ludovica83

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Privato Cittadino
Non comprendo il tuo sconcerto (condito da una punta di sufficienza) rispetto alla mia ipotesi di soluzione.
A me non sembra, anzi mi pare di aver ben scritto altro proprio all'inizio del mio post.
Io non giudico la tua soluzione dell'usufrutto che non sia valida. Perché la conosco molto bene ma anche le sue implicazioni e malumori annessi.
Ma alla fine pongo sempre la domanda sul "sarebbero d'accordo". E dopo 5 anni di causa a cui hanno partecipato e supportato anche alcuni tecnici e AI conosciuti qui dentro ho qualche difficoltà a dover continuare a credere che le persone sono d'accordo Prima e Dopo.

E dal mio punto di vista avere un immobile in cui ci sono "+ teste"... meglio vendere e andare da tutt'altra parte.
Cmq ripeto, se ti sei sentita offesa, ti chiedo scusa.
 

francesca63

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Privato Cittadino
E dal mio punto di vista avere un immobile in cui ci sono "+ teste"... meglio vendere e andare da tutt'altra parte.
Su questo concordo, ma dobbiamo stare a quanto scritto, anche se le esperienze personali suggeriscono altro (anche io ne avrei da raccontare, a proposito di parenti/serpenti).
@Verpry e i genitori hanno un’esigenza: che lei abbia un tetto sulla testa quando non ci saranno più i genitori.Un tetto sulla testa non vuol dire per forza la piena proprietà di un immobile, ma la disponibilità.
Per ora, stando a quanto scritto, i fratelli sono d’accordo.

Ma in ogni caso c'è solo un immobile di proprietà, e quattro fratelli.
Ammetterai che o la vendono, o comunque ci saranno tante teste proprietarie.
E perché resti a @Verpry è necessario che i fratelli rinuncino ad averne quote.
La soluzione usufrutto non mi pare la peggiore, anzi, mi pare quella più semplice da un punto di vista burocratico/fiscale, e più equa .

Non mi sono offesa, mi è solo sembrata un po’ fuori luogo la “ verve” con cui hai cassato l’usufrutto : ma capisco perfettamente che le brutte esperienze vissute possano influenzare parecchio.
 

Verpry

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Privato Cittadino
Ragazze prima di tutto grazie per il contributo, i vostri dubbi in parte sono anche i nostri, sono consapevole che la famiglia perfetta non esiste e proprio perchè non siamo perfetti, i miei vorrebbero stare tranquilli che oggi o domani i miei fratelli non agiscano tipo da parenti serpenti, perchè è vero che oggi che siamo tutti d'accordo, ma cosa ne so se tra 10 anni mi fratello x dovesse rivendicare qualcosa? Magari tra 10 anni io stessa potrei stare da tutt'altra parte ma...insomma qui a me da ignorante in materia che il problema è pensare anche ai se e i ma, cercando di ipotizzare la soluzione migliore per il caso.
Sul vendere tre anni fa ci abbiamo provato anzi avevamo quasi concluso ma poi a mamma è venuto un'esaurimento perchè non avevamo trovato la soluzione adatta a noi e abbiamo lasciato perdere, con tutta la perdita economica del caso. Ma ora con papà disabile, di vendere non se ne parla.
 

Tobia

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Essendo l'ultima rimasta in casa sono comunque io si ad occuparmi di loro ad assisterli.

ecco appunto allora quoto @ludovica83

d) un contratto in cui si dica che tu hai provveduto al benessere dei tuoi genitori (che non deve essere per forza economico)

compravendita in cambio di prestazione:
È un normalissimo rogito in cui domani i tuoi genitori ti possono vendere l'immobile non in cambio di denaro ma in cambio di un tuo obbligo "dettagliato e concordato sul rogito" ad accudirli sino alla morte.

Non è una donazione con i suoi problemi,
Non serve il passaggio di soldi da te a loro,
Potresti anche rivendere l'immobile mantenendo tuttavia l'obbligo contratto.
A tal proposito se fossi un genitore ti venderei con questo sistema solo la nuda proprietà per poi lasciarti l'usufrutto alla mia morte.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
sto ovviamente esagerando, tuttavia
se stasera i tuoi ti vendessero la casa in cambio di un tuo obbligo ad accudirli fino alla fine dei loro giorni, loro non avrebbero la certezza di poter passare questo tempo nella loro casa poiché questo tipo di rogito è un contratto normalissimo dove tu, una volta acquistato l'immobile, potresti rivenderlo anche dopodomani in cambio di soldi.

in questo scenario i genitori non potrebbero più occupare l'immobile venduto, tu incasseresti i soldi della vendita e saresti comunque obbligata (per il primo rogito) a mantenere a tue spese i tuoi genitori in altro luogo (casa di riposo? casa in affitto?).

