peppegio74

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve.
Ho da poco acquistato casa e mi sto accingendo a fare dei lavori di ristrutturazione.
Il tecnico incaricato dei lavori, nel reperire la pianta catastale relativa alla concessione edilizia, ha trovato una difformità (finestra in posizione diversa) tra la pianta depositata inizialmente e quella catastale attuale che invece risulta conforme alla realtà.
Non risultano sanatorie e condoni a riguardo.
Il problema è che per i lavori lui deve modificare la pianta iniziale (quella della concessione) per presentare la DIA. In pratica deve fare prima una sanatoria per la finestra il cui costo supera le 500€

Visto che ho pagato un'agenzia immobiliare e un notaio (non poco), volevo sapere se era loro responsabilità il fatto che al rogito mi fosse stata presentata solo l'ultima mappa catastale dell'immobile indicando che la proprietà era priva di vizi, etc.

Grazie.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Io ritengo che avresti ragione ( nei confronti del venditore ) se in atto il venditore avesse dichiarato la confromità urbanistica.
L'agente non mi sembra c'enti nulla ed anche il notaio che furbescamente recepisce le dichiarazioni delle parti riportandole come dichiarazioni ricevute ma non avallate.
Diverso sarebbe se in atto il venditore non ha fatto la dichiarazione di cui sopra, ed in tal caso vi sarebbe, a mio parere, una responsabilità del notaio.
Comunque il tuo notaio non è stato attivo nel tutelarti, non avvisandoti che era meglio acquisire le informazioni urbanistiche.
500 euro non meritano nessuna causa, se l'abuso è sanabile.
Le risparmi abbondantemente in avvocati, perizie e tempi.
 

peppegio74

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie della risposta.

Normalmente al venditore, quando c'è un'agenzia intermediaria che non vuole rogne, viene fatto firmare una dichiarazione che dovrebbe rientrare anche nell'atto di compravendita in cui consegna la casa priva di vizi, etc.
Adesso non ho sottomano l'atto, ma mi pare valga lo stesso per me.

Quello che mi chiedo e se sia necessario una causa visto che sarebbe palese la "disattenzione" del venditore o chi altro e che dovrebbe lui "offrirsi" di sanare le spese che dovrò sostenere...

Ma quello che mi chiedo maggiormente e a cosa serve pagare (non poco) un notaio e un'agenzia senza avere queste garanzie minime.

boh
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Non condivido quanto dici sull'agente immobiliare, ma è una mia opinione che può nin essere condivisa.
Sul notaio mi sono già espresso dicendo che non ti ha tutelato attivamente ma passivamente.
Vale a dire per scaricarsi le responsabilità il notaio scrive : la parte venditrice, da me mmonita, dichiara ( o garantisce) che l'immobile è in regola urbanisticamente etc....
Vale a dire che tu dovresti contestare al venditore la dichiarazione mendace, e serve l'avvocato.

Potresti fare il tentativo di inviare al venditore una raccomandata a.r. in cui chiedi i soldi ( bisognerebbe sapere quanto costa la sanatoria in oneri e sanzioni del comune). Non ti avventurare in dichiarazioni che il venditore ha dichiarato il falso in atto, perchè magari ti querela.
Quindi genericamente.
In effeti quando parlavo di 500e mi ero dimenticato i costi del Comune. I 500e se li pappa il tecnico e mi sembra anche poco.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Mi trovo spesso a fare interventi in veste di avvocato del diavolo... il notaio...
Hf come devo fare ahah...La conformità alle risultanze catastali è responsabilità del notaio dato che , come scritto poi in atto, è sua la dichiarazione de quo.
Per quanto riguardo la conformità dell immobile alle planimetrie la responsabilità è del venditore . Infatti la dichiarazione è una dichiarazione di parte, il venditore, e non del notaio.
Infatti, come mi è stato spiegato, il notaio non vede nessun immobile di cui stipula l atto di trasferimento, quindi, che ne sa lui se lo stato dei fatti è conforme alle planimetrie depositate in catasto? Questo lo sa solo il venditore. Ed è con lui che devi prendertela.
Ma, come consiglia il bravissimo hf, non perderci tempo...x le spese che ci vorranno. Qualora il venditore sia onesto dovrebbe lui pagare questa cifra alla tua richiesta...
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
E dai hf mica è il notaio che si sveglia la mattina e dice che questa mattina quella dichiarazione è sua o delle parti hi hi hi
 

peppegio74

Membro Junior
Privato Cittadino
Forse la colpa non sarà del notaio, però il tecnico ha semplicemente reperito due piante catastali e ad occhio si è subito accorto che erano diverse. Non c'è bisogno di vedere alcun immobile per accorgersi del vizio.
Il notaio poteva semplicemente presentare tutta la documentazione necessaria (piante catastali e visure) a riguardo e metterla agli atti senza bisogno di esprimere un giudizio tecnico.
Nell'atto abbiamo firmato, venditore e compratore, solo l'ultima pianta catastale, l'unica messa a disposizione dal notaio.
A mio parere non si è dato da fare tanto.
Aggiungo che, secondo me, il venditore non sa nulla.
Vedremo.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Ma non capisco. Se c'è una piana catastale aggiornata, perché fa riferimento a quella iniziale? Adesso mi pongo questo quesito a parte la farsa sul notaio.
 

peppegio74

Membro Junior
Privato Cittadino
L'ultima, che risponde alla realtà.
Ma è la prima, quella depositata per la concessione edilizia, che conta per la presentazione della DIA e che è sbagliata.
In pratica, un tecnico ha semplicemente depositato una seconda pianta catastale senza verificare la difformità con la prima e senza sanare l'errore.
 

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