Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
all'interno la dichiarazione che fa l'AI è sulla base delle informazioni rese dal proprietario, oltre alla propria riguardante la corrispondenza catastale.
vabbè una dichiarazione fatta da un AI non è che tutela l'acquirente, al massimo coinvolge responsabilmente l'AI per ciò che dichiara.
Io preferisco l'idea di far controllare l'immobile da tecnici e lasciare a loro l'onere della corrispondenza catastale

Attenzione cari colleghi, le ultime cause a nostro danno sono proprio per la mancanza di professionalità e su obblighi nei confronti dei consumatori. Adesso più che mai.. visto che tempo ne abbiamo.. investiamolo sulla completezza della nostra figura professionale, altrimenti da questa crisi ne usciremo (oltre che con le ossa rotte) anche preoccupatamente ignoranti...
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Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Quanto tempo bisognerà aspettare per vedere un esempio di questo utilissimo "libretto dell'immobile" ?
Togliendo i riferimenti dell'immobile e del proprietario ... è una missione impossibile? Problemi con la privacy? :innocente:
su google non ho trovato esempi del libretto immobiliare veneto,

quello di Ponz (anno 2007) invece lo trovi qui:
http://www.orisimmobiliare.com/intermediando/wp-content/uploads/2007/11/libro-della-casa-es.pdf
http://www.orisimmobiliare.com/inte...ni-per-la-realizzazione-del-libro-della-casa/
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
L'ai che dichiara, scusate, conta poco.

La copertura assicurativa per le dichiarazioni che non gli competono non ce l'ha, egli non può certificare una conformità, se lo fa lo fa solo su sua responsabilità e risponde con i propri beni, non con la copertura, comunque dopo un giudizio e senza averne titolo.

Un tecnico invece, firmando la relazione, è responsabile civilmente e penalmente e a breve probabilmente avrà anche la copertura assicurativa specifica (come noi), oltre ad averne, perdonate, le competenze.

Inoltre le difformità urbanistiche sono subdole, una lettera di chiusura lavori mancata, una pratica perduta, vanificano quelle che sembrano congruenze a un occhio superficiale, senza parlare di regolamenti e situazioni che un tecnico sa regolarizzare quando all'inesperto (che si allarga in cose che non gli competono) paiono difformità insanabili (quindi la situazione contraria).

Personalmente, conosco moltissime casistiche e avrei anche l'infarinatura di base per "fare i controlli" ma me ne guardo bene, perchè il servizio che si da non deve essere un "arrangio" ma qualcosa basato su competenze vere, e io non le ho ne ho le capacità di farlo come voglio sia erogato.

Io penso che il "libro della casa" :)D) debba esser compilato, almeno nella parte urbanistica, di sicuro da un tecnico abilitato, meglio se Geometra.

E solo coloro che sono abituati a lavorare con i tecnici, come noi in toscana e altre regioni, conoscono bene le casistiche che altri colleghi che non hanno avuto questo onere, ignorano... sono convinto che molte compravendite effettuate dove non c'è controllo dei tecnici in realtà erano compravendite da NON fare... e spero che in futuro non ci sia qualche tecnico che si accorge, in una prossima compravendita, di qualcosa che non va di permanente.
 

Ale.

Membro Senior
Professionista
Adesso più che mai.. visto che tempo ne abbiamo.. investiamolo sulla completezza della nostra figura professionale, altrimenti da questa crisi ne usciremo (oltre che con le ossa rotte) anche preoccupatamente ignoranti...
tutto giusto, ma la crisi si combatte nei periodi di vacche grasse , quando si investe parte dei guadagni nella crescita aziendale. Parlo per qualsiasi azienda. Incominciare a nuotare quando l'acqua è alla gola è invece molte volte troppo tardi. Ora in questo settore si è arrivati ad un punto che solo un pesante snellimento delle imposte corredato di vari incentivi all'edilizia può scatenare la ripartenza.
 

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