Se fossi il tuo papà ti venderei con questo sistema solo la nuda proprietà, perché mantenendo l'usufrutto manterrei anche il diritto (fino alla mia morte) di abitare od affittare a terzi la "mia" casa. Una volta morto tali diritti andrebbero in automatico a te.
 

Verpry

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
sto ovviamente esagerando, tuttavia
se stasera i tuoi ti vendessero la casa in cambio di un tuo obbligo ad accudirli fino alla fine dei loro giorni, loro non avrebbero la certezza di poter passare questo tempo nella loro casa poiché questo tipo di rogito è un contratto normalissimo dove tu, una volta acquistato l'immobile, potresti rivenderlo anche dopodomani in cambio di soldi.

in questo scenario i genitori non potrebbero più occupare l'immobile venduto, tu incasseresti i soldi della vendita e saresti comunque obbligata (per il primo rogito) a mantenere a tue spese i tuoi genitori in altro luogo (casa di riposo? casa in affitto?).

Se fossi il tuo papà ti venderei con questo sistema solo la nuda proprietà, perché mantenendo l'usufrutto manterrei anche il diritto (fino alla mia morte) di abitare od affittare a terzi la "mia" casa. Una volta morto tali diritti andrebbero in automatico a te.

Sto cercando in rete, si tratterebbe del cosiddetto contratto di mantenimento?
Perchè leggevo che l'aspettativa di vita non deve essere risicata, per carità io voglio che i miei stiano ancora bene a lungo, ma se a causa delle patologie di papà il contratto fosse nullo?
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
meglio dire che l'aspettativa di vita dev'essere congrua al valore dell'immobile (alto? medio? basso? dimmi tu) altrimenti il contratto non sarebbe nullo ma potrebbe essere impugnato dai tuoi fratelli.
 

Verpry

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
meglio dire che l'aspettativa di vita dev'essere congrua al valore dell'immobile (alto? medio? basso? dimmi tu) altrimenti il contratto non sarebbe nullo ma potrebbe essere impugnato dai tuoi fratelli.

Eh boh, tre anni fà quando avevamo provato a vendere il prezzo suggerito dall'agenzia era 290.000 per un appartamento di 90 mq + giardino e box. Siamo in zona rossissima eppure questa è ancora considerata una zona signorile e nel mio parco i prezzi sono medio alti. L'incognita poi restano sempre i fratelli perchè che ne posso mai sapere se un domani qualcuno magari spinto dal coniuge decide di rivalersi?
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Eh boh, tre anni fà quando avevamo provato a vendere il prezzo suggerito dall'agenzia era 290.000 per un appartamento di 90 mq + giardino e box. Siamo in zona rossissima eppure questa è ancora considerata una zona signorile e nel mio parco i prezzi sono medio alti.
Se il tuo terrore è questo:
a) procedi con una perizia dell'immobile asseverata e giurata... perché il valor attribuito all'immobile può essere un punto su cui far leva.
b) a quel punto devi stabilire il valore della nuda proprietà rispetto all'età dei genitori e ai problemi che hanno. Qui scrivi dei problemi di tuo padre ma... tua madre? Tu cmq andresti ad acquistare solo la nuda proprietà (@Tobia, si se vedi nei post di @antonnello e nei miei precedenti, si tratta sempre di acquisto della nuda proprietà). Alla morte di tuo padre (che gli auguro tra 100 anni) cmq il coniuge, continuerebbe a vivere sempre in quella casa come usufruttuario, sempre tutto come prima... e tu ad occuparti di lei fino alla sua morte.
Tieni inoltre presente che nel momento in cui è possibile stipulare su una persona una polizza vita... per fare questo hanno calcolato la sua aspettativa di vita.
c) alla fine ti serve ottenere solo dei valori su cui effettuare l'atto. Per il resto... come è possibile dare un valore all'affetto, all'assistenza, alla compagnia? Quale giudice potrebbe stabilire che l'affetto che hai dato ai tuoi nell'accudirli vale X invece di Y.

L'incognita poi restano sempre i fratelli perchè che ne posso mai sapere se un domani qualcuno magari spinto dal coniuge decide di rivalersi?
Nessuno può darti alcuna certezza a riguardo. Solitamente quando una persona si rivolge ad un avvocato onesto e carte sul tavolo sono chiare, si evitano scontri di qualsiasi natura soprattutto considerando gli anni e i tempi.
Ma posso darti l'assoluta certezza che se anche tu non hai fatto alcun atto come quello sopra, non hai mai preso nulla, non hai ricevuto nulla (anzi ti sei ritrovata con soldi mancanti) se qualcuno vuole tentare di farti causa lo fa.
Sta al buonsenso delle persone...
 

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