Graf

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Un post, di oggi, della dottoressa Bagudi mi ha generato una curiosità che vorrei soddisfare:
quali sono, oggi, i costi medi di costruzione dell’edilizia residenziale privata?
Tutti i vari oneri ( spese per l’acquisizione dell’area, progettazione, manodopera, materiale, i costi della messa in sicurezza del cantiere, tributi, interessi per mutui fondiari, onori di urbanizzazione, spese di commercializzazione, ecc ecc…) determinano, poi, il costo totale che può essere diviso per mq.

Allora facciamo l’ipotesi di un costruttore ( “palazzinaro” a Roma) che in una città media ( Bologna, Firenze, Bari…) abbia realizzato una palazzina di sette piani con 4 appartamenti su piano: totale 32 appartamenti, compresi quelli del piano terra; e che ogni appartamento sia di 100 mq calpestabili diviso in quattro camere più cucina, servizio e ripostiglio e che ognuno di loro abbia la cantina ( oppure il box auto).
Considerando che la palazzina ha un adeguato spazio destinato a giardino e che tutti i materiali usati, nella costruzione, sono di ottima qualità e che gli appartamenti sono rifiniti in modo accurato che, infine, sono rispettate le ultime normative sulla eco - compatibilità, qualche esperto potrebbe calcolare quanto verrebbe a costare ogni appartamento al costruttore e a quanto dovrebbe essere rivenduto, per assicurargli un equo margine netto di guadagno?



P.S. Qui a Roma, vicino a casa mia, zona medio signorile e semicentrale, stanno commercializzando degli appartamenti nuovi e ben rifiniti; quelli di taglio di 45 mq hanno un prezzo di vendita 310.000 euro ( !)
A me pare un’ esagerazione….
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
La tua domanda è molto interessante...
Devi tenere conto che i prezzi variano da regione a regione; da città a città, dalla zona di realizzo (centrale, storica, semiperiferia, periferia, ecc.. sino ad allontanarti dal centro...) per poi arrivare al tipo di lotto, se la costruzione viene realizzata direttamente oppure se lo stesso terreno ha subito una qualche bonificia...e così via... come vedi i fattori e le variabili sono tanti...
Inoltre per le costruzioni "normali" ovvero quelle che ancor oggi sono realizzate ai sensi della Legge 10, ovvero che rientrino nei minimi previsti dal D.Lgs. 192 (solitamente il minimo previsto è la Classe Energica è la C) e, nel rispetto delle norme urbanistico-edilizie, hanno una certa quotazione...mentre per le costruzioni eco-sostenibili dove le classi energetiche sono nettamente basse ovvero "Classe A; A+" i costi di costruzione lievitano nettamente...
Purtroppo tutti vedono questo investimento come una spesa eccessiva inutile e non come un investimento nel tempo...:)...perchè il risparmio è notevole... si passa a consumi bssissimi per riscaldare o raffrescare gli ambienti in tempi minori, senza tralasciare che tutto ciò favorisce una sostanziale riduzione delle emissioni in atmosfera degli scarichi delle caldaie, della formazione di ozono degli impianti CDZ, ecc....:)...ovviamente all'interno ognuno dovrebbe favorire con apparecchi idonei, tipo lampadine a basso consumo (oggi sono infase di smaltimento le ultime produzioni delle lampadine ad incandescenza), apparecchi con consumi bassi (frigoriferi, lavatrici, ecc... di classe A, A+, ecc...)...;)
Spero essere stato un po' chiaro, oltre che prolisso, ma il tema è ampio e si potrebbe parlare a lungo...;)
 

Sergio Caruso

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Un post, di oggi, della dottoressa Bagudi mi ha generato una curiosità che vorrei soddisfare:
quali sono, oggi, i costi medi di costruzione dell’edilizia residenziale privata?
Tutti i vari oneri ( spese per l’acquisizione dell’area, progettazione, manodopera, materiale, i costi della messa in sicurezza del cantiere, tributi, interessi per mutui fondiari, onori di urbanizzazione, spese di commercializzazione, ecc ecc…) determinano, poi, il costo totale che può essere diviso per mq.

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P.S. Qui a Roma, vicino a casa mia, zona medio signorile e semicentrale, stanno commercializzando degli appartamenti nuovi e ben rifiniti; quelli di taglio di 45 mq hanno un prezzo di vendita 310.000 euro ( !)
A me pare un’ esagerazione….

Quesito interessante ma ... i costi di costruzione, che come scrive il nostro caro Architetto variano parecchio a seconda di mille fattori, non hanno nulla a che vedere con i valori di vendita che si riferiscono unicamente alle quotazioni di mercato.
Prendiamo ad esempio un prefabbricato in Bioedilizia, posso fornirtelo a 1.500 €/mq chiavi in mano, ipotizziamo un bel terreno pianeggiante, ipotizziamo una metratura di 100 mq per comodità di calcolo. Eccoci, a questo punto creiamone un clone e posizioniamoli in 2 siti nettamente differenti, ad esempio ne potremmo costruire uno ad Alassio (prezzo medio di vendita sul nuovo = 18.000 €/mq) e l'altro lo costruiamo a Sanremo (prezzo medio di vendita sul nuovo 6.000 €/mq), a questo punto, puoi notare da solo la netta differenza dei valori immobiliari nonostante i due immobili abbiano gli stessi costi di costruzione.
*Ovviamente, bisognerà tenere conto degli oneri di urbanizzazione che variano in maniera considerevole da comune a comune ed incidono sui costi nonché sul prezzo finale.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Quesito interessante ma ... i costi di costruzione, che come scrive il nostro caro Architetto variano parecchio a seconda di mille fattori,
Grazie per la tua cortesia...:D:D..sei molto gentile...:stretta_di_mano:

Ovviamente, bisognerà tenere conto degli oneri di urbanizzazione che variano in maniera considerevole da comune a comune ed incidono sui costi nonché sul prezzo finale.
Appoggio il tuo intervento importante precisazione che avevo tralasciato...molto importante ritengo...:ok::ok:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quello che incide molto - e proprio in base alla localizzazione in cui è situato l'immobile - è il costo dell'area.

Altro costo che ho notato essere molto diverso anche tra province confinanti è quello puramente di costruzione: ogni Camera di Commercio pubblica i costi vigenti e vedrai grandi differenze...

Silvana
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Ad avere la risposta esatta si ridurrebbe molto il rischio imprenditoriale dell'operatore immobiliare, i contratti con le imprese costruttrici sarebbero delle mere formalità e anche gli architetti avrebbero meno cose da controllare.

Le variabili sono tantissime e anche le differenze regionali, di termini, di caratteristiche non fanno altro che complicare la vicenda.

Per esempio è sicuramente vero che costa meno costruire nel sud, e in campagna piuttosto che nel nord o in una grande città.
Diciamo che i prezzi possono variare per mc di volume urbanistico da 400 a 800 €. In casi particolari si può arrivare anche oltre ma la richiesta credo fosse generica.
In questa cifra ci metti dentro tutto tranne il valore del suolo e di conseguenza anche il margine dell'operatore immobiliare.
 

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