Bad

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Privato Cittadino
Grazie PyerSilvio per la tua risposta, il fatto non è che abbiamo capito male, e che io credo di no aver ben capito proprio il discorso ahahhahaha purtroppo col geometra ci ha scambiato giusto due parole mio fratello dicendogli solo che la permuta quì va al 30% ma non gli ha spiegato il 30% di cosa, per questo ho chiesto aiuto perchè così so chè o è il 30 del bene ristrutturato al netto delle spese o è, come dici tu, una riduzione del 30% del veolore attuale. Adesso che ho le idee chiare posso muovermi diversamente. Grazie ancora
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Secondo me si intende il 30% del valore del bene.
Per intenderci valore 100 permuta 30 differenza 70 a saldo.
Scusate...ma io non ho ancora capito qual'è il nocciolo della questione...forse sono io che ho bisogno di rigenerare qualche neurone ma...sto immobile con che cavolo dovrebbe essere permutato? Come si fa a calcolare una differenza di valore per una permuta se non sappiamo con cosa lo dobbiamo scambiare?
Continuando ad andare per ipotesi, come fatto fin ora, per logica questo fantomatico 30% dovrebbe essere il costo di ristrutturazione, quindi diciamo che l'immobile oggi, invece di valere 100, vale solo 70...giusto per dare una spiegazione a sto benedetto 30%...poi l'incidenza di questo immobile in una eventuale permuta dipenderà molto, come è ovvio che sia, dal valore dell'altro immobile...o no? :pollice_verso::disappunto:
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il 30% non è nessun costo ma una percentuale che viene pagata attraverso una parte di bene futuro. Anziché pagare il 100% a saldo paga il 70% con i dindini l'altro 30% verrà dato con una parte di manufatto ristrutturato. Mi sono spiegata?
Ovvio che qui non si conosce nulla. Onestamente non ho neanche provato a sviluppare i numeri che ha fornito giusto per.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Il 30% non è nessun costo ma una percentuale che viene pagata attraverso una parte di bene futuro. Anziché pagare il 100% a saldo paga il 70% con i dindini l'altro 30% verrà dato con una parte di manufatto ristrutturato. Mi sono spiegata?
Ovvio che qui non si conosce nulla. Onestamente non ho neanche provato a sviluppare i numeri che ha fornito giusto per.
Ti sei spiegata benissimo ma continuo a non cogliere il nesso logico del ragionamento perché per stabilire che questo immobile vale il 30% dell'altro, bisogna prima conoscere il valore dell'altro...è allucinante pensare che sicuramente sia così solo perché in quel posto è la consuetudine...ma l'estimo, li non lo conoscono?
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Si parla di percentuali. Un impresario deve calcolare il suo guadagno nell'operazione infatti nelle permute non si supera il 30%. Meno si di più no. Farebbe solo girare i soldi. Comunque detto questo sono solo ipotesi ovvio. Il suo dubbio era se quel 30 era in diminuzione.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Si parla di percentuali. Un impresario deve calcolare il suo guadagno nell'operazione infatti nelle permute non si supera il 30%. Meno si di più no. Farebbe solo girare i soldi. Comunque detto questo sono solo ipotesi ovvio. Il suo dubbio era se quel 30 era in diminuzione.
Ma, quindi, la permuta sarebbe impostata esclusivamente con un'impresa di costruzioni?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ma, quindi, la permuta sarebbe impostata esclusivamente con un'impresa di costruzioni?

Di norma la permuta avviene sempre con un costruttore, di norma...

L’estimo? L’estimo va a farsi fottere! Ero studente (studiavo anche estimo) quando mia madre aveva un terreno edificabile (a cavallo degli anni 2000) e mi chiedevo come mai il valore dei terreni edificabili risultassero inferiori a quanto avrebbe detto l’estimo: il valore del terreno edificabile dovrebbe stimarsi col metodo cosidetto del “valore di trasformazione”: in pratica cosa ci potrò realizzare? Una palazzina da 1 milione di euro con un costo di mezzo milione? Perfetto, il limite superiore (quello per cui il costruttore farebbe solo girare i soldi come dice @Rosa1968 ) sarebbe pari a 1000000-500000=500000e… Poi è logico che il costruttore offrirà 200000 e il proprietario gli dirà 400000 e chiuderanno a 300000…

Invece in quegli anni (non ho ancora capito il perché ma credo perché i costruttori erano ancora “pochi”) i prezzi erano bassi (più vicini ai 200000 per rimanere nell’esempio, ma anche di meno), anche se comunque in crescita.

Aspettando un po’ di anni e vedendo che coi palazzi si facevano soldi a palate, tutti si buttarono nell'edilizia e si è arrivati (nel momento del top) a prezzi più vicini ai 400000 (se non addirittura vicini a 500 sempre per rimanere nell’esempio, con la convinzione che il valore degli immobili sarebbe comunque cresciuto)…

Quindi l’estimo è una cosa, il mercato un’altra…
 

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