cicciocolosso

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Adesso che ho più tempo, provo ad essere più chiaro raccontando in ogni particolare quanto mi è successo. Lo so bene che il mio è un caso fuori dalla normale casistica, ma vi assicuro che quanto dico è vangelo.
A luglio del 2011 ho notato su di un sito web, un immobile autonomo bifamiliare, la foto ritraeva una casa con piano terra e mansarda di circa 240 mq, totalmente rifinita, con terreno circostante annesso. L'aspetto del giardino era disastroso, sembrava una discarica a cielo aperto. Lungo un lato perimetrale insistevano due baracche.
Incuriosito e molto interessato, perché era da 36 anni che sognavo di tornare nella mia città di origine, compongo il numero e chiamo l'agenzia che ha l'incarico, preso appuntamento, mi reco a visionarlo. La titolare dell'agenzia mi dice da subito che l'incarico era stato preso per la vendita dell'intero immobile, ma essendo stato difficile si è optato per la vendita divisa.
Per tanto uno dei due immobile è già stato venduto, il secondo si trova in trattativa, le pareti esterne dell'immobile intero sono totalmente finite, compresi anche gli infissi con vetri e persiane. Poi aggiunge il primo è rifinito anche all'interno, ma quello al momento libero è da rifinire all'interno. Quello che manca è solo l'impiantistica di adduzione dei servizi, gas luce e acqua, i muri di divisione delle due unità, frontale posteriore ed ai piani superiori. Più un lungo muro di contenimento di un terrapieno confinante. Ma se sono interessato si può trattare anche su questi lavori.
Per sottolineare l'affare a cui mi trovo mi fronte, mi aggiunge anche che non devo badare se l'immobile venduto ha il giardino pertinente, più spazioso e meglio esposto. Perché allo stesso prezzo di codesto, il secondo ha inclusi tre piccoli ruderi, due dei quali in legno ed uno in muratura.
In effetti l'affare così come descritto era proprio il sogno che volevo realizzare, comprare l'attuale immobile unitamente a mio figlio, renderlo abitabile e poi i due ruderi in legno li avrei demoliti e mi sarei costruito una piccola casetta per me, per renderci liberi uno dall'altro.
Vedendomi interessato, mi fa visitare anche il primo rifinito, per farmi avere l'idea di come diventerebbe il secondo con gli appropriati lavori, ed è anche immaginabile che mi sono innamorato da subito.
Quindi chiedo qualche giorno di tempo, per contattare mio figlio, il quale si trovava all'estero, e mi viene risposto che se nel contempo qualcuno si facesse avanti, io rischio di perdere l’affare. Primo errore ed azione scorretta da parte dell’agenzia, perché questo mi è sembrato subito palese che voleva essere un invogliare a concludere subito.
Accetto il rischio e mi faccio dare il permesso di scattare alcune foto esterne ed interne di tutti e due gli immobili, per inviarli a mio figlio, così da accelerare i tempi di decisione, visto che l’affare bisognava farlo in due.
Ricevuto l’assenso da mio figlio, mi reco in agenzia, per stipulare la promessa di acquisto, ma a questo punto apprendo la prima bugia dell’agente, perché mi fa conoscere un altro suo collega, il quale mi dice che lui ha preso l’incarico a vendere, ed il collega si è assunto l’incarico di fare visionare l’immobile e mediare con l’acquirente. In quanto alla parcella il venditore pagherà il 3% a chi ha assunto l’incarico ed il compratore pagherà il mediatore. Ma la bugia non è questa, è stata perché il collega in oggetto, ha trovato il modo per introdurre l’argomento sui ruderi, dicendomi, che solo uno si poteva considerare rudere, quello in muratura, ma gli altri due in legno non si potevano demolire e ricostruire, ma solo recuperare. E poiché si trattava di baracche sul vero senso della parola, quindi erano solo da demolire. Motivo per cui mi licenzio rinunciando all’affare, ma lasciando uno spiraglio aperto, nel caso in cui poteva interessare solo a mio figlio, quindi al suo ritorno dall’estero dopo qualche settimana ci saremmo sentiti, e così è stato fatto.
Purtroppo, per un caso fortuito, in agenzia questa volta si è dovuto recare mio figlio da solo, perché li ha trovato nuovamente i due colleghi in collaborazione, che dopo una breve trattativa, hanno concluso che mio figlio si assumeva l’onere dell’acquisto e procura del materiale occorrente per rifinire l’interno, ma il venditore le spese di manodopera all’impresa che avrebbe dovuto completare l’immobile, del resto mediante la stessa impresa che ha costruito. In oltre sul contratto di promessa di acquisto si annotava e “vi assicuro con scrittura assolutamente scarsamente leggibile”, alcune condizioni su gli altri lavori all’esterno, come i muri divisori, il muro di contenimento del terrazzamento confinante ed il completamento degli impianti, praticamente chiavi in mano, pronto ad abitare. Però gli fanno firmare la proposta a mio figlio ma loro non applicano nemmeno il timbro, ma viene stipulato solo su di una fotocopia di modulo che riporta nel frontespizio l’icona dell’agenzia di chi ha assunto l’incarico, “ attenzione a questo punto perché dopo servirà a capire meglio”.
