Lin0

Membro Attivo
Professionista
Presumo che tu un legale nel frattempo lo abbia contattato oppure speri che ti chiami all'improvviso per dirti che aveva torto e che fa quello che chiedevi? Al momento sei tu la parte che ci sta perdendo di più
 

festad

Membro Junior
Privato Cittadino
Presumo che tu un legale nel frattempo lo abbia contattato oppure speri che ti chiami all'improvviso per dirti che aveva torto e che fa quello che chiedevi? Al momento sei tu la parte che ci sta perdendo di più

Si, contattato, ma non sono convinto di procedere, per i motivi che lei giustamente sottolineava (tempi, soldi etc). L'agenzia spera ancora che si possa trovare un accordo, sarebbe certamente la cosa migliore. Grazie.
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Fammi capire bene, @Lin0
Io compro una casa da te e tu contrattualmente mi assicuri che gli impianti sono a norma
Il giorno prima di concludere scopro che gli impianti non sono a norma manco per niente... e il torto sarebbe mio perché ho controllato troppo tardi?!

Ma stai scherzando?
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Fammi capire bene, @Lin0
Io compro una casa da te e tu contrattualmente mi assicuri che gli impianti sono a norma
Il giorno prima di concludere scopro che gli impianti non sono a norma manco per niente... e il torto sarebbe mio perché ho controllato troppo tardi?!

Ma stai scherzando?
In 5 mesi I controlli li fai per tempo non il giorno prima. Se mi pianti un casino il giorno prima sapendo che l'immobile ha 60 anni allora vuoi solo far saltare tutto. Voi agenti fate firmare moduli standard e non vi preoccupate neanche se l'immobile che vendete ha le caratteristiche in proposta. Ne ho visti di agenti bravi, quelli che ti venderebbero una palafitta come se fosse un castello. E spesso neanche ci sono mai entrati. Con tutti i soldi che prendete dovreste garantire meglio entrambe le parti, invece siete solo bravi a portare la fattura appena viene accettata la proposta. Speriamo aboliscano il patentino
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
1 io non sono tenuto a fare controlli, i contratti non sono vincolanti per una sola delle parti, se il giorno prima di un acquisto scopro di essere stato preso in giro e che dovrò avere operai per casa magari per due mesi e spendere chissà quanti mila euro certo che pianto un casino!

2 le tue invettive con me sono sprecate, non sono un agente immobiliare

3 Se ti la pensi così, come mai persisti a frequentare un forum di agenti immobiliari? Devo classificarti come troll?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il giorno prima di concludere scopro che gli impianti non sono a norma manco per niente.

..insomma @cafelab ,

Le cose non stanno proprio cosi'.

L'atto notarile era pronto e fissato per il venti maggio.
Da cio' si presume che la documentazione necessaria per il trasferimento era gia' bella che pronta.

Se, come si presume, l'alloggio e' dotato del certificato di abitabilita', venire a dire che gli impianti "non sono a norma manco per niente", e' una fesseria di proporzioni gigantesche.

Atteso cha la concessione prevede l'obbligo di certificazione di tutti gli impianti.

Se fosse fondato quanto sostieni, allora i processi e i tuoi casini, dovresti andare a piantarli pure al comune concessionario.

Vedrài come ti rispondono di osservare il dettame della norma.

Quella che, per gli immobili e gli impianti realizzati prima del 90, non corre l'obbligo di avere le certificazioni.

Vero e', che sara' pure stata commessa una leggerezza, da parte dell'agente.

Tuttavia i contratti, non possono obbligare, ad osservare cose che non esistono.

La presenza dei certificati degli impianti, dice il legislatore, non è obbligatoriamente richiesta per la validità dell’atto di compravendita.
Infatti, non vengono allegati all'atto cosi' come accade per la certificazione energetica.

Sicche' alle parti e' consentito liberamente di accordarsi nei piu' svariati modi.
Basta scrivere le deroghe, o gli accordi, dichiarandoli in atto.

Far saltare l'atto, per tali sciocchezze, resta una scortesia imperdonabile.

Su questa scorta, e' del tutto evidente quindi, che la presenza o meno delle certificazioni, e' un’informazione importante solo per la determinazione del prezzo.

Informazioni ed esami che andrebbero valutati prima.

Ma pure volendo essere intransigenti.
Obbligando il venditore a garantire la conformita'.

Si tratterebbe di un adeguamento a norma (ripeto una spesa di al massimo 25O euro), mentre questo non rogita, pretendendo che gli si faccia un impianto elettrico ex novo.
 
Ultima modifica:

festad

Membro Junior
Privato Cittadino
..insomma @cafelab ,

Le cose non stanno proprio cosi'.

