Mil

Membro Senior
Di nuovo la tua analisi così lucida della situazione, skywalker, cozza con l'ottimismo che sembri sprizzare quando dici che vendi villette su carta, come il pane.
Le cose sono due: o le villette le vendi in Grecia ai nordici che stanno considerando quella zona come avvoltoi (e allora può essere) oppure la realtà che descrivi tu è talmente di nicchia da non risentire ancora adesso, in Italia della situazione catastrofica che tu stesso descrivi.
Non so, ma a me pare che la tua sia una contraddizione in termini, nello stesso discorso. E soprattutto non mi pare che qui scriva gente solo "dal paesello", quanto piuttosto da realtà metropolitane importanti (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli, Palermo). Tutte città dove non si prende in considerazione "Ponte Vecchio" per dire che le cose vanno alla grande, ma si guarda molto più sensatamente la realtà limitrofa, che è quella realmente specchio della situazione.
E purtoppo l'impressione è che mai come adesso l'Italia sia così tragicamente unita....
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Essere ottimisti e darsi da fare è una cosa, andare in giro con le fette di salame sugli occhi, un'altra.
Non ho mai detto di vendere villette come il pane...come il pane si vende solo...il pane appunto.
La mia era una risposta lucida a chi mi diceva di essere facilone e superficiale solo perchè ritengo che i dati sull'invenduto a questo punto siano ormai solo da considerarsi in termini statistici ma che in se non racchiudano alcuna ricetta magica o soluzione...
...anzi...
anzi possono distogliere l'attenzione dal lavoro vero, quello che si fa con gli appuntamenti e non con le tabelle.
In questo paese ce n'è già fin troppa di gente che lavora solo"sulla carta"ma l'economia reale si basa sul prodotto non sui documenti che al limite sono un'inevitabile contorno.
E' ancora presto per vendere le villette greche ai nordici, meglio aspettare l'esito delle elezioni e la reazione dell'europa...
Tentare di vedere la realtà per quello che è e non per come vorremmo che fosse però mi sembra un buon punto di partenza da cui decidere la direzione futura da dare alle nostre attività e valutare l'invenduto numericamente come dato cardine per attribuire un connotato di qualsiasi voglia natura alla situazione, bhè...mi pare riduttivo e fuorviante.
Parere personale s'intende...
poi vorrei capire...
Cosa ti infastidisce tanto in quello che dico e scrivo?
Quando dico che il lavoro perseverante e costante, svolto con attenzione nelle scelte da fare senza perdere tempo nel compiacere uno stato di abbattimento e delusione, aiuta a realizzare (non sempre ma spesso è così) il risultato, allora sono ottimista e non realista.
Quando dico che comunque la situazione attuale è frutto dell'incancrenirsi di un sistema che difficilmente potrà mutare autonomamente senza ulteriori e maggiori sacrifici da parte di tutti (e quindi anche da coloro che sono troppo interessati a difendere una posizione onestamente ormai indifendibile e insostenibile) divento sprezzante, (implicitamente antipatico) e operatore di un settore di nicchia che, chissà per quale elucubrazione mentale, dovrebbe celare al mio sguardo la visione nitida della realtà nazionale.
A parte che cercare un settore di nicchia e operarvici è al limite frutto di una scelta perpetrata e creduta anche quando la realtà del settore sembrava voler maggiormante premiare l'approssimazione...non una condizione divina ed innata.
Comunque provate a chiedere al caro e sempre condivisibile Boschini, visto che sembra godere di maggior credibilità e considerazione del sottoscritto, se e quanto è divertente dover salire e scendere da un'aereo o percorrere lunghi spostamenti in auto per andare a ricercare situazioni e mercati più performanti e meglio regolamentati del nostro e se alla fine questa scelta paga.
Ultimamente ho iniziato ad apprezzare sempre più i commenti di iscritti come pensoperme, garbuio, lo stesso boschini e immpittaro, tutte persone con le quali all'inizio ho avuto discussioni anche al limite della cortesia e con visioni che inizialmente mi parevano opposte per rendermi poi conto che discutevamo solo dei due lati di una medesima medaglia.
Tutte persone che noto sono piuttosto dibattute e contestate dai sempre politicamente corretti (a mio avviso personale, forse a volte troppo) frequentatori di queste pagine
Immpittaro ha addirittura abbandonato il settore per decidere di occuparsi di arredamento...non cambio casa perchè sono preoccupato o perchè in questo momento la situazione non me lo permette ma, magari, ristrutturo lievemente e cambio la mobilia, potrebbe non essere una scelta illogica e comunque, magari un po' meno ma sicuramente gratifica.
A questo punto se fossi in lui penserei di costituire una squadra di artigiani (non dipendenti quindi) da coordinare in modo da offrire un servizio completo, facendo quelle piccole variazioni che consentano al mio arredamento nuovo di avere il miglior risultato e aumentare i miei margini...
Pensare al da farsi e darsi degli obbiettivi non è solo un'esercizio di stile...l'importante è non pretendere che tempi e risultati non risentano della situazione attuale e quindi considerarlo prima.
Lasciarsi trasportare però dagli eventi al pari di quei passeggeri saliti sul mezzo di locomozione senza neanche essersi presi la briga di chiedere al conducente la destinazione finale del viaggio...bhè...
Molto meglio guidare il proprio mezzo tenendo conto dei limiti e della direzione della carreggiata e tentare di raggiungere la meta che ci siamo imposti.
L'importante è ricordarsi di accelerare in autostrada e rallentare quando la strada diviene stretta, disconnessa e sdruciolevole come lo è ora.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
I segnali che anticipano il fallimento (e chiamiamolo come si chiama davvero) sono:
-mutamenti di governo che permettano il controllo dello stato anche a persone non elette
-crolli borsistici prevalentemente nei settori bancario e credito/assicurativo
-aumento della disoccupazione
-rapido aumento della pressione fiscale
-riduzione dei depositi bancari da parte dei cittadini
-legiferazione di leggi che non consentano la libera circolazione di denaro contante

