Beniamino

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Che le agenzie siano troppe è risaputo. Nemmeno assorbendo il 100% del mercato arriverebbero infatti a avere medie simili a altri paesi dove gli agenti fanno 50 media transazioni cad. all'anno. In italia per farlo servirebbero 5milioni di ntn (si parla di 100mila addetti). In italia ci sono 10 volte più agenti di quelli che dovrebbero esserci. Andrebbero letteralmente decimati, solo così si abbasserano le provvigioni e aumetererebbe la qualità.

Prima di iniziare questa attività lavoravo nel settore dell' ottica. Anche li in Italia ci sono 3 volte i negozi della Germania e della Francia. L'italia è fatta così: non esiste nessuna pianificazione delle attività commerciali. Invece di favorire negozi più grandi che potrebbero assorbire più personale; acquistare meglio e fare di conseguenza una politica di prezzi più favorevoli, si consente il proliferare del piccolo negozio. Attenzione, anche il piccolo negozio di vicinato ha una sua certa logica. Non sono per 'uccidiamoli tutti'. Spetta ai comuni di mettere alla pianificazione delle persone esperte che stabiliscano la distribuzione ottimale in funzione del territoro (una cosa è Milano, una cosa è Roma e una cosa è Casenza). Idem per le agenzia immobiliari. Posso capire una piccola agenzia di un paesino che ha la sua particolare clientela (ho incaricato un collega che ha una piccolissima agenzia di vendermi una villetta, perché lui lavora bene coi tedeschi) ma non capisco affatto le piccolissime agenzie di città che devono comunque trovare il minimo vitale a -ovviamente- scapito di qualcuno, che guarda caso è sempre il cliente prima e il settore poi. Non è giusto limitare l'iniziativa imprenditoriale, ma sarebbe giusto che vi fossere dei requisiti -territoriali e strutturali dell'impresa-senza i quali l'impresa non potrebbe aprire. Per esempio: oggi dal notaio si può andare senza mediatore ed è il notaio che a caro prezzo fa le varie visure. Dovrebbe essere l'agente immobiliare che al giorno del rogito documenti la vendibilità dell'immobile. Dovrebbe essere l'agente immobiliare che seduto al centro delle parti davanti al notaio descrive e certifica formalmente l'idoneità e la conformità alle leggi della cosa venduta. E' il notaio che nella compravendita immobiliare è un di più. Che senso ha la lettura veloce e incomprensibile davanti alle parti del modulo se non quella di far lievitare i prezzi? Le norme della compravendita posono essere benissimo definite in sede di agenzia (ovviamente agenzia davvero qualificata). Fra l'altro il notaio, in caso di grane non risponde; sono stati rogitati migliaia di immobili in villaggi di periferia costruiti senza licenza edilizia inguaiando gli acquirenti che avevano acceso il mutuo. Voglio cioè dire che non si può vietare la libertà di impresa per legge, ma deve essere il mercato a fare selezione... e la selezione sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la professionalità necessaria (questa si per legge). Per me l'agezia devrebbe essere un sistema complesso in grado di gestire tutta la fase della compravendita e non essere più il mediatore di una volta, il cui compito era circoscritto al mettere in contatto le due parti. Questo ha fatto proliferare le agenzie.