Quindi dopo qualche giorno arriva la telefonata dell’agente che comunica che l’offerta è stata accettata, per cui siamo invitati a tornare per ultimare l’accordo. All’appuntamento si trova questa volta il titolare dell’impresa che ha costruito e che dovrebbe rifinire l’immobile, quest’ultimo mi assicura che sarà fatto in breve tempo, però ci sarebbe un piccolo inconveniente, il venditore deve a lui ancora 50.000 euro e se vende è perché non ha liquidità, per cui per completare questi lavori, dovrebbe anticiparli mio figlio. Al ché si dichiara che vista la nostra urgenza nel lasciare una casa in affitto entro dicembre, che si è disposti, ma non essendoci ancora compromesso e tanto meno rogito, mi verrà rilasciata garanzia di quanto di anticipa. Anche perché per il compromesso passava qualche tempo, perché essendo la casa da dividere e chiudere il cantiere, visto che l’immobile andava venduto diviso e non più in unica soluzione, adesso era necessario procedere in questi termini.
A questo punto però l’agenzia commette il secondo errore di valutazione, perché mi si dice che non si può dare nessuna garanzia per quanto si spende, allora io decido di aspettare almeno il compromesso e poi si versa il dovuto d’innanzi al notaio.
A proposito di quest’ultimo, mi viene chiesto se per mia convenienza, voglio affidare l’incarico allo stesso notaio a cui si è rivolto il futuro mio vicino di casa confinante, io prendo qualche giorno di tempo, per conoscere personalmente il vicino e sapere se risponde a verità che il notaio è stato di sua scelta, ricevuta risposta affermativa, accetto con l’agenzia di portare la documentazione allo stesso notaio.
Da questo momento hanno dato corso ad una tele novella vi assicuro, perché dopo avermi assicurato che in meno di 48 ore si poteva fare il compromesso, perché tutto era stato fatto in assoluta regola, ed infatti dopo due giorni si fissa l’appuntamento dal notaio, soltanto che l’agente intendeva non registrarlo, perché a suo dire erano spese inutili per me, tanto era tutto regolare, mancava solo qualche piccolo documento. Ed invece decido di non procedere ed aspettare tutti i documenti per registrare il compromesso. Non vi dico le telefonate e gli appuntamenti a vuoto per visionare carte che arrivavano, ma queste erano solo perché ogni volta mi si chiedeva il saldo della mediazione, ed al mio rifiuto, perché volevo pagare solo al rogito, mi veniva richiesta almeno un acconto. Ma invano perché, la puzza di bruciato era talmente evidente che ormai mi ero fatto diffidente, ma spinto dall’amore per quella casa sognata per lungo tempo, avevo deciso di andare fino in fondo.
In attesa di codesti documenti, quasi tutte mattine, venendomi di passaggio, si prendeva il caffè insieme al futuro vicino di casa, grazie a questo ci siamo scambiati parecchie confidenze in merito all’affare in corso.
Tra le tante ad esempio, mi è stato riferito, che lui era il cugino dell’agente che aveva avuto l’incarico, e che per la casa da acquistare all’inizio per lui rappresentava un problema per reperire il finanziamento, perché non avendo un reddito sufficiente dimostrabile, nessuna banca lo avrebbe finanziato. Tuttavia però il cugino lo aveva rassicurato, che avrebbe risolto lui, assumendo l’incarico di vendere anche la sua casa di proprietà e con un modesto integro di cifra, si sarebbe arrivati al saldo.
Soltanto che che la casa in oggetto, non è stata nemmeno pubblicizzata nel mentre si attendeva di comprare l’altra e nessun compratore si era fatto avanti, mi aveva fatto notare egli stesso.
Una di quelle mattine, succede un fatto comico, ma solo perché in verità questo aspetto non mi ha nemmeno sfiorato, ci raggiunge sua figlia al bar, dicendo a suo padre con agitazione che gli avevano riferito che alcuni commercianti, vicini dell’agenzia ed amici loro, che sulla vetrina vi era applicato due e cartelli indicanti, vendesi o affittasi ed Il vicino si è subito preoccupato di avere perso l’acconto della parcella di mediazione.
