Situazione Agenzie Immobiliari primo semestre 2011

  • Tutto fermo peggio del 2010

    Voti: 145 41,7%
  • A parte qualche mese positivo, tutto fermo

    Voti: 122 35,1%
  • Benone considerato il periodo

    Voti: 35 10,1%
  • Bene! Meglio del 2010

    Voti: 46 13,2%

  • Votanti
    348

Beniamino

Nuovo Iscritto
Purtroppo l'amico sopra fa una previsione probabilistica. Finché il mondo della carta (azioni, derivati, titoli spazzatura) riempirà le borse valori, le cassaforti degli stati, delle banche, delle regioni e perfino dei comuni ci saranno poche speranze. Chi doveva (nei governi) vigilare non lo ha fatto. Complicità planetarie fra governatori centrali e gruppi finaziari internazionali hanno creato quella montagna di carta dietro la quale i guadagni non erano derivati da investimenti produttivi, ma venivano dalle plusvalenze sulle transazioni. Quando molti hanno iniziato a mettere all'incasso, il tumore economico globale è esploso.
I nostri governanti non potevano non sapere.
 

paolo Accornero

Membro Ordinario
Professionista
[I nostri governanti non potevano non sapere.] il vero problema è che non sanno proprio!!! non sono mica laureati in economia politica e non hanno mica fatto nessun master!!! Loro pensano solo a fare (pardon... dire di fare) quello che gli darà più voti e solo se ci va bene ciò che faranno coinciderà con quello che è bene per il paese.
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
gmp, penso che anche noi dovremmo fare tagli, lavorare più sulla qualità, e tranquillizzare i nostri clienti, soprattutto quelli che ci danno da lavorare. Meglio lavorare a Roma che altrove, qui la crisi si sente meno, si diversifica, si cambia zona, è in questi momenti che si fanno gli investimenti migliori.
penso di dover precisare che non sono AI, ma potenziale compratore che ha visto il botto anni '90 ed è persuaso che oggi i margini per la discesa a roma siano ancora molto ampi :stretta_di_mano:
 

zenoni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
perchè dici che con il voto scegliamo solo da quale clan mafioso farci taglieggiare?
Disgustato dal marciume politico che mi circonda (sia destra che sinistra hanno da sempre dato prova di incapacità facendo ricadere sul cittadino le conseguenze della loro incompetenza) ho adottato un comportamento elettorale del tutto personale.
-Mi presento al seggio
-ritiro la scheda
-chiamo il presidente di seggio e faccio mettere a verbale che il sottoscritto"E' IMPOSSIBILITATO AD ESPRIMERE IL VOTO" in quanto NON SI SENTE RAPPRESENTATO da NESSUNO dei colori o nominativi presenti sulla scheda.
Capisco di essere il solo oggi......... ma se alle prossime fossimo 30.000.000?
Non essendo esperto di politica non ho idea di quale potrebbe essere lo scenario del day after e non so nemmeno che alternativa proporre ...ma qualche cosa di positivo potrebbe accadere; dopo i vari Amato(il prelievo forzoso non l'ho dimenticato..voi si?) , Prodi, Tremonti etc. confido in una generazione nuova di politici che spazzato via il marciume ci possa ricondurre a testa alta in europa.
In caso contrario rimango sempre dell'idea che aprire un chiringuito su una qualsiasi spiaggia delle Baleari sia la soluzione più conveniente. (quello che ho di fronte sta facendo quattrini a palate!)
Buone vacanze a tutti
da Sant Tomas (Menorca)
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
La risposta per l'amico sopra è abbastanza semplice: in Italia non c'è quorum per le lezioni politiche e basterebbe che il 20% degli aventi diritto esprimessere un voto che questo sarebbe preso ed elaborato per creare un Governo. Ora, ogno partito ha uno zoccolo duro che comunque andrebbe a votare, perché ne ha interesse, quindi una protesta come quella descritta dal forista sarebbe abbastanza ininfluente anche se espressa da molti elettori.

Come potete vedere dei tagli alla politica si parla sempre meno e della riduzione dei parlamentari, quasi pi§. Nessuno mai taglierà il ramo su cui siede. M A I !

Alla fine aumenterà l' IVA (e i consumi rallenteranno ancora) e sarà operata una maggiore riduziuone dei trasferimenti a regioni, provincie e comuni, il che porterà queste strutture ad aumentare l' IRPEF locale.

Non una, dico una sola cosa, questa manovra fa per incrementare il lavoro e lo sviluppo. Non una sola.

Uno Stato che ha il doppio dei parlamentari fra le due camere è una miriade di politici inefficienti e non produttivi, strapagati, nelle varie strrutture periferiche e che ha un debito pubblico al 120% del PIL non ha in nessun caso la possibilità di venirne fuori. Non potendo tassare direttamente, questo Stato centrale costringe a farlo la periferia.

Dimezzare le camere a sfoltire regioni, provincie e comuni è solo e soltanto pura demagogia, perché dovrebbe essere fatto con leggi costituzionali che mai nessuno si azzarderà a portare avanti davvero. Certo, tutti lo dicono... Ma negli ultimi 50 anni nessun politico ha davvero fatto quello che prometteva. Mai!

