max3

Membro Junior
Ciao a tutti,
in tema di edilizia convenzionata riporto un articolo tratto dal Corriere di qualche mese fa:

Comune: case convenzionate in vendita a prezzo di mercato
Diciottomila famiglie che potranno vendere la casa, comprata venti o trent' anni fa, quasi a prezzo di mercato. La vicenda è questa. Si parla di edilizia convenzionata e di una legge che per anni ha bloccato la rivalutazione degli immobili, ancorandola ai parametri Istat. In pratica quelle abitazioni comprate a canone agevolato (poco meno dei prezzi di mercato d' allora) ora valgono trenta volte di meno rispetto ai borsini immobiliari. Ieri è arrivata la delibera che sblocca la situazione. I proprietari potranno vendere a un prezzo, fatte le dovute rivalutazioni, in linea con quello d' acquisto. «Abbiamo sanato una situazione inaccettabile», dice l' assessore all' Urbanistica del Comune, Carlo Masseroli che batte soprattutto su un tasto: «Dare la possibilità a queste famiglie di vendere casa a un prezzo accettabile consente di contrastare anche il nero e il sommerso». Ieri la giunta ha dato il via libera a un altro provvedimento: il progetto di riqualificazione del tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele e largo Corsia dei Servi. Per sette milioni di euro il Comune concederà l' area a un privato per realizzare negozi e ristoranti intorno alla doppia scala realizzata dallo studio BBPR. E a regolare il passaggio tra il corso e la piazza sarà un' enorme porta a vetri.


http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 4021.shtml


Qualcuno ha avuto modo di visionare la delibera per capirne i termini di applicazione?

Grazie in anticipo,
Max
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Ormai si è tutto diviso in 2 tronconi da 2 distinte sentenze della cassazione:

CAss. Civile, SEz.I, 2 sett.1995,n.9266 che in sintesi adduce che i vincoli permangono dato che la convenzione stipulata tra comune e organi tipo CIMEP(insomma la regione) è un atto contrattuale e può essere modificata solo da successivo atto contrattuale e solo dopo 30 anni gli immobili di edilizia convenzionata rientrano nel libero mercato dopo aver riscattato il terreno dal comune.

Cass. Civile, Sez.I n. 26195 del 10 NOvembre 2008: riporto testualemte:
a decorre dall'entrata in vigore della presente legge (art.3 L.85/1994) gli alloggi di di edilizia convenzionata possono essere alienati o locati, nei primi 5 anni decorrenti dall'assegnazione o dall'acquisto e previa autorizzazione della regione, quando sussistano gravi, sopravvenuti e documentati motivi. Decorso tale termine, gli alloggi possono essere alienati o locati.

Il problema è che ci sono notai che si attengono scrupolosamente alla prima sentenza e notai alla seconda.
Non vi dico che confusione sta nascendo mei comuni a me limitrofi: CEsano Maderno, Seveso, Giussano, Paderno Dugnano ecc.

I comuni stessi stanno applicando delibere autonome sconsiderate a mio avviso.

Come ci comportiamo?

NOn nego che quando mi trovo a vendere un immobile in ediliza convezionata non mi scappi una timida e leggera imprecazione :disappunto: :disappunto: :disappunto: :fico:
 

Roberto Uslenghi

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Buon giorno, personalmente oramai da più di due anni, all'interno della mia agenzia non si vendono alloggi in edilizia convenzionata. I mie consulenti sono invitati a non acquisirli ne tantomeno venderli, a meno che si vendano e acquisiscano al prezzo imposto, quindi rivalutato secondo i parametri contenuti nelle convenzioni. Quanto dice Roby è corretto, non solo, i rischi che l'agenzia va incontro sono elevatissimi (antiriciclaggio). Inoltre siamo molto esposti, tocca all'agente immobiliare spiegare come funziona il tutto al possibile cliente acquirente. Tocca all'agente immobiliare spiegare come funziona al cliente venditore. Non dimenticando che se qualcosa va storto nella trattativa, chissa come mai la responsabilità ricade sempre su di noi. Per quanto mi riguarda i rischi sono altissimi, anche perchè nel territorio in cui opero, qualche anno fa Striscia la Notizia, tirò un bello scherzo ai colleghi di un notissimo franchaising immobiliare e quello che trasparì dal servizio, non era la volontà della proprietà di farsi un bel gruzzoletto in nero, ma solo ed esclusivamente che responsabile di tutto fosse solo l'agenzia. Ora a fronte di tutto ciò, le edilizie convenzionate da me e dai mie consulenti non vengono più lavorate, se un domani si riuscisse a far luce su questa faccenda, con leggi nuove, aggiornate, chiare e accessibili a tutti, allora si vedrà....
 

Roberto Uslenghi

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Un'ultima cosa, nel CIMEP non fanno parte tutti i comuni della regione. Arluno (MI) per esempio, che è il paese dove è ubicata la mia agenzia, non ne fa parte. Ed è una bella beffa. Grazie.
 

max3

Membro Junior
Giusto per incrementare ulteriormente la confusione riporto il link ad un articolo del Sole24Ore che fa riferimento ad un'altra sentenza della Cassazione del 2000:

http://www.casa24.ilsole24ore.com/c...3f-11dc-aaa7-00000e251029&DocRulesView=Libero

Riassumendo, in questo caso il vincolo in termini di prezzo di vendita andrebbe applicato solo al costruttore.


Per come la vedo io la soluzione piu' pulita resta quella in cui sia il comune a deliberare la scadenza anticipata della convenzione facendo pagare ai proprietari una penale. In questo modo l'amministrazione fa cassa e si evita il proliferare delle transazioni "in nero" per questo tipo di abitazioni.

Sembrerebbe che a Milano si voglia andare verso questa direzione:

A proposito di convenzionata, spesso succede che chi riesce ad accaparrarsi un appartamento scontato poi lo rivende a prezzo di mercato incassando una parte del compenso in nero.
«Con la delibera si mette mano anche a questo. Abbiamo stabilito alcuni casi in cui si può vendere prima dei termini previsti sul contratto anche a prezzo di mercato gi rando al comune la plusvalenza. Penso alle famiglie che hanno bisogno di una casa più grande perché sono arrivati i figli, per esem­pio. Una misura, tra l’altro, nella filosofia delle indicazioni che il papa ha dato nell’ul tima enciclica».


http://milano.corriere.it/milano/no...io_7/intervista_masseroli-1601542983150.shtml

Cordialmente,
Max
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Ma xè quello che stanno facendo qui a CEsano Maderno, il comune ha pubblicato una delibera dove dichiara che a fronte di un calcolo astruso tra la differenza di valore iniziare e valore finale applica un 12% di tassa per incamerare come dici tu e libera il venditore dalla convenzione, ma non lo libera con un atto ma bensì solo con la sua delibera comunale.

Ma te lo immagini il primo avvocato che si inventa di far causa al venditore che non ha rispettato la convenzione a sua volta si rifarà sul comune, poi fatta una arrivano le altre e che farà il comune?

Questo non è un mio parere, il discorso è stato analizzato tra me un competente del comune e un avvocato ( quest'ultimo si è messo davvero a ridere).

Vedremo.
 

traain

Membro Ordinario
Qualcuno ha avuto più notizie del regolamento attuativo della delibera del Comune di Milano dell'aprile 2009 circa la libera vendita di vecchi immobili in edilizia convenzionata?

Come ci si può informare sui criteri applicabili ?

Grazie
 

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