SALVES

Membro Senior
Professionista
Bene unica scappatoia è:
1) dimostrare che la parte da te acquistata non è la parte ampliata soggetta all'esonero degli oneri contributivi.
oppure
2) se i lavori sono stati ultimati e correttamente comunicati e sono trascorsi più di dieci anni da tale comunicazione il diritto da parte del comune è prescritto.

Tale caso 2 dovrebbe essere disciplinato nel regolamento edilizio attuale e dell'epoca e comunque per le leggi in materia di prescrizione.

Ciao salves
 

bikers

Nuovo Iscritto
grazie infinite, in realta' anch'io sono arrivata a questa conclusione, ma non sai mai come la interpretano gli altri, specie i comuni che hanno bisogno di soldi.
ti faro' sapere appena ho notizie
ciao
bikers
 

Tommaso Badano

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao Bikers. Scopro solo ora il tuo caso. A parte quanto già detto non saprei cosa dire, ma la tua situazione è sicuramente "interessante". Non credevo si potesse arrivare a tanto ... Ma oggi per fare cassa la mano pubblica stra provando tutte le strade possibile, soprattutto nei conffronti degli immobili (che non per nulla non si vendono più). Facci sapere come va a finire e ... in bocca al lupo!
 

chicca65

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera riapro questa vecchia discussione per chiederVi aiuto. Siamo una famiglia disperata. Nel dicembre dello scorso anno abbiamo acquistato tramite permuta una casa fatiscente completamente da ristrutturare da un vecchio contadino. Lui viveva in una casa senza bagno, senza gas, senza fognature, con tetto cadente in zona agricola. Noi abbiamo permutato con lui la nostra casa in paese coronando il sogno di una casa in piena campagna. Abbiamo destinato una cifra alla ristrutturazione accendendo un mutuo. Per noi è la prima casa e abitazione principale. Al momento di iniziare le pratiche di ristrutturazione il Comune ci chiede € 30.000 per oneri verdi (deruralizzazione). Ma noi abbiamo acquistato edificio di civile abitazione iscritto al Catasto dei Fabbricati nella categoria A/3. L'immobile è stato costruito anteriormente al 1 settembre 1967 e da allora non ha subito interventi edilizi o mutamenti di destinazione che avrebbero richiesto provvedimenti di concessione o autorizzazione (cito il contratto di acquisto). Il venditore ha cessato l'attività di imprenditore agricolo nel 1997 quando è andato in pensione e ha venduto tutti i terreni. Successivamente gli è stato concesso il numero civico.
Ma gli oneri di urbanizzazione dobbiamo pagarli noi? Non doveva pagarli il venditore quando ha cessato l'attività agricola (in questo caso sono passati più di dieci anni)? Da quando decorre l'obbligo di pagarli? Può una casa iscritta al Catasto dei Fabbricati essere ancora rurale? E come potevamo noi esserne a conoscenza?
Per favore datemi qualche notizia. la cifra che abbiamo avuto con il mutuo è esigua e se dobbiamo pagare così tanti oneri siamo in difficoltà per la ristrutturazione.
Grazie.
Chicca65
 

rafdiisso

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera riapro questa vecchia discussione per chiederVi aiuto. Siamo una famiglia disperata. Nel dicembre dello scorso anno abbiamo acquistato tramite permuta una casa fatiscente completamente da ristrutturare da un vecchio contadino. Lui viveva in una casa senza bagno, senza gas, senza fognature, con tetto cadente in zona agricola. Noi abbiamo permutato con lui la nostra casa in paese coronando il sogno di una casa in piena campagna. Abbiamo destinato una cifra alla ristrutturazione accendendo un mutuo. Per noi è la prima casa e abitazione principale. Al momento di iniziare le pratiche di ristrutturazione il Comune ci chiede € 30.000 per oneri verdi (deruralizzazione). Ma noi abbiamo acquistato edificio di civile abitazione iscritto al Catasto dei Fabbricati nella categoria A/3. L'immobile è stato costruito anteriormente al 1 settembre 1967 e da allora non ha subito interventi edilizi o mutamenti di destinazione che avrebbero richiesto provvedimenti di concessione o autorizzazione (cito il contratto di acquisto). Il venditore ha cessato l'attività di imprenditore agricolo nel 1997 quando è andato in pensione e ha venduto tutti i terreni. Successivamente gli è stato concesso il numero civico.
Ma gli oneri di urbanizzazione dobbiamo pagarli noi? Non doveva pagarli il venditore quando ha cessato l'attività agricola (in questo caso sono passati più di dieci anni)? Da quando decorre l'obbligo di pagarli? Può una casa iscritta al Catasto dei Fabbricati essere ancora rurale? E come potevamo noi esserne a conoscenza?
Per favore datemi qualche notizia. la cifra che abbiamo avuto con il mutuo è esigua e se dobbiamo pagare così tanti oneri siamo in difficoltà per la ristrutturazione.
Grazie.
Chicca65
come è andata a finire?

grazie infinite, in realta' anch'io sono arrivata a questa conclusione, ma non sai mai come la interpretano gli altri, specie i comuni che hanno bisogno di soldi.
ti faro' sapere appena ho notizie
ciao
bikers
come è andata a finire poi?
 

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