quindi falliremo dopodomani?
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Non ho detto questo così come non lo auspico o lo spero però guardo alla storia.
Però quando ciò è avvenuto i segnali premonitori sono sempre stati quelli citati.
Oggi pensiamo che il default delle nazioni sia più un'ipotesi che una possibilità reale solo perchè la gente ha memoria storica pari solo alle sue illusioni.
Il default delle nazioni è più reale e ricorrente di quanto pensiamo.
...e solitamente avviene a grappolo.
Il primo storicamente certo risale all'antica grecia, caso vuole...
Nella metà del '500 francia e spagna che ne accumularono altri 8 e 5 nei due secoli successivi.
Prussia
Quando congiuntamente l'economia di diverse nazioni ricorre a massicci prestiti per finanziare il debito e si incappa in una crisi economica persistente, il default è praticamente inevitabile.
Recentemente (ultimo ventennio) annoveriamo russia, turchia, ucraina equador argentina due volte per un totale di 31 paesi.
la seconda guerramondiale ha visto il default di italia, turchia e giappone.
Cuba, cina, messico e cecoslovacchia lo sono state al termine dei moti insurrezionalisto rivoluzionari.
Nulla di nuovo all'orizonte.
Dalla fine dei conflitti nessuna grande potenza lo ha raggiunto ma prima toccò anche a germania e austria.
Ricordi i tango bond e il costo e le perdite che ci causò?
Non so che dimestichezza tu abbia con i moderni strumenti finanziari e cosa per te significhino parole come: fondi indicizzati, collateralizzed, debt obbligation, derivati, credit default swap, structured investment vehicle ma ti assicuro che sono solo pezzi di carta...e i debiti si pagano con produzione, crescita, investimenti, gestione oculata della cosa pubblica, fiscalità adeguata, capacità di programmazione, lungimiranza finanziaria e fiscale, non con la carta.
...a meno che tu intenda la carta moneta...ma mi pare che ultimamente ne circoli pochina e comunque si è regolamentato anche quello...e non a caso.
 