Quindi nel mentre spazientito per il tempo che passava ad aspettare invano, perché dalla promessa che è stata a luglio 2011 si era giunti ad ottobre e dicembre, termine ultimo per lasciare la casa in affitto era sempre più vicino.
Ho chiesto un incontro dal notaio, cosa che è avvenuta, presenti, i due acquirenti, il venditore, l’ing. Progettista e l’impresa che doveva ultimare i lavori. Da notaio si viene a conoscenza finalmente che le carte mancante erano in realtà sette, quindi si esce dallo studio con il rinnovato impegno che in breve si avrà quanto mancava.
Ma aimè invano perché, nel mentre si è fatto avanti dicembre ed ancora il solito agente, quello che ha acquisito l’incarico e non il mediatore, il quale, mi sfugge ancora il motivo, non ha nemmeno compilato la promessa di pugno suo, ma il collega.
A questo punto ormai fuori di me, perché nel contempo avevo anche smantellato un intero appartamento da solo, inscatolando tutto pronto a chiamare la ditta per il trasloco, per tanto ormai era chiaro che non sarebbe bastato il tempo per ultimare i lavori, ammesso che si fosse iniziato da subito, si era giunti a metà dicembre, ed il mio termine era il 31.
Ho deciso di fare irruzione dal venditore, mediante il numero appreso da una delle tante fotocopie che mi sono state date e preso appuntamento, conosco la famiglia di persona.
Allo stesso rendo noto la mia situazione, casa smontata, prossimo allo sfratto, promessa di acquisto quasi scaduta, con nulla di fatto riguardo ai lavori di finitura. In oltre come se non bastasse, vengo a sapere che chi ha comprato la casa a canto finita, non ha i requisiti economici e che lo stesso per poterla comprare, aspetta che si venda la sua di proprietà, ma visto il disinteresse dell’agenzia l’accordo con questa è quello di dare in permuta la sua casa. Appreso questo il venditore, interpella l’agenzia, per avere conferma se quanto io sostengo risulta al vero, e questa conferma ma soltanto perché non ha avuto scelta. Quindi il venditore decide di propormi, di comprare l’altra unità finita allo stesso prezzo di quell’altra se fosse stata finita. Perché tanto mai avrebbe ceduto a cedere una casa nuova in permuta con una vecchia.
Qui si apprendiamo entrambi di altre clamorose mascalzonate da parte dell’agenzia, perché ormai ognuno dice all’altro di cosa si è conoscenza.
In pratica, la mia promessa e nemmeno quella di suo cugino il venditore, non solo non la vista, ma ha solo saputo il totale che si era raggiunto come da assunzione incarico. Ma persino non è stata controfirmata per accettazione, ne una e ne l’altra.
Poi come se non bastasse, i lavori da eseguire per completare gli esterni, per dare gli immobili chiavi in mano, sono stati concordati fra acquirenti ed agenzia, in tacito accordo con alcuni scarabocchi illeggibili fra l’altro. Ma senza che nel modo assoluto il venditore ne abbia avuto notizia e tanto meno ha autorizzato l’accordo scritto sulla promessa.
Tanto è vero che lo hanno confermato sia il cugino, che adesso era disposto a dichiararlo, visti i fatti anche a suo danno, come anche l’agenzia, che non ha potuto fare altro che confermare, d’avanti al venditore.
Fatto sta che il venditore per non venire meno, tiene fede agli impegni e si fa carico a sue spese si ultimare i lavori in oggetto esterni.
Ma questo vi assicuro, che solo perché ha compreso la mia assoluta buona fede credetemi se potete, perché il mio intuito non mi ha tradito, da subito ho capito che si trattava di una intera famiglia per bene, e non hanno pensato invece per nulla a cercare il pretesto per non pagare l’agenzia. Tanto risulta al vero che più in avanti capirete.
Infatti a questo punto io stesso pur interessato a comprare entrambi le unità, gli consiglio di tenersi l’altra casa, perché sarebbe stato molto gradito come vicino di casa.
E così si è proceduto, ha inviato disdetta d’incarico alla scadenza, per la casa che avrei dovuto prendere io e se le tenuta lui, io nel mentre ho ritirato la cartella dal notaio che mi aveva suggerito l’agenzia, perché ormai a quel punto anche nei confronti della segretaria del notaio mi ero fatto diffidente ed ho affidato l’incarico a quello di mia fiducia, il quale viste le festività prossime e la grande generosità del venditore, che con il solo contratto di promessa, mi ha offerto le chiavi per poterla abitare da subito.
Appena dopo le feste il 7 di gennaio 2012 porto le carte da notaio e nella settimana a venire si fissa l’appuntamento per il compromesso, pur essendoci molti documenti mancanti, il venditore, dimostra ancora una volta grande onestà e correttezza, ed invita l’agenzia dal notaio. E dal quale si presentano entrambi le agenzie, dopo le normali procedure il notaio chiede alle agenzie di dare i loro estremi per citarli nella registrazione, e loro due all’unisono, dichiarano che non ce ne bisogno.
