inizio del 3D si parla di conformità certificata nel 2000. Non è possibile...
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Nel 3D si parla di una dichiarazione del locatore ma non dell'esistenza di una certificazione. Secono il locatore era a norma.
Se si dimostrasse che il locatore ha mentito, ci sare giuridiche sarebbero conseguenze giuridiche sul contratto ?
Secondo me il punto resta giuridico e non tecnico.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Sui cavi spellati sono andato a rileggere il post 1: chiedo scusa della interpretazione: avevo inteso fosse il collegamento del frigo, mentre sembra si tratti di fili d'impianto a vista, e per giunta ammalorati.

E' certamente anche corretto, ed è anche un fatto tecnico..., che il locatore non è autorizzato a dichiarare e certificare a norma l'impianto. E se ha una certificazione, la produca.

Sul piano giuridico invece presterei molta attenzione al fatto che il contratto, come ci è stato raccontato, sembra indichi che il locatore demanda al conduttore le necessarie opere di adeguamento, ove fossero dovute. Qui bisognerebbe leggere esattamente cosa c'è scritto: magari è scritto male ed il locatore potrebbe trovarsi nei guai, ma sarei propenso a pensare, (è solo una ipotesi ed opinione) che il locatore abbia voluto dire che l'adeguamento dell'impianto sarebbe stato a carico dell'inquilino.

E' una situazione abbastanza frequente in semplici locali commerciali, destinati volta a volta ad utilizzi diversi, con esigenze diverse.

Rimane quindi la domanda se la sistemazione dell'impianto in funzione delle esigenze del conduttore sia o no a carico del proprietario. Questo è tenuto a predisporre o mettere a disposizione un punto di presa di terra: ma la sua distribuzione rientra nella ipotesi sopradetta.
Mi chiedo quindi come un giudice valuterebbe la condizione contrattuale e lo stato di esercizio dell'impianto dopo un decennio di utilizzo: credo che l'inquilino non sia messo molto bene.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Vero. Dichiarazione del locatore che non vale niente: non e' possibile autocertificare una conformità.
Perchè, al fine di chiarire la discussione, non andiamo appunto sul piano giuridico della locazione commerciale e delle norme che la regolano ?
La legge di riferimento, mi sembra, sia la 392/78.
Il locatore deve consegnare il locale con impianti a norma.
La manutenzione ordinaria spetta al conduttore.
La manutenzione strordinaria spetta al locatore.
Ci sono norme relative del Codice Civile, ed i patti del contratto di locazione stipulato dalle parti.
 

vals55

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Perchè, al fine di chiarire la discussione, non andiamo appunto sul piano giuridico della locazione commerciale e delle norme che la regolano ?

Perchè i discorsi teorici non sempre portato a risultati...
Nella pratica succede che il locatore mette a disposizione un locale ad uso commerciale perfettamente a norma...il primo locatario è una agenzia mmobiliare che non necessita di tanta corrente ed è adeguato con il contatore standard da 3kW ( idem per la sezione dei fili dell'impianto elettrico)...il secondo locatario è un bar che necessita di molta più corrente ( si parla nel primo post di 16kW )...allora sorge la prima domanda: chi deve sostenere le spese per l'adeguamento dell'impianto,?..nella pratica il conduttore ( spesso , come nel nostro caso, si specifica espressamente nel contratto proprio questa condizione )
Se il nuovo conduttore chiede un contratto da 16 kW all'enel ma non adegua la sezione di fili e la dislocazione delle prese e magari si aggiusta con dei cavi elettrici volanti giusto per far andare il frigorifero o la lavastoviglie e col tempo uno di questi cavi si spella...di chi è la responsabilità...? Non certo del locatore...
Adesso subentra il nostro barista che eredita questa situazione e vedendo i fili spellati anzichè ripararli o chiedere spigazione al barista precedente...scrive su questo forum per cercare solidarietà contro il locatore...
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Perchè i discorsi teorici non sempre portato a risultati...
Nella pratica succede che il locatore mette a disposizione un locale ad uso commerciale perfettamente a norma...il primo locatario è una agenzia mmobiliare che non necessita di tanta corrente ed è adeguato con il contatore standard da 3kW ( idem per la sezione dei fili dell'impianto elettrico)...il secondo locatario è un bar che necessita di molta più corrente ( si parla nel primo post di 16kW )...allora sorge la prima domanda: chi deve sostenere le spese per l'adeguamento dell'impianto,?..nella pratica il conduttore ( spesso , come nel nostro caso, si specifica espressamente nel contratto proprio questa condizione )
Se il nuovo conduttore chiede un contratto da 16 kW all'enel ma non adegua la sezione di fili e la dislocazione delle prese e magari si aggiusta con dei cavi elettrici volanti giusto per far andare il frigorifero o la lavastoviglie e col tempo uno di questi cavi si spella...di chi è la responsabilità...? Non certo del locatore...
Adesso subentra il nostro barista che eredita questa situazione e vedendo i fili spellati anzichè ripararli o chiedere spigazione al barista precedente...scrive su questo forum per cercare solidarietà contro il locatore...
Io do solidarietà contro il locatore.
Il locatore è il proprietario che volturato il contratto di locazione e diviene "il locatore", con diritti ma anche obblighi di Legge.
Gli impianti di terra sono prescritti da decenni.
Il conduttore se rompe accidentalmente o per uso una presa, lo deve cambiare a sue spese, ma il cavo elettrico dentro il muro non tocca a lui e se fuori dal muro, deve essere in canaletta e non si può spellare (dentro la canaletta).
Le prese devono avre tipologia e posizionamento a norma.
Si vede ad occhio nudo se sono a norma o no.
E pure se sono mai state a norma o no.

Ma perchè prima di scrivere in materia, vals55 non ti vai a leggere le norme sugli impianti elettrici nei locali commerciali adibiti a bar ?

Un discorso è un locale commerciale adibito a Bar ed un altro se adibito a boutique per di moda.

Il locatore affitta citando la destinazione di uso, che non può essere, fra l'altro, cambiata senza consenso del locatore.

Il problema non è tecnico, ma giuridico.
C'è un contratto di locazione che andrebbe letto bene, ma molto probailmente, su questo punto, è pro-condduttore. La legge 392/78 ed il Codice Civile prevedono la manutenzione straordinaria a carico del locatore, nonchè la consegna di un impianto a norma. C'è un'apertura al "patto contrario". La frase citata dal conduttore va interpretata.
Si parla di future messe a norma : io intendo per nuove norme emesse dopo il 2000. E si può sapere quali sono. Come pure si può sapere quali norme c'erano prima del 2000. Gli ingegneri queste cose semplicissime le sanno.
Gli ingegneri non conoscono tutta la giurisprudenza sulle locazioni commerciali.
Io ho una semplice infarinatura giuridica e chiedo a chi conosce la materia giuridica di dare qualche spiegazione, che non sia relativa a casi diversi da quello in discussione.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La legge di riferimento, mi sembra, sia la 392/78.
Il locatore deve consegnare il locale con impianti a norma.
Premesso che il caso postato è singolare, e richiederebbe una lettura accurata del testo contrattuale, sapresti indicare dove viene stabilito per legge che gli immobili commerciali locati debbano essere dotati di impianti a norma, e conformi ai requisiti previsti per l'attività prevista dal conduttore?
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Ogni tanto vedo, per caso, che ci sono messaggi di utente ignorato, e mi spiace resteranno senza risposte. Vi chiedo cortesemente di considerare, che se non trovate risposte a vostri messggi, potrebbe essere che non li ho letti, per scelta. In questi casi non arrivano le notifiche. Cordialmente.
 

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