Luciano Passuti

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Caro Andrea,
non voglio entrare in merito alla gestione del tuo collegio provinciale, nella mia regione che mi onoro di presiedere, la realta e' ben diversa !
In particolare a Bologna abbiano oltre 400 associati, in continuo aumento, che rinnovano regolarmente la quota e ci ringraziano continuamente per le attivita', le informazione e il supporto che gli forniamo in ogni occasione !
Non mi parlare del passato e delle "BIG" alla quale io e la mia regione non abbiamo e partecipato non condividendone la gestione e le finalita'.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
SONO FELICE...e sottolineo felice per la provincia che presiedi ( e conoscendo bene la tua fama professionale ne ero certo ). ma da noi.. alla periferia dell'impero le cose sono ben diverse..le realta' sono molto difficili,, e lo sai bene. il passato..che proprio lontano non e'..esiste nei ricordi almeno. e alle altre mie opposizioni che mi dici..?
grazie di cuore
andrea
 

contestabile

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Il problema a mio avviso sta purtroppo nella classe dirigente delle associazioni di categoria, in questo caso della Fiaip.
I politici non ci ascoltano perche forse non siamo capaci di farci ascoltare. I risultati non arrivano perchè sempre a mio avviso non facciamo politica vera. La Fiaip comincerà a contare quando deciderà finalmente di fare il salto di qualità nella sua classe dirigente e quando finalmente diciderà in quali scarpe mettere i suoi piedi (non si può continuare ad avere un piede in due scarpe.
Per realizzare tutto ciò è necessario inoltre crescere anche come numero di associati e non si cresce se prima non si pongono le basi per dare credibilità di servizi (veri) a supporto dell'attività quotidiana di tutti noi.
Non si cresce senza condivisione, non si cresce senza partecipazione e la partecipazione ci potrà essere solo se tutti si potranno sentire ugualmente motivati.
Per come è stata gestita la Fiaip in molte realtà gli associati immaginano chissa quali interessi reconditi si nascondono dietro una qualsiasi carica federativa.....il motivo di questo retaggio culturale ormai incancrenitosi, sta nella mancata condivisione di questa pseudo classe dirigente anche della piu semplice azione federativa.
In futuro potremmo crescere solo portando in Fiaip una nuova filosofia, un nuovo e più efficace modo di fare politica e azione sindacale, contraddistinto dalla condivisione e dal coinvolgimento del maggior numero di associati nelle azioni e nella programmazione delle attività da intraprendere per la tutela della professione e per la crescita della categoria.
Se infine merito e capacità saranno i valori che potranno contraddistinguere la selezione e la successiva formazione della nuova classe dirigente, non potremmo che sperare nel raggiungimento di tutti gli obiettivi che sono alla base dello statuto della mission Fiaip.
Cordialmente
 
S

SamueleLupidii

Ospite
Condivido ciò che scrive Pino Contestabile. Noi siamo la Fiaip e noi possiamo cambiarla in quelle cose che andrebbero cambiate e migliorate. L'atteggiamento del "buttiamo via il bambino con l'acqua sporca" non paga. Miglioriamo ciò che c'è da migliorare. Agli associati dico: partecipate alle riunioni e quando c'è da eleggere il Presidente Provinciale fate massa critica e sceglietevene uno che si da da fare e poi coadiuvatelo nelle cose da fare. Il PP è un volontario come tutti gli associati; non guadagna nulla a fare il PP o il PR ma mette a disposizione tempo, risorse e intelligenza. Senza associazione non si va da nessuna parte nella difesa della professione.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Re: Quale beneficio a iscriversi a una associazione di categoria

Il PP è un volontario come tutti gli associati; non guadagna nulla a fare il PP o il PR ma mette a disposizione tempo, risorse e intelligenza. Senza associazione non si va da nessuna parte nella difesa della professione

Sono d'accordo su quello che state scrivendo ma vorrei precisare pur non avendo esperienza associativa particolare, che a fronte di un grande impegno non retribuito (credo) si ha come presidente provinciale/regionale un ritorno d'immagine che nella propria città non è di certo trascurabile e che indirettamente accresce la propria visibilità in modo consistente e quindi genera guadagni.

Guadagni più che legittimi se si copre bene il proprio ruolo, ma è ipocrita dichiarare che si fa (solo) per la gloria. Sarebbe diverso se i presidenti provinciali/regionali restassero anonimi, il che sarebbe impossibile per questioni di incarico politico e rappresentanza.

Diciamo quindi la verità: Coprire una carica associativa è un lavoro enorme e spesso ingrato, non retribuito (credo) ma certamente gratificante sia sotto il profilo professionale che economico indiretto. Il che personalmente non mi scandalizza, anzi ritengo corretto che se qualcuno si prodiga per la categoria è giusto che raccolga il frutto del suo impegno senza andare a gravare sulle quote associative (e questo in effetti non avviene).