Si esce dal notaio che io ho già pagato oltre la metà con il solo compromesso, ma solo per onorare la grande umanità ed onestà d’animo, che mi ha dimostrato il venditore.
Ma con mia grande sorpresa, uno dei soci dell’agenzia che aveva assunto l’incarico, pur non essendo interessato direttamente alla proposta oscena che mi stava sottoponendo, perché lui avrebbe percepito la parcella dal venditore e non da me. Mi dice che sarebbe stato possibile farmi risparmiare la metà dell’IVA, solo fatturando una parte di parcella. Al mio rifiuto, non si contano le telefonate e gli appuntamenti, per cercare di convincermi, anche con il ricatto, che mi sarebbe costato di più se si fosse proceduto a causa. Perché io adesso avevo fatto una contro proposta, visto il pessimo lavoro, che hanno e solo perché non amo avere grane con nessuno e tantomeno frequentare aule di tribunale, gli offerto il 2% e non il 3% come da proposta, perché a mio avviso in quelle condizioni è inutile trattare, perché si tratta di prendere o lasciare, ma visti i risultati mi era sembrata una rapina a mano disarmata e viso scoperto.
Adesso dopo 21 mesi, ricevo una diffida da un avvocato, il quale mi intima entro 15 gg. Di pagare la parcella, perché a suo dire hanno prova che il venditore ha pagato la sua parte e questo dimostra che la mediazione ce stata di fatto, quindi devo anche la mia parte.
Io rispondo a mezzo del mio avvocato, il quale scrive che:
  1. Il mediatore che mi chiede conto della parcella, non solo non ha compilato di suo pugno la promessa, la stessa non è stata firmata da nessuno di loro e nemmeno il timbro esiste, ma è solo una fotocopia di modulo, sul quale ci sono forti dubbi se si trova depositato. E fatto ancora più grave che non è stato sottoposto a visione e fatto firmare per accettazione dal venditore. In oltre il modulo in oggetto, nel frontespizio riporta le indicazioni dell’agenzia da cui fa parte l’agente che ha assunto l’incarico. Mentre l’agente che pretende la parcella, risulta essere con altra intestazione.
  2. L’immobile che si era venuto a conoscenza era quello da rifinire, il quale solo per colpa di agenzia è arrivato a scadenza e non per rinuncia del promittente e solo quello era di suo interesse, perché da rifinire e quindi realizzarlo a proprio gusto e piacere. Sull’altro si è dovuto ripiegare per estrema ed improrogabile necessità e sempre a causa del pessimo lavoro dell’agenzia.
  3. Nel corso della prima visita, sono stati omessi parecchi particolari importantissimi, il primo dei quali, i ruderi erano baracche, i lavori esterni non erano stati accettati, neanche questi oltre alla promessa, dal venditore, per cui solo per sua grande onestà sono stati accordati.
  4. Durante il primo incontro, è stato persino omesso che l’immobile si poteva considerare libero, visto che il presunto compratore, si poteva solo definire tale o aspirante. Visto che non solo ben sapevate che non aveva i requisiti, ma lo avevate anche istruito su come agire per avere una casa nuova in cambio di una usata.
    Quindi in conclusione da questa storia credo sia chiaro, anche a chi come me, non è un avvocato e nemmeno mastico legge, ma sono curioso di sapere dopo avere conosciuto codesto forum, di sapere su quali specchi ci si deve arrampicare per trovare la più minima difesa per chi credo sia assolutamente indifendibile.
    Ma certo mi si può dire che questa è la mia versione, chissà poi se è vero, ma vi assicuro che non solo ho dalla mia parte come testimone il venditore, il quale si poteva pensare che fosse di parte, ma qual ora anche lui non avesse dato la parcella, ed invece lui ha pagato, ,facendo male a mio avviso lo ha fatto. Ma persino lo stesso aspirante compratore ho dalla mia parte e sapete perché?. Perché lui ha pagato un acconto della parcella, e dopo 23 mesi per lui non li ha ancora avuti indietro, pur avendo perso la casa.
Cmq vada, sono disposto di andare fino in fondo ed aggiungo che se ci sono gli estremi penali, adesso a questo che sono stato minacciato legalmente, se ne avrò la possibilità gli faccio anche male, sempre legalmente parlando.
Ringrazio in anticipo, quanti interverranno con la speranza, che codesta agenzia sia l’unica sul territorio nazionale, ma sinceramente ci credo poco, almeno dalle mie parti, credo che non sia la sola. E che questa lunga e noiosa storia, possa servire a quanti amano la trasparenza e la lealtà…..Altrimenti questo mondo non ha speranza.
 