Tra non molto cadrà Berlusconi e questo farà tirare un sospiro di sollievo al Paese. Si faranno grandi feste e solenni dichiarazioni. Poi tutti si rilanceranno alla corsa al voto... e noi, fedeli servitori, correremo come sempre alle urne. Certi che il nostro leader politico sia il migliore e che metterà a posto le cose. Ma state certi che la massa critica della struttura governativa non cambierà e dopo due tre anni dall'istaurazione del nuovo potere saremo da capo nei casini.
 

zenoni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Caro amico,
è dai tempi del "prelievo forzoso " di Amato che in me è nato il desiderio di varcare il confine con biglietto di sola andata; desiderio soffocato da situazioni contingenti che ne impedivano l'attuazione. Ora, dopo questa tua secca e realistica analisi che non fa altro che confermare ciò che da sempre penso, questo desiderio si ripropone con forza......
forse è il momento di pensare al futuro....il mio! La location sembra interessante...ti farò sapere.
Augurami buona fortuna
duilio
 

Tommaso Badano

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In altri paesi la tattica del "non voto" o della "scheda nulla" è già stata ampiamente praticata. Mi ricordo di paesi del nord Europa dove votava il 40% degli aventi diritto: il risultato è sempre stato ZERO perché agli eletti basta avere la maggioranza dei votanti e anche chi avrà un solo voto avrà diritto comunque di governare. E al presidente di seggio (ho lavorato più volte ai seggi) non importa assolutamente nulla di cosa affermino o facciano mettere a verbale gli elettori perché la cosa finisce lì e nessuno leggerà mai i verbali: è solo un fastidio in più. E oltretutto c'è un risvolto pericoloso: chi non esercita il voto di fatto "rinuncia" al proprio diritto e moralmente "delegittima" il suffragio universale. Qualcuno prima o poi potrebbe chiedersi: "se il popolo non vuole votare, perché dargli il diritto di voto"? E' già successo e continua a succedere in più parti del mondo, anche se a volte si cerca di salvare le apparenze.
 

zenoni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
scheda bianca = non so cosa fare
scheda nulla= andate tutti a "bip"
Non andare al seggio= non voglio votare
e fin qui hai perfettamente ragione
30.000.000 di "voglio votare ma non posso" perchè le liste e gli schieramenti sono pieni di ladri, inquisiti, malfattori dai quali, come cittadino onesto non mi sento rappresentato; sicuramente non cambierebbe nulla ma darebbe comunque un forte segnale di malessere e darebbe il via a qualcosa di nuovo anche solo per accaparrarsi i voti di quei 30.000.000 di sfiduciati che hanno bisogno di qualcosa in cui credere.
Altrimenti che fare? votare sinistra dopo quello che hanno fatto? votare destra dopo quello che stan facendo? il terzo polo? (ma mi faccia il piacere) Siamo in un vicolo cieco....... più guardo la fila davanti al chiringuito e più mi convinco.
buone vacanze
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
L'Italia è blindata. E' un regime democratico. Ciascun partito politico ha creato una propria riserva di voti, dai quali attinge. Ci possono si essere degli spostamente emotivi di masse da una parte all'altra ma alla fine i partititi quelli sono. La soluzione sarebbe fare quello che stanno promettendo a gran voce di fare, ma che non faranno mai, e cioè ridurre le Camere; attuare il federalissmo reale ma con meno regioni (8/10); eliminare le provincie; accorpare i comuni. Orbene, la soluzione la sanno, la promettono, ma mai e poi mai la faranno, perché significherebbe perdere il controllo dell'elettorato fidelizzato e migliaia di posti pagati profumatamente. La gridano a gran voce per farci digerire l'aumento dell'età pensionabile e l'aumento dell' IVA. Niente di più. Pian piano tutto si placherà e scadrà nell'oblio. Per fare la ristrutturazione dello Stato occorre una legge costituzionale profonda che non verrà mai fatta, semplicemente perché non giova ai politici. Anche l'aliennazione degli immobili pubblici di cui si fa cennom non verrebbe a beneficio della popolazione e di noi operatori dell'immobiliare, perché gli immobili finiranno in mano a grandi organizzazioni che sapranno bene come acquistarle a poco e rivendersele da soli a molto.

Quando entrerà in vigore l'aumento a 65 anni dell'età pensionabile per le donne nell'impresa privata, migliaia di loro verranno licenziate prima dei 65 anni e perdereranno la possibilità di andare in pensione. Perché? Perché una cosa è tenere al lavoro una donna fino ai 58/60 anni e una cosa portarla a 65. Commesse, operaie, impiegate nonne chi le vuole? Nel pubblico sono inlicenziabili, ma nel privato sono licenziabilissime. Quindi una volta licenziate non troveranno più lavoro e siccome non avranno maturato il quoziente non avranno niente. Inoltre se il marito avrà una pensione superiore ai 7.500 euro, non avranno nemmeno la 'sociale'. Bell' Italia!
 

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