Buonasera a tutti!
Sono disperata e vi chiedo un aiuto!
A febbraio mi sono aggiudicata un immobile con base d'asta di 130.000 euro a 242.000.
Dopo l'acquisto mi sono recata in banca per un finanziamento e la banca stessa mi ha fatto notare che in perizia erano rilevati degli abusi definiti di "lievi difformità" e che "non c'è corrisondenza tra stato di fatto e progetto depositato. Nulla era chiarito nè sulla sanabilità dell'immobile, tantomeno come eventualmente sanare e a quali costi.
Da una prima lettura comunque sembrava che con una semplice SCIA tutto si poteva mettere a posto. Sono tornata dal giudice la quale ha sospeso i termini del pagamento e chiesto integrazioni al ctu.
Ci sono state ben 3 udienze perchè le integrazioni erano sempre carenti. Ora è venuto fuori che le difformità sono tutt'altro che lievi trattandosi di variazioni di sagoma esterna, piano tipo con 6 appartamenti anzichè 4, spostamento vano scala e ascensore. L'immobile, a parer suo, sarebbe condonabile con legge dell'85 MA è venuto fuori che l'immobile è sottoposto a vincolo paesaggistico e quindi è necessario il nulla osta dei beni ambientali. Il ctu sostiene che il parere sia "una formalità"... ma chi mi dà la certezza? Tralaltro ho fatto fare una perizia da un ctp e pare ci siano anche volumi in aumento e quindi il nulla osta non si otterrebbe mai. Ovviamente la
Banca, convenzionata col tribunale, non è disposta ad erogare il mutuo di 100.000 euro che ho richiesto a causa della eventuale sanabilità con condono sottoposto al parere favorevole dei beni ambientali. Il giudice dice che il ctu è stato esaustivo e che l'importante è che l'immobile sia abitabile, quindi per lei possono riprendere a decorrere i termini.
Ho fatto opposizione. Che speranze ho? Mi sembrano elementi determinanti per la decisione di partecipare all'asta... se avessimo avuto questi elementi io e gli altri partecipanti il prezzo forse non sarebbe arrivato a tanto.... grazie a tutti!
Sono disperata e vi chiedo un aiuto!
A febbraio mi sono aggiudicata un immobile con base d'asta di 130.000 euro a 242.000.
Dopo l'acquisto mi sono recata in banca per un finanziamento e la banca stessa mi ha fatto notare che in perizia erano rilevati degli abusi definiti di "lievi difformità" e che "non c'è corrisondenza tra stato di fatto e progetto depositato. Nulla era chiarito nè sulla sanabilità dell'immobile, tantomeno come eventualmente sanare e a quali costi.
Da una prima lettura comunque sembrava che con una semplice SCIA tutto si poteva mettere a posto. Sono tornata dal giudice la quale ha sospeso i termini del pagamento e chiesto integrazioni al ctu.
Ci sono state ben 3 udienze perchè le integrazioni erano sempre carenti. Ora è venuto fuori che le difformità sono tutt'altro che lievi trattandosi di variazioni di sagoma esterna, piano tipo con 6 appartamenti anzichè 4, spostamento vano scala e ascensore. L'immobile, a parer suo, sarebbe condonabile con legge dell'85 MA è venuto fuori che l'immobile è sottoposto a vincolo paesaggistico e quindi è necessario il nulla osta dei beni ambientali. Il ctu sostiene che il parere sia "una formalità"... ma chi mi dà la certezza? Tralaltro ho fatto fare una perizia da un ctp e pare ci siano anche volumi in aumento e quindi il nulla osta non si otterrebbe mai. Ovviamente la
Banca, convenzionata col tribunale, non è disposta ad erogare il mutuo di 100.000 euro che ho richiesto a causa della eventuale sanabilità con condono sottoposto al parere favorevole dei beni ambientali. Il giudice dice che il ctu è stato esaustivo e che l'importante è che l'immobile sia abitabile, quindi per lei possono riprendere a decorrere i termini.
Ho fatto opposizione. Che speranze ho? Mi sembrano elementi determinanti per la decisione di partecipare all'asta... se avessimo avuto questi elementi io e gli altri partecipanti il prezzo forse non sarebbe arrivato a tanto.... grazie a tutti!