Situazione Agenzie Immobiliari primo semestre 2011

  • Tutto fermo peggio del 2010

    Voti: 145 41,7%
  • A parte qualche mese positivo, tutto fermo

    Voti: 122 35,1%
  • Benone considerato il periodo

    Voti: 35 10,1%
  • Bene! Meglio del 2010

    Voti: 46 13,2%

  • Votanti
    348

Tommaso Badano

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vista la nuova finanziaria leggo la proposta del PD (che senz'altro andrà tra gli emendamenti dei prossimi 60gg per la conversione in legge della manovra):
"3. Introduzione di una imposta ordinaria sui valori immobiliari di mercato, fortemente progressiva, con larghe esenzioni e che inglobi l’attuale imposta comunale unica sugli immobili, in modo di ricollocare l’Italia nella media e nella tradizione di tutti i maggiori paesi avanzati del mondo."
Nel testo non ci sono i termini per valutarla, ma sinceramente non mi sembra prometta nulla di buono per il mercato immobiliare, troppo spesso considerato un pozzo di San Patrizio. Cosa ne pensate? Avete altri termini di valutazione o qualche utile dettaglio?
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Quando la manovra andrà in Parlamento, i tagli alla politica spariranno -progressivamente- tutti. Non è mai successo dal dopo guerra a oggi che un politico rinunci a un solo euro. Se lo cede da una parte ne prenderà due da un'altra parte. E' non dimunuirannno le poltrone poliche, perché su di esse si regge il sitema di controllo del territorio. Sono le poltrove politiche che gestiscono i flussi del consenso attraverso un millimetrico bilanciamento dei favori. Se aboliranno province e accorperanno comuni la stesse persone entreranno nelle regioni. Ogni politico occupato porta qualche migliaio di voti e quei voti servono ai partiti. Quella di Calderodi è una stupenda teoria. Per accontentare i creduloni aumenteranno il costo del ristorante di Montecitorio ma si aumenteranno una indennità in un piccolissimo paragrafo che nessuno noterà. Così noi italiani saremo becchi e bastonati. Ci sono decine di migliaia di auto blu, ma su ciascuna di esse c'è un lavoratore. Dove li mettiamo quei lavoratori? Li metteremo dove già ce ne sono abbastanza? o li manderemo in prima in mobilità e poi dopo tre anni in pensione?

La mia soluzione sarebbe questa: riduzione del 50% del costo contributi per i nuovi assunti con contratto di almeno tre anni, che dovranno essere in aggiunta all'attuale organico. Detassazione dei capitali investiti in stabilimenti e attività produttive con la formula del credito di imposta (per evitare trucchi). Portare a 250 i deputati per legiferare e a 125 i senatori per le leggi federali. Portare a 5 il numero delle Regioni e completare il federalismo fino in fondo. Ogni regione incasserebbe le proprie tasse con proprie leggi fiscali versando allo Stato il necessario per la Difesa e la polizia statale, le nuove infrastrutture e i costi -finalmente ridotti al lumicino- dei Palazzi. Pareggio di bilancio per l' INPS a cui togliere il costo degli ammortizzatori sociali, che passserebbero regionali. Ferreo controllo dell'immagrazione (sul tipo australiano), ma integrazione piena degli immigrati regolari, con tutti i diritti.
Poi, cambio immediato delle leggi antievasione e antielusione, con l'arresto immediato dell'evasore/elusore trovato in flagranza di reato e confisca dei beni ritenuti frutto dell'evasione (dando tre mesi per la dichiarazione di responsabilità e pagamento rateizzato dei quanto evaso). Abbassamento progressivo della tassazione di impresa e personale -in relazione all' avvenuto recupero dell'evasione- fino al 33% per l'impresa, con esclusione dei capitrali reinvestiti in ricerca e tecnologie nuove. Basterebbe recuperare il 60% dell'evasione e elusioni per diventare un paese moderno e florido.
Per le nuove attività di servizi, come per esempio le Agenti Immobiliari. se attivate con criteri di economicità e in presenza di idoneità professionale, zero spese fiscali di inizio e credito di imposta per due anni. Accorpamento obbligatorio delle strutture distributive dell'energie e carburanti, allargandone le voci di incasso (più distributori potrebbero associarsi).

Infine, dulcis in fundo, una volta messo a regime il tutto e riallineato il costo dello Stato, reso finalmente virtuoso (diciamo dopo tre anni), una patrimoniale equa realmente dedicata all'abbassamento del debito pubblico fino a farlo scendere al massimo al 50% del PIL il primo anno e al 30% il secondo anno.

Tranquilli! sono astemio e non mi drogo. Mi sono solo addormentato al sole e stò dando i numeri. Una volta addormentandomi sognavo le donne. Oggi che sono veccherello, sogno un' Italia giusta senza iniquità e povertà dove i giovani possano crearsi un sereno avvenire.
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Il passato politico -neppure lontano- di Bersani è un passato da iscritto al PCI. Come del PCI, poi rivestito con varie pelli e pellicce da ovino è D'Alema.
Per la sinistra la proprietà è un furto. Questo non va mai diementicato. Un lupo in un cattività non si trasformerà mai in cane da guardia. Bersani, laureato in filosofia, credo che abbia difficoltà a distinguere a prima vista un assegno di cc da uno circolare. Quindi si farà consigliare dalle menti sopraffine dell'economia Visco e Amato, che tante volte hanno dimostrato al Paese come sia possibile pareggiare i bilanci. E naturalemnte con la supevisione del redivivo prof Prodi, che pur di dire questo l'ho fatto io, ha accettanto un cambio lira euro da paese strisciante e servo. Leccapiedi di economie franco-germaniche.

