Annouk

Nuovo Iscritto
Intanto grazie a tutti per le considerazioni. Riferendomi a quello che ha detto Prisco era esattamente quello che intendevo fare: all'agente avevo detto che non mi sembrava giusto pagare qualcosa visto che il contatto non me l'aveva procurato lui e che la "consulenza" gliel'avevano chiesta i signori XXX. Io volevo intascare un certo prezzo, vedesse lui se prendere la provvigione solo da loro o altro. Lui ha gonfiato la mia controproposta della provvigione che voleva da me, che ora si è rivelata essere il quintuplo di quella che alla fine hanno pagato gli altri. Concordo, a questo punto, che la documentazione ufficiale dà ragione all'agenzia ma di base c'è stato un comportamento ultra-scorretto.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io credo che ognuno di noi si comporterà a seconda del contesto. Io stesso sono contro il lavoro gratis, ma devo purtroppo fare delle distinzioni in base a ciò che mi circonda. Ad esempio posso riportarti che se qui a Roma, noi pochi che giustamente vogliamo essere pagati, non scendessimo a compromessi chiuderemmo bottega perchè sono così tante, ma proprio tante le altre agenzie che lavorano "aggratiss" che prenderebbero tutti i lavori a nostro discapito.
Quando vengo contattato per delle consulenze/valutazioni che poi si trasformano in incarico io premetto subito qual'è la provvigione per il mio servizio e il lavoro verrà svolto solo dietro il giusto compenso. Se invece contatto io i venditori per provare a soddisfare un cliente della lista richieste provo comunque a chiedere il compenso, ma se non vuole darlo perchè vuole di base fare da solo io che pretesa posso avere? E' ovvio che il mio lavoro in quel caso si basa esclusivamente sui miei clienti e di certo non vado a spendere soldi in costose pubblicità su internet, giornali ecc.


Intanto grazie a tutti per le considerazioni. Riferendomi a quello che ha detto Prisco era esattamente quello che intendevo fare: all'agente avevo detto che non mi sembrava giusto pagare qualcosa visto che il contatto non me l'aveva procurato lui e che la "consulenza" gliel'avevano chiesta i signori XXX. Io volevo intascare un certo prezzo, vedesse lui se prendere la provvigione solo da loro o altro. Lui ha gonfiato la mia controproposta della provvigione che voleva da me, che ora si è rivelata essere il quintuplo di quella che alla fine hanno pagato gli altri. Concordo, a questo punto, che la documentazione ufficiale dà ragione all'agenzia ma di base c'è stato un comportamento ultra-scorretto.

Idem in questa situazione: avresti dovuto fin dal principio non accettare compensi obbligatori, ma di base, la cosa più amara è comunque il comportamento non proprio etico. E questo è frutto dell'avidità.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tu Annoux continui a scaricare tutta la responsabilità addosso all'agenzia immobiliare ma a me questo acquirente, che prima viene da te, poi ti porta dall'agenzia, poi ritorna da te e infine ritorna in agenzia... NON MI CONVINCE proprio per niente!:confuso:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Io credo che ognuno di noi si comporterà a seconda del contesto. Io stesso sono contro il lavoro gratis, ma devo purtroppo fare delle distinzioni in base a ciò che mi circonda. Ad esempio posso riportarti che se qui a Roma, noi pochi che giustamente vogliamo essere pagati, non scendessimo a compromessi chiuderemmo bottega perchè sono così tante, ma proprio tante le altre agenzie che lavorano "aggratiss" che prenderebbero tutti i lavori a nostro discapito.
Quando vengo contattato per delle consulenze/valutazioni che poi si trasformano in incarico io premetto subito qual'è la provvigione per il mio servizio e il lavoro verrà svolto solo dietro il giusto compenso. Se invece contatto io i venditori per provare a soddisfare un cliente della lista richieste provo comunque a chiedere il compenso, ma se non vuole darlo perchè vuole di base fare da solo io che pretesa posso avere? E' ovvio che il mio lavoro in quel caso si basa esclusivamente sui miei clienti e di certo non vado a spendere soldi in costose pubblicità su internet, giornali ecc.




Idem in questa situazione: avresti dovuto fin dal principio non accettare compensi obbligatori, ma di base, la cosa più amara è comunque il comportamento non proprio etico. E questo è frutto dell'avidità.

Hai perfettamente ragione a dire che oramai siete quasi privi di forza contrattuale nei confronti di chi vende casa. Un po' di lungimiranza di categoria vi avrebbe salvato, perché prendere i soldi solo dall'acquirente è un veleno mortale per il prestigio del vostro lavoro ai nostri occhi. Una figura che non esiste da nessuna parte. A questo ha contribuito la ricerca dell'incarico per forza, a tutti i costi, meglio se esclusivo.... avete disprezzato la mediazione pura, in favore dei contratti e vi trovate oggi, nudi. Una figura come quello proposta, avrebbe senso semmai se allora chi lo fa si coalizzasse con la classe "acquirente" (quelli che pagano), lottando per loro e tutelandoli come "mandatari a trovare casa", chiedendo garanzie al venditore e impegni certi, cercando di far accettare le proposte con il massimo vantaggio dell'acquirente possibile. Ecco che allora lo potrei digerire. Ma l'atteggiamento è esattamente l'opposto, servilismo totale nei confronti del proprietario (spesso) e disprezzo dell'acquirente "morto de fame" (sentite un po' di romani al riguardo, o di milanesi). Ecco che il vostro lavoro agli occhi dei tanti che cercano risulta poco gradito, facilmente classificabile come parassitario (a torto o ragione). Senza sacrifici non arriverete a nulla, senza unirvi per migliorare sia il vostro modo di lavorare che la vostra stessa condizione, non potrete che subire il mercato, come meri attori di serie c, nonostante meritereste la regia.
 

faustoturatto

Membro Ordinario
Privato Cittadino
A me non convincono nè l'agenzia nè l'acquirente come ha osservato Limpida ben due volte:
- l'acquirente "dopo" aver visionato l'immobile va in Agenzia e (probabilmente su suggerimento dell'Agenzia??) fa un'offerta eccessivamente al ribasso;
- l'Agenzia chiama il venditore (che vuole vendere da sè il bene) e gli presenta l'offerta (troppo bassa) e probabilmente lo convince a fare una controproposta che sia comprensiva anche delle provvigioni che lui, venditore, dovrà riconoscere all'Agenzia stessa. E su foglio a parte quantifica le provvigioni per la vendita in 5.000 euro.
- così ha messo nero su bianco che l'Agenzia ha fatto da tramite nella trattativa;
- poi l'acquirente paga solo 1.000 euro di provvigione. Perchè? come ha scritto Limpida!
- e ad Annouk chiedono 5.000?
Ho il dubbio che Annouk sia stata raggirata.
E secondo Voi, spiegando queste cose ad un giudice, pur in presenza di documenti scritti, non gli verrebbe qualche dubbio?

Di solito leggo i forum, ma non intervengo lasciando il dibattito a persone più competenti, ma sarà che anch'io abito a Padova e che ad inizio anno ho avuto a che fare con un Agente non proprio "corretto" (poi l'affare non si è concluso) che suggerirei ad Annouk, se avesse tempo e soldi da buttare, di aspettare di essere chiamata in causa. Almeno sarebbe un giudice a decidere.
 

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