M

marcellogall

Ospite
Ho letto tutto e ti dico, con assoluta convinzione, che sei finito in mano a sprovveduti e.................... non dico altro.
Cerca di uscirne con il minor danno possibile.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Non ho capito se poi il 2% l'hai versato oppure no?

gli offerto il 2% e non il 3% come da proposta, perché a mio avviso in quelle condizioni è inutile trattare

Fiuuuuu ho letto tutto e sto facendo pure tardi al lavoro
Ti consiglio di agire anche con denuncie presso la camera di Commercio etc etc
determinati comportamenti vanno combattuti in tutti i modi .......
una cosa pongo alla tua attenzione.

Adesso dopo 21 mesi, ricevo una diffida da un avvocato, il quale mi intima entro 15 gg. Di pagare la parcella, perché a suo dire hanno prova che il venditore ha pagato la sua parte e questo dimostra che la mediazione ce stata di fatto, quindi devo anche la mia parte.

Il tuo avvocato ha valutato se ci sono i termini per definire prescritto il diritto alla provvigione?

ti posto una sentenza

http://www.altalex.com/index.php?idnot=60054
 

cicciocolosso

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non ho capito se poi il 2% l'hai versato oppure no?



Fiuuuuu ho letto tutto e sto facendo pure tardi al lavoro
Ti consiglio di agire anche con denuncie presso la camera di Commercio etc etc
determinati comportamenti vanno combattuti in tutti i modi .......
una cosa pongo alla tua attenzione.



Il tuo avvocato ha valutato se ci sono i termini per definire prescritto il diritto alla provvigione?

ti posto una sentenza

http://www.altalex.com/index.php?idnot=60054
Ti voglio ringraziare per il post intanto che visitero appena possibile. No a quel punto nemmeno il 2% non penso che i termini siano scaduti perché ancora non siamo al rogito.
 

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