Edmondo Dantes

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Ho affittato cinque anni fa un locale ad una attività di toilettatura per cani. La carenza di acqua in questo periodo crea problemi al mio inquilino che ne ha bisogno primario. Ora succede che l'inquilino chiede a me i danni che la carenza di acqua comporta alla sua attività adducendomene la responsabilità in quanto avendo affittato il locale a quella specifica attività avrei dovuto garantire l'approvvigionamento con serbatoio adeguato. Mi chiedo e vi chiedo se effettivamente ho questa responsabilità. Grazie
 

Architetto

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La situazione si riconduce all'art. 1575 del codice civile (Obbligazioni principali del locatore) che indica che l'immobile deve:
Il locatore deve:
1) consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione;
2) mantenerla in stato da servire all'uso convenuto;
3) garantirne il pacifico godimento durante la locazione.
Nel contempo bisogna capire dove insiste l'immobile, perchè se il luogo ha una (periodica) carenza di acqua potabile allora il problema potrebbe addursi alla proprietà, perchè lo stesso articolo indica che il locatore è tenuto a far godere la cosa locata in condizioni di vivibilità.
Nella fattispecie si evince che l'immobile è stato locato da ben 5 anni e pertanto sino ad ora sembrerebbe non esserci stati problemi di riserva idrica.
Pertanto si può definire che alla luce della carenza occasionale (se mai verificato problemi prima) il disagio non è qualificabile al locatore, perchè dopo lungo periodo il problema non è stato reclamato.
Infine è da chiarire se la locazione è stata ceduta in condizioni di buon uso e se l'attività richiedeva una riserva idrica maggiore, rispetto a quella presente era da far presente all'atto della sottoscrizione del contratto e comunque, visto che l'adeguamento alla tipologia di attività è a carico del conduttore, qualora avesse ritenuto che la riserva era insufficiente era da mettere in accordo nel contratto di locazione, oppure effettuare l'ampliamento a carico suo (previo autorizzazione della proprietà).
Pertanto, non ravvisando la problematica a carico del locatore, sarebbe opportuno consultare un legale di fiducia a conferma di quanto sopra e per una risposta corretta al conduttore. Spero esserle stato d'aiuto.
 

specialist

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Privato Cittadino
Ho affittato cinque anni fa un locale ad una attività di toilettatura per cani. La carenza di acqua in questo periodo crea problemi al mio inquilino che ne ha bisogno primario. Ora succede che l'inquilino chiede a me i danni che la carenza di acqua comporta alla sua attività adducendomene la responsabilità in quanto avendo affittato il locale a quella specifica attività avrei dovuto garantire l'approvvigionamento con serbatoio adeguato. Mi chiedo e vi chiedo se effettivamente ho questa responsabilità. Grazie
Perché all'inizio lui dov'era? Io lo manderei a quel paese, se non gli sta bene può anche andarsene.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ho affittato cinque anni fa un locale ad una attività di toilettatura per cani. La carenza di acqua in questo periodo crea problemi al mio inquilino che ne ha bisogno primario. Ora succede che l'inquilino chiede a me i danni che la carenza di acqua comporta alla sua attività adducendomene la responsabilità in quanto avendo affittato il locale a quella specifica attività avrei dovuto garantire l'approvvigionamento con serbatoio adeguato. Mi chiedo e vi chiedo se effettivamente ho questa responsabilità. Grazie
Normalmente esiste una specifica clausola del contratto (se lo fa un'agenzia, almeno decente) in cui si precisa che l'interruzione dei servizi e delle utenze non si potranno addebitare al proprietario, comunque anche senza clausola lo prevede la legge. Direi che è lui, che avendo un'attività per la quale l'acqua è essenziale, deve preoccuparsi di locare un immobile in un'area dove non c'è pericolo di carenza, il rischio d'impresa non è del proprietario dell'immobile.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
se hai fornito un locale con idonee tubazioni, starà al conduttore aderire ad un contratto di fornitura (adeguato alle proprie necessità) presso una delle aziende di gestione idrica presenti in zona.
 

Edmondo Dantes

Membro Junior
Privato Cittadino
La situazione si riconduce all'art. 1575 del codice civile (Obbligazioni principali del locatore) che indica che l'immobile deve:
Il locatore deve:
1) consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione;
2) mantenerla in stato da servire all'uso convenuto;
3) garantirne il pacifico godimento durante la locazione.
Nel contempo bisogna capire dove insiste l'immobile, perchè se il luogo ha una (periodica) carenza di acqua potabile allora il problema potrebbe addursi alla proprietà, perchè lo stesso articolo indica che il locatore è tenuto a far godere la cosa locata in condizioni di vivibilità.
Nella fattispecie si evince che l'immobile è stato locato da ben 5 anni e pertanto sino ad ora sembrerebbe non esserci stati problemi di riserva idrica.
Pertanto si può definire che alla luce della carenza occasionale (se mai verificato problemi prima) il disagio non è qualificabile al locatore, perchè dopo lungo periodo il problema non è stato reclamato.
Infine è da chiarire se la locazione è stata ceduta in condizioni di buon uso e se l'attività richiedeva una riserva idrica maggiore, rispetto a quella presente era da far presente all'atto della sottoscrizione del contratto e comunque, visto che l'adeguamento alla tipologia di attività è a carico del conduttore, qualora avesse ritenuto che la riserva era insufficiente era da mettere in accordo nel contratto di locazione, oppure effettuare l'ampliamento a carico suo (previo autorizzazione della proprietà).
Pertanto, non ravvisando la problematica a carico del locatore, sarebbe opportuno consultare un legale di fiducia a conferma di quanto sopra e per una risposta corretta al conduttore. Spero esserle stato d'aiuto.
Grazie per la esauriente risposta. Per correttezza devo dire che il conduttore da diversi anni, verbalmente, mi ha segnalato la problematica ed a sue spese ha anche installato un serbatoio che però, avendo spazio limitato, non ha sufficiente riserva per la necessità dell'attività. Saluti cordiali
 

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