Mil

Membro Senior
Bah...forse non ti capisco io. Ancora una volta mi sembra un discorso che contraddice quello che hai fatto precedentemente, un'analisi molto vicina a verità.
Tutti siamo convinti che piangersi addosso non serve, certo. Però siamo altrettanto convinti credo che ci sia un grosso, un enorme problema che riguarda questo nostro settore che si chiama stallo, che è l'anticamera del crak e dal quale nel nostro piccolo non riusciamo certo a salvarci.
Si tenta di descrivere con chiarezza la realtà, quella vera, quella che i giornali non ci dicono e non ci riportano. E questo non certo per essere catastrofisti, ma perchè se non sai le variabili del problema non le puoi risolvere. E qui i problemi sono più di uno: l'invenduto, che è una spia e non puoi ignorarla, il credito, che manca in modo asfissiante, il costo eccessivo di una enorme fetta di immobili rispetto al valore reale e soprattutto rispetto al trend medio di crescita e occupazione, le banche che ci tengono in pugno,la tassazione, che è in aumento, i problemi socio-demografici. Sono d'accordo con te che ognuno deve darsi da fare e credo anche che ci siano differenze tra zone così notevoli da non poter cercare una soluzione uniforme. Però oltre a lavorare (giustamente) il proprio orticello cerchiamo anche di guardarci intorno e trovare insieme una soluzione, costituendo una massa critica e obiettiva. Altrimenti non usciremo dal tunnel.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Non capisco dove tu veda tutta questa contradizione.
Parlo di due cose diverse contemporaneamente e li tratto come due diversi argomenti.
Il mio testimone di nozze è greco ma fa il chirurgo in svizzera...quando parla da greco parla dei suoi problemi, del debito, delle tensioni, quando parla da chirurgo svizzero parla del lavoro eccessivo, dei redditi, degli investimenti che intende fare...e allora...
dove vedi tutta questa contradizione?
Vedere solo la propria realtà e come dici tu il proprio orticello, questo sì che mette al riparo da qualsiasi possibilità di incorrere in argomenti "contradditori" ma si chiama occlusione mentale.
 

Mil

Membro Senior
Non capisco dove tu veda tutta questa contradizione.Parlo di due cose diverse contemporaneamente e li tratto come due diversi argomenti.

E' proprio questa, la contraddizione. Che ho l'impressione che tu stia trattando di un mercato "immobiliare", strettamente collegato a un posto fisico, e dunque collegato a una serie di variabili e problematiche (differentemente dal medico greco che fa il chirurgo altrove), al pari di quello "mobiliare", che per sua natura è avulso dalla situazione di un singolo Paese in un mkt globale.
Io credo che continuare a volare con la spia del carburante accesa sia un suicidio e prima lo si ammette meglio sarà per tutti. Però può essere che mi sia perso nel discorso, ormai conosco tutti i tuoi testimoni di nozze greci e tedeschi....
 
I

immpittaro

Ospite
Io credo che continuare a volare con la spia del carburante accesa sia un suicidio e prima lo si ammette meglio sarà per tutti.

questa è una situazione dove si rivedranno purtroppo in molti.............:pollice_verso:
 

residenze

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Dopo lunghissima assenza dal sito mi sono riletto tutto il thread generato dalla mia domanda, l'ho trovato molto interessante ed approfondito e ringrazio tutti i partecipanti. Nel frattempo ho notato che tutti i portali hanno fatto sparire i numeri (totale degli immobili presenti) e sicuramente non è un caso... così è sparito anche quel minimo di trasparenza che prima c'era, e si ritorna al mercato dell'illusionismo e delle camminate sui carboni ardenti. A proposito dei carboni ardenti c'è chi va a Londra da Anthony Robbins e spende 4.000 euro in un weekend per farsi la "camminatina" . Una amica cinese mi raccontava che da loro già molti anni fa c'erano "venditori di strada della camminata sui carboni ardenti" al costo di POCHI CENTESIMI. Così, piccola curiosità. Cari saluti a tutti
 

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