Atzicchiru

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti,

Dovrei stendere un documento con il quale rescindo dalla proposta d'acquisto fatta a fine anno con clausola di verifica conformità catastale, perché ho appurato che la suddetta conformità non c'è.
Da dove potrei prendere spunto?
Devo richiedere indietro all'agente l'assegno di caparra e scrivere che nulla è a pretendere dall'agenzia, all'Interno della stessa lettera o devo scriverne due distinte?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
puoi provarci , se il venditore risolve il problema della conformità catastale, la motivazione non reggerebbe più

Ma non e' vero.
Se era specificato nel contratto la motivazione regge eccome.

Il venditore di un immobile destinato ad abitazione ha l’obbligo di consegnare all’acquirente il certificato di abitabilità, senza il quale l’immobile è (economicamente) “incommerciabile”. Si è evidenziato immedia-tamente il puntum pruriens. Il difetto assoluto della licenza di abitabilità o l’insussistenza delle condizioni necessarie a ottenerla integra ipotesi di consegna di aliud pro alio, legittimando sia la domanda di risolu-zione del contratto, sia quella di risarcimento del danno, sia l’eccezione di inadempimento. La violazione non è sanata dalla mera circostanza che il venditore abbia già presentato una domanda di condono.

Con la sentenza (2294/2017) la Cassazione si è nuovamente pronunciata in tema di vendita di un immobile sprovvisto di agibilità; i giudici della S.C. hanno ribadito la necessità di scindere le questioni relative all’agibilità e quelle attinenti alla regolarità urbanistica dello stesso; l’avvenuta presentazione della domanda di condono alla data della stipula non vale infatti a sanare il mancato rilascio dell’oggi soppresso certificato di agibilità, ciò in ragione della necessità della differente funzione dei relativi provvedimenti amministrativi.

Fonte: Notariato (n. 3/2017)
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Si potrebbe ottenere, ma appurato che l'immobile ha altri problemi non intendo procedere alla compravendita.
se gli altri problemi esulano dalla siospensiva, sarà più diffici
Ma non e' vero.
Se era specificato nel contratto la motivazione regge eccome.

Il venditore di un immobile destinato ad abitazione ha l’obbligo di consegnare all’acquirente il certificato di abitabilità, senza il quale l’immobile è (economicamente) “incommerciabile”. Si è evidenziato immedia-tamente il puntum pruriens. Il difetto assoluto della licenza di abitabilità o l’insussistenza delle condizioni necessarie a ottenerla integra ipotesi di consegna di aliud pro alio, legittimando sia la domanda di risolu-zione del contratto, sia quella di risarcimento del danno, sia l’eccezione di inadempimento. La violazione non è sanata dalla mera circostanza che il venditore abbia già presentato una domanda di condono.

Con la sentenza (2294/2017) la Cassazione si è nuovamente pronunciata in tema di vendita di un immobile sprovvisto di agibilità; i giudici della S.C. hanno ribadito la necessità di scindere le questioni relative all’agibilità e quelle attinenti alla regolarità urbanistica dello stesso; l’avvenuta presentazione della domanda di condono alla data della stipula non vale infatti a sanare il mancato rilascio dell’oggi soppresso certificato di agibilità, ciò in ragione della necessità della differente funzione dei relativi provvedimenti amministrativi.

Fonte: Notariato (n. 3/2017)
ma dove si legge che non c'è l'agibilità?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma dove si legge che non c'è l'agibilità?

Magari sul preliminare...?

Non a caso gli immobili possono essere trasferiti anche in assenza di certificazione.

Perche' esiste il principio della libera negoziazione tra le parti.

Si trascrivono gli accordi nel compromesso.

Di fatto, le compravendite, subiscono la loro criticita' quando gli accordi saltano.

Quando il contratto viene registrato, tutta l'Italia sapra' che quell'oggetto, non e' dotato della certificazione.

Basta leggerlo o no Elisabetta...?
 

Atzicchiru

Membro Junior
Privato Cittadino
Precisamente a cosa ti riferisci ?
Come è impostata la clausola ? È una condizione sospensiva ?
Sì, è chiaramente scritto che la proposta è subordinata all'ottenimento del mutuo e alla verifica (proprio verifica, non ottenibilità della conformità) catastale.
Gli altri problemi riguardano altre cose che erano state citate nelle note della proposta, ma visto che la stesura non è stata altrettanto tassativa ho paura di poter far valere solo il catasto.
 
U

Utente Cancellato 74863

Ospite
e dici niente....mi trovo in una situazione similare seppur con sfumature diverse... proposta d acquisto accettata da entrambi...ma il venditore che nella proposta dichiara di avere tutta la documentazione in ordine...non ha in realtà. .l agibilità. .dovuta....ora sono io che posso decidere se andare avanti o meno... e poco importa se la può produrre ex novo... ora manca!!!! non c è conformità nel contratto.....ho consultato tecnici e legali.....tutto verte a mio favore......
 

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