PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
secondo voi e' una cosa fattibile?

Gianluca la prassi e' possibile e consentita dalle norme.
Perché la compravendita e' soggetta ad imposta registro.

Quindi le imposte e non le tasse, imputabili all'acquirente, vengono espresse sul valore catastale.

Mentre per il venditore non cambia nulla.
Salvo i casi di plusvalenze, in questo regime di compravendite, per il venditore non sono previste ne tasse e ne imposte.
Aldila' del prezzo di vendita, che potrebbe essere di qualsiasi entita'.
Disciplinato dal diritto universale, del libero mercato e della libera negoziazione tra le parti.

Tuttavia questo genere di manovre devono essere ben calibrate.

Perche' qalche genere di venditore, crapone, lo puoi sempre trovare.
Che farebbe valere lo stesso diritto universale di non volersi prestare a tali operazioni.
Ovvero mamifestsre il diritto di non essere d'accordo.

Ecco che le disgrazie e le sciagure che possono manifestarsi sono sostanzialmente due.

L'atto che salta per aria mentre volano gli stracci al rogito.

Oppure, ancora peggio, che nelle more delle trattative, il venditore fa' spallucce e pretende di incassare quanto viene dichiarato in atto.

Quindi il venditore, si deve prestare, consentendo il "maneggio" e la gestione del denaro che la banca a te ti ha affidato.
Mentre il titolo, e' inteststato al proprietario o in favore di terzi.
Bonifico e o assegno circolare sia.

Fatto cento l'acquisto, se il venditore deve estinguere un mutuo di cinquanta, dovrai predisporre due operazioni distinte.
Una per il venditore e l'altra per la banca titolare del credito.

Per lo stesso presupposto, la banca invece di denunciarti, opera com te di conserva predisponendo tutte le operazioni che vuoi.
"Spezzettando" la provvista erogata come meglio ti occorre, per poter ottemperare ai due atti, che avvengono in quello stesso luogo.

Uno di compravendita.
L'altro per il mutuo.

Firmato il contratto con la banca, per pochi minuti, i soldi che sono giacenti sono i tuoi.
Intesterai le imposte assieme agli oneri notarili.
Per le spese di istruttoria, non c'e' bisogno di muovere un dito, perche' la banca te li ciuccia ancora prima di vederli materializzati.
Fatture per l'attività di mediazione svolta dall'agenzia.
Fatture di professionisti che sono intervenuti.
Titoli intestati al condominio.

L'eccedenza, se non e' di entità esagerata, resta giacente sul conto corrente a te corrispondente e fine del teatro.

Se invece l'eccedenza e' inammissibile, allora i quattrini, in linea di principio devono per forza prima passare, dalle mani del venditore.

Che può decidere di scontare il saldo prezzo come e quanto e vuole.
Basta essere d'accordo.

Nelle compravendite di tipo residenziali, intervengono norme, che i buoni notai introducono negli atti, riferite al minimo prezzo, che escludono a priori l'accertamento fiscale, che pure avverrebbe a campione.

Mentre lo spauracchio che la banca ti denuncia per truffa resta del tutto risibile.

Calibrate bene le questioni.

Se la casa costa cento e vai allo sbaraglio a far proposte a centoventi ti sei obbligato, a spendere di più.
 
Ultima modifica:

gianluca181

Membro Attivo
Privato Cittadino
Quant'è l'eccedenza?

..O' Gian se non stai trattando con gentiluomini resta la vecchia formula dell'assegno a garanzia.

Per me ti preoccupi del nulla.

Ti sei affidato ad un Brocker ?

Se sa fare il suo mestiere "Sta senz pensier".
grazie pyer , la somma diciamo si aggirerebbe intorno ai 50000, l'istituto a cui mi appoggio eroga direttamente le somme pattuite al venditore senza che passino dal mio conto, poi cercherei anche una clausola che mi giustifichi il ritorno del denaro , del tipo " compro la casa a 100 solo se mi rifai il tetto, in mancanza di questo requisto mi indennizzi e i lavori li faccio fare io con i soldi che mi torni indietro",
 

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