francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
.
Non so quante realtà, diverse come quelle che sostieni, potrebbero esserci esercitando la stessa professione più o meno nello stesso bacino.
Intendevo dire che l’immobile medio da me trattato era sopra il mezzo milione.
Mai trattato immobili sotto i 400.000 mila.
Quindi almeno 24.000 mila euro di provvigione ogni vendita.
Non ne servono a vagonate per essere soddisfatti, senza nemmeno ammazzarsi di lavoro.
Buoni biscotti lago sole
Grazie, caro.
Ho quattro compromessi in fila dalle 16 fino a stasera.
Bene, mi fa piacere per te !
Ma i dotti siete voi.
sono una, non trina, e non ho nessuno che mi rappresenti: dovresti saperlo, ormai 😉
O mi vuoi dare del voi ancora a lungo ?
 

ViolaFrittella

Membro Junior
Privato Cittadino
Fatto cento mila una compravendita, il venditore concede all'acquirente, Il suo immobile.
L'acquirente intende comprarlo conforme e regolare.

Il venditore, vista l'entità della caparra (un bel ventimila) e considerato questo tuo ultimo suggerimento, ovvero la sua tutela direttamente proporzionale all'entità della caparra, si precipita firmando per incassare.

Dopodiche si accorge, che per rendere conforme il bene, così come l'acquirente intendeva comprarlo, occorre ottemperare con una sanatoria del costo di diecimila euro.

Se procede svende.
Se non procede risulta inadempiente dovendo restituire i venti mila più altri venti.

Ma scusa Francesca...?
Ma la caparra...?


..Non tutelava il venditore...??? :riflessione:
Si presume che un venditore che si rivolge a un AI lo fa perché questi lo aiuti a vendere bene. Vendere bene significa anche mettere tutto in regola prima della vendita o informare il potenziale acquirente di eventuali difformità di cui si dovrà fare carico, se non precludono la vendita. Quindi o sei in malafede, o sei un AI da evitare. Spero tu non lavori a Bologna a questo punto.
 

Luca Mantua

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,
Stamattina ho visionato un appartamento che potrebbe fare al caso mio.
L'agente immobiliare mi ha inviato per e-mail alcuni documenti:
CILA (se non ho inteso male un documento che attesta che una difformità edilizia è stata sanata)
APE
Planimetria catastale
Certificato di abitabilità
Certificato conformità impianto termoidraulico
Mi ha detto che non ha un certificato riguardo l'impianto elettrico, che immagino sia antecedente al 2008.
Potrebbe essere un problema per me acquirente se dovesse risultare non a norma? Questi documenti sono sufficienti per fare una proposta in tranquillità?
Il prezzo sarebbe leggermente superiore al mio budget iniziale percui vorrei pensarci bene anche se l'appartamento mi piace molto.
Grazie
Buonasera.
Devi essere sicura che ci sia perfetta corrispondenza tra le autorizzazioni edilizie che furono necessarie per costruire il fabbricato, in particolare l'appartamento che ti interessa. Se c'è il Certificato di abitabilità dell'epoca ( che oggi si chiama di agibilità ) ok, ma è obbligatorio verificare che la planimetria allegata a quel certificato ( e quindi alla autorizzazione che fu rilasciata per costruire) corrisponda perfettamente alla casa che hai visto con i tuoi occhi.
Anche il posizionamento sui muri delle porte finestre, ampiezza dei balconi etc . Non è sufficiente che lo sia catastalmente.
Ed anche la Cila bisogna capire perchè è stata comunicata: per fare quali lavori? forse per sistemare qualche imperfezione di cui parlavo sopra e allora dovrebbe essere ok.
Se l'Agenti Immobiliari ti trasmette fiducia e ti dimostra che questi controlli li ha fatti forse sei a posto...forse.
Altrimenti prendi un tecnico che ti faccia questi controlli, o chiedi che venga rilasciata la Conformità Urbanistica. Quando non si fanno questi controlli, spesso puoi ugualmente acquistare, ma magari i tempi si allungano per sistemare delle cose che con un pò di attenzione avresti visto e sistemato prima sottoscrivendo la proposta in maniera veramente consapevole. E' ugualmente stressante ma almeno lo sai in partenza.
Poi naturalmente tutto il resto dei controlli (provenienza visure ipotecarie etc.
Saluti
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se non vuoi partecipare in modo utile

Sei tu che non capisci il senso violetta.

Se vi sono difformità queste andranno sanate spendendo dei soldi.

Quindi e' il prezzo, che è il Re dei requisiti fondamentali del contratto, a cui devi prestare maggiore attenzioni.

Opere, oneri, spese e pratiche che occorrono per risanare l'immobile, sono imputabili al venditore.
Solo lui che è il padrone dell'oggetto puo' autorizzare qualsiasi intervento.

Interventi che dovranno essere compresi nel prezzo che avete a suo tempo concordato e stabilito, ovvero:

"L'acquirente intende comprarlo conforme e regolare."


Vendere bene significa anche mettere tutto in regola prima della vendita o informare il potenziale acquirente

Il novantotto per cento delle case in Italia non è in regola.
La legge che impone l'allineamento urbanistico catastale è subentrata da una decina d'anni.
Mentre le case esistono da tre mila anni.

Informare l'acquirente non ci si può sottrarre.
Essendo l'urbanistica prassi a cura della pubblica amministrazione.

Spero di essere stato esaustivo e sufficientemente modesto.
 
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