Marius67

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Sono a richiedere gentilmente un consiglio riguardo la vendita di un terreno edificabile ricevuto in successione.

Questo è l’avvenimento cronologico:

Anno 2012 in seguito al decesso dei genitori, mia moglie riceve in successione la villetta con terreno di pertinenza in zona edificabile.

In previsione di una vendita separata della villetta e del terreno edificabile, si procede a presentare una successione integrativa (sempre durante il 2012) dove si dichiara un valore del terreno pari a € 220.000,00 (versando imposta ipotecaria e catastale pari al 3%). A quattro anni di distanza si trova un acquirente per il terreno ed un acquirente per la villetta. Si procede quindi a frazionare il lotto per andare a cedere il terreno edificabile (che a questo punto ha una volumetria edificabile inferiore rispetto al lotto originario, oltre che una inferiore superficie), ma ad un prezzo nettamente inferiore rispetto alla valutazione fatta in sede di successione integrativa, pari a € 115.000,00. Il deprezzamento è giustificato dal fatto che oltre ad una situazione economica di crisi del mercato immobiliare, vi è una ridotta capacità edificatoria dovuta alla inferiore superficie rispetto al lotto originario dopo il frazionamento, ridotta possibilità di intervento edificatorio per la riduzione dell’area di galleggiamento, oltre ad altre motivazioni più tecniche, come ad esempio la necessità di dotare il lotto stesso di sottoservizi per l’allaccio alle diverse reti tecnologiche.

A questo punto la mia volontà sarebbe quella di effettuare una rivalutazione al ribasso del terreno edificabile (sfruttando la Legge di Stabilità 2016 che ha riaperto i termini del 30 giugnoper presentareperizia giurata), andando a versare imposta sostitutiva pari all’8%. Alcuni tecnici e/o operatori del settore edile ed anche un commercialista mi sconsigliano questo tipo di operazione, adducendo, tra l’altro, il fatto che ciò non mi metterebbe comunque al riparo da un quasi certo accertamento futuro da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Quale consiglio potete darmi, tenendo conto che i tempi per la compravendita sono molto ristretti?

Grazie.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate ha stabilito la liceità della vendita ad un prezzo inferiore rispetto a quello stabilito per la rivalutazione del terreno.
Se il valore iniziale in sede di successione risultasse pari a 220.000 euro (o anche in proporzione meno visto la decurtazione della superficie edificabile) ed il valore di vendita risultasse di 115.000 euro, io procederei con la cessione senza rivalutazione e senza pormi il problema della plusvalenza.
 

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