Berlusconi e il suo goveno stanno facendo scempio delle risporse insite nelle capacità italiche, perché non possono colpire il potere finanziario, del quale fanno parte. Berlusconi per assurdo è un imprendotore che invece di creare impresa la falcidia. Si fa impresa in Italia solo e soltanto favorendola seriamente con la detassazione dei capitali reinvestiti (mediante credito d'imposta) e in impresa e ricerca; rendendo profittevole assumere nuovi lavoratori full time e a tempo indeterminato mediante detassazione contributiva e fornedo all'impresa energia conveniente; riducendo al minimo la burocrazia e facendo si che lo Stato diventi socio e non sfruttatore dell' impresa. Se l'impresa assume, crea consumatori e terziario produttivo.

Come sapete tutti, l'attuale crisi mondiale è semplice da capire: la finanza ha sostituito l'economia reale. Le banche e le borse valori hanno sostituito le officile e i laboratori. I potenti industriali hanno preferito investire in obbligazioni e titoli di stato i guadagni, invece di reinvestire in sviluppo e ricerca, perché lo Stato assetato di risorse per alimentare la casta, ha imposto tasse mediovali. Uno Stato molto simile alla nobiltà francese fine '400, tutto sprechi, privilegi da nobili e passività che non ha saputo parlare con l'Impresa e le parti sociali per fare un programma di detassazione dei capitali investimenti in nuova impresa. Bastava rendere profittevole il reinvestimento in impresa e della finaza -di questa finanza- si sarebbe potuto far bene a meno. Le azioni sono nate come richiesta di prestito al risparmio per sostenere e far crescere l'impresa, oggi i titoli sono diventati l'impresa.

Visco, Amato, Prodi, Bersani si sono dimenticati che l'italia produce trasformando. E che hanno fatto questi 'illuminati'? hanno portato la tassazione dell'impresa alla stelle (pensando di mangiare solo la polpa) e vendendo all'impresa energia fuori mercato (a causa di una politica energetica da cavernicoli). Cos'ha fatto invece l'impresa? S'è mangiata lei la polpa delocalizzando in paesi che la favoriscono in ogni modo ma nello stesso tempo producendo titoli di carta e lasciando l'osso (la disoccupazione) allo Stato. Uno stato carrozzone -il nostro- che non è in grado di produrre idee, ma solo di sfruttare il lavoro del privato usando una burocrazia capestro, faraginosa e inefficiente. E quando la crisi incanza mettersi li a fare alchimie cervellotiche per strappare ad uno ad uno i capelli dalla testa dei contrubuenti.

Ora salta fuori la patrimoniale, che naturalmente sarà sulla casa. Dimenticano i nostri cervelloni che la casa è spesso l' investimento della del popolo ma che ancora sua non è, perché coperta da mutuo? Qualche furbo dirà: si ma si rivaluta. NO! Non si rivaluta se la crisi soffoca leconomia. La casa segue la legge domanda offerta e se per caso la crisi permane ci sarà il crollo dei prezzi. Ma non un crollo salutare, perché non ci saranno acquirenti pronti. Andrà bene a investitori avvoltoi e alle banche, che compreranno le case all'asta.

Questo cari miei è il dilemma: buttare fuori Berlusconi che col suo berlusconismo ha tatto il suo tempo e mettere dentro i lupi col vello da pecora, o rassegnarci al nostro destino italiota che dice: a due dita dal mio sedere è fallo... peggio per chi è toccato?

Qualcuno dice che l'arma ce l'abbiamo: il voto. Mi sto contorcendo dalle risate. Il voto... scegliere il colore degli occhi di chi ci mangerà... (ops, da fiorentino stavo per scrivere: di chi ce lo metterà nel c..o).

Buon 16 agosto a tutti, e Buoni affari.
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Io ho solo proposto una lettura della crisi e delle possibili soluzioni ovviamente in forma casereccia e sintetica. Si può essere d'accordo o meno. Se non si condivide, o si passa oltre o si controbatte, ma le battutine indispongono e con me portano sempre ad una reazione. Io rispetto il forum e i foristi e chiedo altrettanto rispetto. Non chiedo condivisione, ma solo ripetto.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Hai perfettamente ragione a richiedere il rispetto che tu, senza ombra di dubbio, porti a tutti i frequentatori del forum! :ok:
Ti invito però a considerare che nel forum si scrive anche "in libertà", spesso senza rileggere nemmeno quello che si scrive, e che comunque il "mezzo informatico", eliminando tutte le sfumature e le espressioni proprie di un contatto personale, induce spesso ad errori di interpretazione ... insomma, fattici una risata! :^^: :stretta_di_mano:

;)
 

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