Micol83

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Privato Cittadino
Classico caso in cui le cose sono talmente incasinate che senza un controllo a tappeto di consulenti propri, meglio lasciare stare.

120 giorni di tempo per la richiesta del condono edilizio da quando si diventa proprietari (decreto di trasferimento), quindi dall'asta si hanno almeno 240 giorni di tempo, ovvero 120 per saldare, e altri 120 dopo il ddt), ma per questa cosa occorre controllare la documentazione, perchè potrebbe essere che si possano sanare anche dopo quei 120 giorni, oppure che non si possano proprio sanare, dipende dai casi (io non mi fido mai, analizzo sempre tutta la documentazione).
Già l'ho chiesto .....chiedo un terzo parere, visto che , a meno di non aver capito male, ci sono delle piccole discordanze; escluso l'eventuale mutuo, ci sono controlli "da parte di qualche ufficio" su una destinazione diversa di un locale di una casa acquistata in asta? dico in asta perché c'è una perizia "pubblica"
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
I controlli vengono effettuati se ci si avvale di un mutuo, quindi serve la verifica tecnica.
Se si acquista in contanti non si ha problemi.
Ma se ci sono abusi non sanabili i problemi sorgeranno al momento di una vendita.
No aspetta, i problemi dell'abuso passeranno a te come proprietario indipendentemente che siano sanabili o meno. Verranno fuori nel momento di una presentazione di pratica edilizia o di una compravendita con mutuo.... ma anche senza dato che oramai in alcune regioni serve la conformità urbanistica e catastale asseverata da un tecnico che di certo non rischia migliaia di euro firmando il falso contro poche centinaia di compenso, e comunque tanti acquirenti la richiedono per stare sereni!

ci sono controlli "da parte di qualche ufficio" su una destinazione diversa di un locale di una casa acquistata in asta?
Su questo ti avevo già risposto, ma dipende molto dai Comuni: di certo a Rimini la segnalazioni, con i tempi biblici del tribunale, viene passata al Comune (spesso dopo oltre un anno) quando oramai i 120 gg sono belli che passati; da qui l'Ufficio controlli edilizi non ci mette molto (sempre considerando i tempi relativi) a verificare se sia stata presentata una sanatoria o meno sull'immobile..... se non vi è nulla neppure "in lavorazione" non ti aspettare che chiudano un occhio!

Per me dovresti verificare la situazione locale con un tecnico del posto.
 

Micol83

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
No aspetta, i problemi dell'abuso passeranno a te come proprietario indipendentemente che siano sanabili o meno. Verranno fuori nel momento di una presentazione di pratica edilizia o di una compravendita con mutuo.... ma anche senza dato che oramai in alcune regioni serve la conformità urbanistica e catastale asseverata da un tecnico che di certo non rischia migliaia di euro firmando il falso contro poche centinaia di compenso, e comunque tanti acquirenti la richiedono per stare sereni!


Su questo ti avevo già risposto, ma dipende molto dai Comuni: di certo a Rimini la segnalazioni, con i tempi biblici del tribunale, viene passata al Comune (spesso dopo oltre un anno) quando oramai i 120 gg sono belli che passati; da qui l'Ufficio controlli edilizi non ci mette molto (sempre considerando i tempi relativi) a verificare se sia stata presentata una sanatoria o meno sull'immobile..... se non vi è nulla neppure "in lavorazione" non ti aspettare che chiudano un occhio!

Per me dovresti verificare la situazione locale con un tecnico del posto.
ok....quindi indipendentemente dall'immobile , che sia questo o altro ...va fatta...intanto questo mi è molto importante come notizia...Grazie molte
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
In una compravendita (che non è il tuo caso) è il venditore che a rogito dichiarerà la conformità urbanistica e catastale; in alcune Regioni, tramite accordi tra ordini provinciali, si fa redigere tale conformità da un tecnico che la assevera ai sensi dell'art. 481 del c.p.

Quindi se si dichiara o assevera il falso si potrà essere portati in giudizio sempre che si riesca a dimostrare che l'abuso era preesistente all'atto della compravendita.
Se vi è un accordo privato tra le parti e non si dice nulla in merito, è ovvio che l'acquirente risponderà in futuro degli abusi presenti nell'immobile, dato che sarà per lui difficile dimostrare (e spesso antieconomico!) di averlo acquistato in quello stato e di non essere lui stesso l'attuatore.

Attenzione: ci sono abusi che coinvolgono anche il codice penale e per tale loro natura sono riferibili esclusivamente all'attuatore. La maggioranza comunque riguarda la sola sfera del codice civile ed è sempre l'attuale proprietario chiamato a risponderne che eventualmente potrà rivalersi sul precedente proprietario e così via fino ad arrivare a chi lo ha effettivamente commesso. Di norma questo non accade poiché non sempre si riesce a scagionarsi e comunque sarebbe antieconomico dato l'importo della sanzione e il costo delle cause!

Ecco perché oggi tanti acquirenti stanno attenti a cosa acquistano.... e fanno bene!
 

Micol83

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In una compravendita (che non è il tuo caso) è il venditore che a rogito dichiarerà la conformità urbanistica e catastale; in alcune Regioni, tramite accordi tra ordini provinciali, si fa redigere tale conformità da un tecnico che la assevera ai sensi dell'art. 481 del c.p.

Quindi se si dichiara o assevera il falso si potrà essere portati in giudizio sempre che si riesca a dimostrare che l'abuso era preesistente all'atto della compravendita.
Se vi è un accordo privato tra le parti e non si dice nulla in merito, è ovvio che l'acquirente risponderà in futuro degli abusi presenti nell'immobile, dato che sarà per lui difficile dimostrare (e spesso antieconomico!) di averlo acquistato in quello stato e di non essere lui stesso l'attuatore.

Attenzione: ci sono abusi che coinvolgono anche il codice penale e per tale loro natura sono riferibili esclusivamente all'attuatore. La maggioranza comunque riguarda la sola sfera del codice civile ed è sempre l'attuale proprietario chiamato a risponderne che eventualmente potrà rivalersi sul precedente proprietario e così via fino ad arrivare a chi lo ha effettivamente commesso. Di norma questo non accade poiché non sempre si riesce a scagionarsi e comunque sarebbe antieconomico dato l'importo della sanzione e il costo delle cause!

Ecco perché oggi tanti acquirenti stanno attenti a cosa acquistano.... e fanno bene!
Grazie molto esaustivo!!!
 

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