Poi scusatemi ma ho un ossicino di traverso: migliaia di agenzie in italia hanno avuto in automatico il patentino, solo perché c'erano già da anni. Quindi circolano vecchi agenti furbastri, impreparati e ignoranti. Per contro oggi si fanno corsi che sono a livello di laurea breve (cosa giusta). Quindi si ha una platea eterogenea dove c'è di tutto. La soluzione, ovviamente a mio pare da ignorante? Il ministero della programmazione economica e delle attività produttive stabilisce in accordo con le rappresentaze di categoria delle norme minime senza le quali l'attività di mediazione non possa esercitarsi e tutti, soprattutto i vecchi agenti, devono dare l'esame di idoneità entro un tempo limite. Se non ce la fanno cedono l'agenzia. Sul rogito dovrebbe essere comunque applicata una convalida di conformità data dall' agente immobiliare.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Prima di iniziare a risponderti Beniamino, mi sento di doverti delle scuse, non per qualche fatto in particolare ma perchè per due o tre volte in tempi recenti e per cause fortuite, mi sono ritrovato a scrivere subito dopo di te.
Pur concordando, a volte, con alcune tue considerazioni, non posso non notare che la visione di uno dei due è più disincantata e quella dell'altro più volta alla realizzazione di un mondo ideale, giusto ma difficile da concretizzare.
Vengo al punto.
Premetto che ho iniziato ad interessarmi all' immobiliare quando ancora studiavo, ho 39 anni per cui direi che almeno da 20 anni rivolgo a questo settore il mio sguardo con estremo favore.
Ho cominciato vedendo e proponendo immobili a cittadini svizzeri e tedeschi quando le rispettive valute venivano scambiate a 1200 e 1500 lire e notando che gli stessi immobili venivano rivenduti quando il normalizzarsi del cambio favoriva loro una nuova speculazione, ho visto vendere appartamenti in edifici storici di 100mq in piazza degli eroi a Budapest a 75milioni di lire e a seguire Russia, India, Africa, Sud America, ad aprile di quest'anno in Messico il prezzo per un ettaro di foresta a 350 mt dal mare dove edificare edifici ecocompatibili era di poco superiore ai 10 mila dollari (gli spazi aperti sul mar dei caraibi sono esauriti o hanno prezzi folli per quella economia e quindi arretrarsi è una inevitabile conseguenza), per cui perdonatemi se sono più portato a considerare il mercato immobiliare come strumento finanziario e solo marginalmente a valutarne l'utilizzo a scopo abitativo.
Mi sono recato nei paesi ex est europa, in africa, in sud america, nell'oceano indiano e non posso con rammarico non notare che quando torno in patria provenendo da un paese considerato del terzo mondo e mi guardo intorno, fatico a convincermi di non essere ancora là.
Aldo Moro scriveva:"questo paese non si salverà, non ha possibilità di farlo fin quando nella sua classe dirigente non nascerà un nuovo senso del dovere e una nuova moralità".
Sono passati molti anni dalla sua scomparsa ma devo ammettere che ciò non è avvenuto e il suono profetico di quelle parole è vicino a diventare un'irreversibile realtà.
Non sono e non sono mai stato un democristiano, anzi, essendo ateo non posso far altro che slegare tale insegnamento da retaggi religiosi e ammettere la lungimiranza di un uomo intelligente che ha compreso in anticipo il decadimento morale di un paese corrotto nell'animo e nelle intenzioni.
L'Italia di oggi è una repubblica pseudodemocratica fondata sul pallone.
Il derby è la soluzione ad ogni problema.
Ho visto la faccia dei tedeschi dell'est apparire dagli squarci aperti a picconate nel muro di Berlino, erano volti di gente stanca, affamata(e non in senso letterale) ma che ancora non sapeva che mondo li avrebbe accolti.
Anche la caduta di Ceausescu ha aperto verso nuove economie e la sua pubblica esecuzione, ricordo ai più giovani, trasmessa sulle reti nazionali e distribuita nei circuiti internazionali, è stata il segnale del proliferarsi di una nuova volontà di natura più occidentale.
La fine della guerra nella ex jugislavia ha scritto poi il capitolo conclusivo di una storia che con le speculazioni immobiliari ha avuto molto a che fare.
Dopo la caduta del muro la Germania ha faticato non poco a risollevarsi dal peso economico legato alla necessità di risollevare un territorio non abituato alla non statalizzazione dell'insieme.
L'hanno fatto e ora sono tornati ad essere la locomotiva d'europa e il peso di quel vagone proveniente da est è un ricordo.
Noi da allora stiamo ancora pensando a come risistemare la Salerno/Reggio Calabria.
Andando avanti così impiegheranno meno loro a guadagnare un punto di pil che noi a liberare le strade di Napoli dai rifiuti urbani.
Accettiamo di buon grado e senza fare nulla che un ministro durante una seduta in parlamento venga filmato mentre con l'ipad consulta un sito di escort e il fatto che sia ancora al suo posto viene considerato normale.
In paesi (apparentemente) più arretrati del nostro sarebbe normale il contrario.
Tangentopoli è finita e dimenticata e il suo unico prodotto è stato il succedersi dei volti e dei nomi degli iscritti nel registro degli indagati e da quanto riporta la cronaca, direi anche l'aumento delle tariffe a causa del maggior rischio.