Ho fatto questa premessa per arrivare a un punto: Talvolta questo bagno di popolarità acceca i vari responsabili provinciali/regionali che colgono in questa espansione di contatti e opportunità una nuova frontiera professionale e "corrono" per assumere posizioni di rilievo maggiori "dimenticandosi" della missione base: Tutelare gli associati e fare del proprio incarico un corretto utilizzo.

Il poltronismo (perdonatemi il termine poco simpatico) ha affossato imprese ben più grandi e solide delle associazioni di agenti immobiliari. Ed è forse il vero pericolo di dispersione della mission fondamentale. Forse questo è uno degli aspetti ove gli organismi nazionali dovrebbero vigilare con più attenzione.

Spesso si legge (detto da voi dirigenti) la sede provinciale/regionale non funziona bene o cose del genere.
Mi sembra intellettualmente corretto riflettere sugli asincronismi che esistono o si generano col tempo tra la mission nazionale e quelle locali e che sia responsabilità diretta ed esclusiva delle sedi nazionali se una sede locale non fa ciò che dovrebbe.

Sulla rappresentanza politica la questione è nettamente più complessa. Basta andare a scovare le lotte intraprese dal CNEL in questi 50 anni post bellici per rendersi conto che se non si è in centinaia di migliaia farsi ascoltare dalle classi dirigenti politiche è almeno difficile se non impossibile. Personalmente credo che chi critica le associazioni dovrebbe prima di tutto farne parte e poi agevolare i processi di cambiamento.

Credo anche che se su 100.000 operatori del settore solo 15/20.000 sono iscritti a una delle tre associazioni di categoria, esiste un problema di fondo. Credibilità, Strategie Operative e Comunicazione sono evidentemente errate. Una sana autocritica e un piano di riforma di questi tre elementi potrebbe avviare una campagna di reclutamento seria e non basata solo sui servizi "utili" alla professione.

Per "seria" intendo fondata su un dialogo sincero e centrato tra l'associazione e il futuro associato che lo persuada a comprendere quali sono i veri motivi per cui far parte di un'associazione è fondamentale. E' evidente anche a me che sono un perfetto cretino, che questi motivi non possono riconfluire nella modulistica, nelle convenzioni o in un'assicurazione a basso costo.

g
 
S

SamueleLupidii

Ospite
Diciamo pure che ciò che scrivi, Giorgino, è condivisibile in parte … non generalizzando. Ovviamente il PP o il PR nel momento in cui si impegna ha probabilmente visibilità, di contro, se non si impegna questa visibilità non l’avrà di certo. Poi non è automatico che visibilità significhi più guadagni sicuramente. Ti confermo che i dirigenti non sono pagati ma che la gratificazione a livello personale e professionale ovviamente c’è. Poi ci sono coloro che avevano visibilità propria prima di diventare PP o PR, che magari andavano già sui giornali come esperti, o partecipavano già a trasmissioni TV ecc. per loro questa teoria non vale o vale in parte.
In definitiva, direi, che comunque occorre una buona dose di volontà e voglia di fare per poter essere un buon dirigente di associazione.Sugli asincronismi tra nazionale e locale: la Fiaip, ad esempio, ha uno statuto democratico davvero! I dirigenti provinciali e regionali così come quelli nazionali vengono scelti dagli associati che partecipano alle assemblee. Tutti possono aspirare ad essere dirigenti e i dirigenti, se non funzionano, possono essere mandati a casa rispettivamente dai consigli provinciali, regionali o dal consiglio nazionale (vedi statuto FIAIP dal sito www.fiaip.it) .
La volontà di far bene deve partire dalla provincia; il livello nazionale può stimolare a far bene … sicuramente da indirizzi di carattere generale ma il PN non è Ugo Chavez e il Segretario Nazionale benché abbia funzioni di controllo e gestione non può imporre la propria volontà sic et simpliciter.
Sul resto siamo in linea: la comunicazione va implementata e deve arrivare all’associato ancora meglio. La Fiaip ci ha lavorato, ci sta lavorando e ci lavorerà. Nulla si fa in poco tempo e tutto è perfettibile. Anche e soprattutto le critiche, se costruttive, aiutano a migliorare e migliorarsi. Noi vogliamo associazioni più forti, più coese e capaci di garantire protezione sindacale per le professioni. Le associazioni sono fatte da uomini e donne che si danno da fare … sbagliando, correggendosi, facendo scelte giuste … spinte da spirito di sacrificio perché, diversamente, se volessero SOLO la gloria (fine a se stessa) se la cercherebbero anche in altri modi.
Spero di aver bilanciato la visione del dirigente di associazione
;)
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Associazion I ? :? :domanda:

Vorrei ringraziare sinceramente gli amici della FIAIP per il dibattito che va sviluppandosi, nel quale ci rendono partecipi delle loro posizioni e dei loro progetti ... :applauso: :applauso: :stretta_di_mano:

Mi piacerebbe molto che intervenissero anche dirigenti, funzionari (o quello che sono) della FIMAA e dell'ANAMA per farci conoscere il loro punto di vista! :occhi_al_cielo:

;)
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Re: Quale beneficio a iscriversi a una associazione di categoria

La volontà di far bene deve partire dalla provincia; il livello nazionale può stimolare a far bene … sicuramente da indirizzi di carattere generale ma il PN non è Ugo Chavez e il Segretario Nazionale benché abbia funzioni di controllo e gestione non può imporre la propria volontà sic et simpliciter.
Ti ringrazio della risposta esaustiva Samuele :)

Lasciami però precisare che il tuo "smontaggio" sui benefici di essere presidente provinciale/regionale/nazionale non mi convince affatto. Ma non è questo il punto: Sia che siate vittime oppure più realisticamente persone che oltre ad amare il proprio mestiere amano anche la "politica" o l'attività sindacale benefici di ricalco d'immagine inclusi, ritengo che sia non solo legittimo, ma addirittura indispensabile per avere le motivazioni per fare ciò che ci si è prefisso di affrontare. Chiuso l'argomento da parte mia nella fattispecie. Mi piaceva aprire anche un punto di vista più verosimile sulla questione.

Sulla questione liberismo territoriale invece mi trovi parzialmente in disaccordo. La democrazia è un'utopia meravigliosa ma non aumenta l'efficienza. Per carità non "premio" un regime, ma delle modalità operative condivise, certamente. Ciò al fine di restituire una continuità territoriale necessaria a mio modo di vedere per esaltare una buona organizzazione almeno nelle sue linee base.

Ma parlo di cose che non conosco e quindi mi fermo qui. ;)

Giuste per precisare non mi sono riferito alla FIAIP ma a qualsiasi associazione sindacale esistente ;)

Tornando alla comunicazione con gli associati, riprendendo anche l'esortazione del buon Maurizio, credo che essere qui sia già un segno tangibile che esprime la voglia di avvicinarsi o riavvicinarsi alla "base". E quindi persuaderla con i fatti oltre che con le parole che il dialogo costruttivo non può che far bene a tutti noi, agenti immobiliari e creditizi.

g
 
S

SamueleLupidii

Ospite
Re: Quale beneficio a iscriversi a una associazione di categoria

giorgino ha scritto:
Lasciami però precisare che il tuo "smontaggio" sui benefici di essere presidente provinciale/regionale/nazionale non mi convince affatto. Ma non è questo il punto: Sia che siate vittime oppure più realisticamente persone che oltre ad amare il proprio mestiere amano anche la "politica" o l'attività sindacale benefici di ricalco d'immagine inclusi, ritengo che sia non solo legittimo, ma addirittura indispensabile per avere le motivazioni per fare ciò che ci si è prefisso di affrontare. Chiuso l'argomento da parte mia nella fattispecie. Mi piaceva aprire anche un punto di vista più verosimile sulla questione.

g

Assolutamente non mi sento vittima ma una persona che ha la possibilità e la voglia di darsi da fare per la Federazione. La precisazione era doverosa ;)
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
ho fatto parte della federazione dal 1983,ho fatto parte del consiglio provinciale per qualche anno ,ma ne sono uscito in quanto non sono un politico ( mai riuscito a dire vabe' a uno che e' un cog...... e),ma parlo e parlo molto con i colleghi,la cosedetta base . la maggior parte si iscrivono per...assicurazione r.c. a prezzi convenienti ( ora un po' meno ), convenzioni bancarie con spread agevolati ( :risata: :risata: ),storni provvigionali sui mutui erogati ,visibilita' in internet ( :risata: :risata: )col portale federativo.etc. etc., mi piacerebbe sapere i costi di questo pseudo portale ( classifica alexa.com al 540.000 posto ), un gestionale dove sino a ieri era nel pacchetto ,da oggi ( senza preavviso nn funziona piu' se nn paghi :rabbia: );politicamente ,nonostante gli sforzi( :shock: ) non si conta nulla , tutto quello che i vari governi han decisi di fare e' stato fatto..quindi. quanto siamo, pardon eravamo, iscritti? 12.000 - 13.000 o giu di li' fanno un budget di spesa totale ( visto che tutti sono no profit( :shock: ) ,tranne i call center ) di circa 2,5/3.000.000 di eurini esclusi gli storni provvigionali di convenzione. provate a pensare se parte di questi danari fossero investiti in attivita' promozionali/produttive di lavoro e non politiche, sopratutto in questi momenti cosi' difficili, investendo sul portale (non mi ha dato una sola mail di richiesta da quando e' stato aperto ),.. e cosi' via.
per concludere... la sensazione e' che tutte le dirigenze nazionali di federazione,siano su un mondo che non ci appartiene e che non viviamo,lo scopo dovrebbe essere il contrario....condividere per vivere insieme...meglio.
grazie
 

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