L'atto notarile era pronto e fissato per il venti maggio.
Da cio' si presume che la documentazione necessaria per il trasferimento era gia' bella che pronta.

Se, come si presume, l'alloggio e' dotato del certificato di abitabilita', venire a dire che gli impianti "non sono a norma manco per niente", e' una fesseria di proporzioni gigantesche.

Atteso cha la concessione prevede l'obbligo di certificazione di tutti gli impianti.

Se fosse fondato quanto sostieni, allora i processi e i tuoi casini, dovresti andare a piantarli pure al comune concessionario.

Vedrài come ti rispondono di osservare il dettame della norma.

Quella che, per gli immobili e gli impianti realizzati prima del 90, non corre l'obbligo di avere le certificazioni.

Vero e', che sara' pure stata commessa una leggerezza, da parte dell'agente.

Tuttavia i contratti, non possono obbligare, ad osservare cose che non esistono.

La presenza dei certificati degli impianti, dice il legislatore, non è obbligatoriamente richiesta per la validità dell’atto di compravendita.
Infatti, non vengono allegati all'atto cosi' come accade per la certificazione energetica.

Sicche' alle parti e' consentito liberamente di accordarsi nei piu' svariati modi.
Basta scrivere le deroghe, o gli accordi, dichiarandoli in atto.

Far saltare l'atto, per tali sciocchezze, resta una scortesia imperdonabile.

Su questa scorta, e' del tutto evidente quindi, che la presenza o meno delle certificazioni, e' un’informazione importante solo per la determinazione del prezzo.

Informazioni ed esami che andrebbero valutati prima.

Ma pure volendo essere intransigenti.
Obbligando il venditore a garantire la conformita'.

Si tratterebbe di un adeguamento a norma (ripeto una spesa di al massimo 25O euro), mentre questo non rogita, pretendendo che gli si faccia un impianto elettrico ex novo.

"Questo", cioè io, non rogita perché l'impianto è da rifare! Non è sicuro e non potrei affittare un appartamento in quelle condizioni. Ma lei ha visto l'impianto, è così sicuro che con poche centinaia di euro di sistema, ma che ne sa? Abbiamo mandato un tecnico che ha verificato l'inadeguatezza e la pericolosità dell'impianto elettrico. In 5 mesi poteva provvedere anche lui, invece di mentire assicurandomi di fornire una fantomatica certificazione di conformità fino al giorno prima del rogito. Fosse stata anche una caverna, se lui mi promette le dichiarazioni io voglio vederle. Se mi assicura che gli impianti sono a norma, io mi aspetto un impianto a norma, o almeno in buone/accettabili condizioni. Altrimenti se ne discute insieme prima del rogito e si risolve il problema serenamente, altro che false rassicurazioni! E in tutto questo ho proposto al venditore di provvedere insieme alle spese, ma in realtà non ci ha fatto nemmeno finire di parlare: ha fatto saltare il rogito alzandosi e andandosene dall'ufficio notaio, non io che proponevo un accordo. Si, la documentazione era pronta ma non quella di conformità dell'impianto: il notaio ha preso atto della situazione proponendo di raggiungere un accordo, cosa che poi non è stata possibile perché il signor venditore ha insultato e lasciato l'ufficio. Buona giornata.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ma lei ha visto l'impianto, è così sicuro che con poche centinaia di euro di sistema, ma che ne sa?

Da quello che fin qui ci hai raccontato, pare di capire, che a parte l'impianto elettrico che e' "da buttare", il resto della casa gode di ottima salute.

Se e' cosi', e' chiaro che l'impianto e' stato nel tempo adeguato per poterci abitare nelle piu' basilari condizioni di sicurezza.
Posto che si tratta pur sempre di impianti, concezioni, tecniche e materiali, risalenti ormai ad epoche superate.
Tuttavia:

Un impianto nato negli anni 60 oggi non sarebbe realizzato con gli stessi criteri e materiali. Di li a dire che va tassativamente rifatto, né corre.
Anche una auto degli anni 60 oggi non rispetterebbe i limiti dei crash test, ma può circolare

Se invece anche l'alloggio e' da buttare, da sventrare e rifare, allora restava inutile richiedere certificazioni che non occorrono, per procedere alla vendita e al risanamento generale.

Se l'alloggio ha il salvavita, probabilmente inserito da un tecnico abilitato, l'impianto e' considerato a norma.
Basta un semplice collaudo e fine del teatro.

Appunto....

Ps: se avrò bisogno di una Diri ti terrò presente. Pratichi prezzi veramente ottimi



Le normative vigenti dicono anche che un impianto ante 90 privo di certificazioni è da ritenersi adeguato se dotato di salvavita ecc.
 

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