Succedersi poi non è nemmeno il termine giusto visto che Cirino Pomicino nel 2006 è rientrato a montecitorio e ora è il presidente di un organismo di palazzo chigi denominato "comitato tecnico scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello stato" dove il solo pensiero della parola controllo e la parola amministrazioni associate ad un personaggio come il sig. Pomicino mi fa rabbrividire.
Ciriaco De Mita alla veneranda età di 83 anni è impegnato nei lavori di europarlamentare.
Ci rendiamo conto che a 83 anni qualsiasi normale cittadino sarebbe costretto al pensionamento obbligatorio?
...e ancora mi chiedo, ma a 83 anni alla costruzione di quale futuro migliore spera di poter partecipare?
Gli altri paesi hanno classi dirigenti formate da gente giovane, motivata e determinata al raggiungimento dell'obbiettivo, noi abbiamo un senato costituito da gente per la quale la demenza senile è un'inevitabile realtà.
Siamo tornati alla Roma imperiale senza i fasti.
I falsi invalidi, i ciechi che guidano il bus, i malfunzionamenti dalla cosa pubblica sono solo l'inevitabile conseguenza.
Perdonami Beniamino se con delle premesse del genere sorrido all'idea che qualcuno si occupi del numero degli operatori che affollano un settore dove questi signori sanno di poter mettere le mani come e quando vogliono.
Tra imposte dirette e indirette, IVA, plusvalenze e i vari contributi previdenziali e le imposte sulla compravendita, registrazione della proposta d'acquisto, del preliminare, la tassa sulla vetrina, quelle sulla pubblicità, il bollo sul cartello da affissione fino all' ICI, hai idea di quale introito il pianeta immobiliare garantisce annualmente allo stato italiano?
La confusione genera l'impossibilità di organizzarsi e l'impossibilità di organizzarsi non favorisce il riconoscimento con l'altro e il non riconoscimento preserva dall'associazione che potrebbe sfociare in opposizione prima e in protesta poi.
Sai perchè in nord Africa la gente è scesa per le strade?
Bhè...un po' perchè vi èstata portata per ragioni politiche ed economiche ma questa manipolazione sarebbe stata inutile se guardandosi non si fossero riconosciuti come simili e riconosciuto il problema come comune.
Ti prego, lascia il ministero della programmazione economica e delle attività produttive dove stà e concentrati piuttosto sul lavoro, magari cercando altri e nuovi punti di vista e vedrai che tutto si sistemerà, questo solo può aiutarti, non certo il ministero ecc ecc..., quello al limite può aiutarti a complicare ulteriormente le cose.
A proposito, ammesso che tu abbia ragione e che in giro ci siano un sacco di vecchi agenti immobiliari furbastri, impreparati e ignoranti come li definisci tu, ammesso che educare questa massa informe sia utile per dare alla categoria una parvenza di professionalità e un pizzico di dignità, ammesso che anche l'idea di far fare loro l'esame abilitante potrebbe essere visto di buon occhio, forse più dalle camere di commercio che da questi ignorantoni che, pur dal baratro della loro non conoscenza dei fatti della vita, forse preferirebbero visto il periodo investire quei soldi nell'attività e non spenderli per un esame, come tutti gli esami, inutile se fine a se stesso (io personalmente ho preparato l'esame in una settimana studiando giorno e notte ma non avendo mai aperto il libro durante tutto il corso perchè lavoravo e finendo primo del mio corso per cui puoi ben capire che la formazione vera non finisce li ma è da li in poi che inizia, l'esame è solo una formalità che screma un po'...)
...ma torniamo agli ignorantoni, vecchi e perchè no, magari anche poco avvezzi alla pulizia personale e diamogli questo tempo per fare l'esame...
...e mi chiedo, forse se sono vecchi hanno semplicemente sempre esercitato questa professione perchè conosciuti in zona ma senza un titolo di studio compatibile con quello richiesto per frequentare il corso...
...quindi o provvediamo con deroga o che si fa?
...e diamo per scontata anche la deroga, ma se sono ignoranti come dici, chi ci garantisce che il corso riescano a passarlo?
Quindi o gli facciamo un corso ad hoc, leggi corso da presa in giro, solo per regolarizzare la posizione
O facciamo sul serio e chi non passa entro il famoso tempo limite, cede l'agenzia!
Evvai che abbiamo risolto il problema.
A questo punto però mi sorge un'ulteriore dubbio...
Se sono vecchi, se sono ignoranti e se come credo, viste queste premesse, non avevano fondato un impero tale da vivere per il resto dei loro giorni con i proventi di detta vendita...
...con la crisi economica che c'è e vista la loro non più giovane età, come li riimpieghiamo?
Sul mercato del lavoro non hanno più nessun valore, riimpiegarli nell'agenzia che hanno ceduto, visto che non hanno passato l'esame è impossibile...
Certo che è stata veramente un'ottima idea per affrontare la crisi e creare occupazione eeh?
A questo punto e viste le premesse io azzarderei un'ipotesi di soluzione...
Abbattiamoli!
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
e insomma ormai le ferie sono finite, i telefoni squillano per via degli investitori a caccia di bene rifugio o no? :fico:
 

andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
Che le agenzie siano troppe è risaputo. Nemmeno assorbendo il 100% del mercato arriverebbero infatti a avere medie simili a altri paesi dove gli agenti fanno 50 media transazioni cad. all'anno. In italia per farlo servirebbero 5milioni di ntn (si parla di 100mila addetti). In italia ci sono 10 volte più agenti di quelli che dovrebbero esserci. Andrebbero letteralmente decimati, solo così si abbasserano le provvigioni e aumetererebbe la qualità.

:ok: LA SELEZIONE naturale avverrebbe solo con la reale capacita' professionale e con standard di qualita' elevati...ma sto sognando:triste:
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se leggi le risposte dei tuoi colleghi, la loro idea di professionalità è "un cellulare, uno scooter, 4 case, prendo i documenti, garantisco (cosa non si sa), controllo :confuso: e campo". Non c'è futuro :D

E' un modo più che professionale di fare l'agente immobiliare in Italia.
La legge non permette agli Agenti Immobiliari di garantire, però.
Per questo ci vorrebbe una bella riforma, una rivoluzione normativa, che permettesse il "potere di firma" e "l'obbligo di garanzia" per il mediatore. L'Agenti Immobiliari diventerebbe un fiduciaro pubblico con oneri e responsabilità anche di tipo patrimoniale.
Poi occorrerebbe abolire la figura del Notaio, che diventerebbe superflua.
Ma lo trovo utopistico. Il Notariato é un Potere Costituito, difficile da abbattere.
Per la nostra cultura "un cellulare, uno scooter, 4 case, prendo i documenti, garantisco, controllo :confuso: e campo" é la metodologia giusta e corretta. E' tipico italiano il fare tutto in casa, essere individualisti.
Non mi pare giusto pretendere di cambiare una millenaria cultura di sensalismo....;)
Io, con i due agenti immobiliari con cui ho avuto a che fare, non ho avuto nessun problema.
Uno mi ha fatto risparmiare il 15% sul prezzo iniziale di vendita, l'altro il 12%.
Prezzi iniziali già ragionevoli.
 

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