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Utente Cancellato 80947

Ospite
Buongiorno, io e il mio compagno stiamo cercando di comprare una casa. Siamo riusciti a firmare la proposta d'acquisto dopo un po' di compromessi. La casa è bifamiliare, abbiamo dovuto firmare con il venditore, il vicino usufruttuario e il proprietario dell'altra unità per la divisione dell'esterno. Siamo giunti ad un accordo. Firmato e fatto noi un assegno. Adesso dopo 6 giorni dalle firme il venditore ci comunica che il vicino ci ha ripensato sulla divisione. Può tirarsi indietro anche se ha firmato? Se a noi non va bene il cambiamento dopo le firme dovremo rinunciare. Non c'è un vincolo per il venditore sulla proposta? L'assegno ci torna indietro così o deve raddoppiarlo? Ancora non lo ha incassato.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Bisognerebbe leggere quanto firmato, sia la proposta che l'accordo; anche se non capisco perché ( e a che titolo), avete firmato voi un accordo con il vicino sulla divisione dell'esterno, questione che riguarda, per ora, il solo venditore.

Mi spiego meglio; il venditore deve vendere quanto promesso contrattualmente , cioè quello che, nella proposta , è indicato come oggetto della vendita.
Se vi ha promesso casa + una parte ben identificata di terreno in proprietà esclusiva , e non riesce a vendervi quanto promesso, sarà inadempiente e dovrebbe rendervi il doppio della caparra.
Ma non vorrei che, firmando accordi con il vicino anche voi, abbiate complicato le cose.
Se c'erano parti esterne in comune, e invece voleva venderne una parte come proprietà privata, avrebbe dovuto accordarsi con il vicino, identificare le parti da assegnare, e procedere al frazionamento prima del rogito.


Non hai specificato perche non ha incassato l'assegno; c'è forse una condizione sospensiva per il mutuo, o per altro ?
C'è un'agenzia ?
Chi vi ha consigliato di firmare accordi con il vicino ?
Perché il vicino ha cambiato idea ?
Come pensa di cavarsela, cambiando idea dopo aver concluso un accordo ?
 
U

Utente Cancellato 80947

Ospite
Il venditore vendeva casa con giardino, rustico e garage doppio. Al vicino rimaneva la sua casa con l'altro garage e capannone e un altro pezzo di cortile. Sono parenti, lasciavano usare il giardino come orto e altre stanze al vicino.
Dobbiamo fare il mutuo, nella proposta c'era anche il vincolo in caso di non accettazione del mutuo.
Il venditore lavora in agenzia immobiliare ma stiamo facendo privatamente. È sempre stato gentile e ci ha consigliato più cose.
La proposta era per recintare la casa, e quindi saper dove dividere bene il nostro dal vicino. Che all'inizio c'era il davanti e dietro in comune e poi ha pensato di dividere perché non si sa mai chi viene a comprare.
 
U

Utente Cancellato 80947

Ospite
In pratica ci siamo accordati sull'esterno e abbiamo firmato tutti, noi compratori, venditore e anche usufruttuario è proprietario dell'altra unità. E adesso avrebbero cambiato idea sulla divisione.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
In pratica ci siamo accordati sull'esterno e abbiamo firmato tutti, noi compratori, venditore e anche usufruttuario è proprietario dell'altra unità. E adesso avrebbero cambiato idea sulla divisione.
Quindi avete firmato due documenti, se ho capito bene: la proposta , che è stata accettata e quindi è un contratto preliminare, e un accordo non meglio definito per la divisione degli spazi esterni.
Tra voi (acquirenti e venditori), vale il contratto firmato.
Tra voi e il vicino, non è chiaro che valore abbia l’accordo.
In ogni caso, se il venditore non fa ufficialmente la divisione degli spazi esterni come promessi, non avrete il mutuo, ma , data la condizione sospensiva, potrete solo riavere indietro il vostro assegno ( che non può assolutamente essere definito caparra, ma solo somma in deposito, destinata a diventare caparra con l’ok al mutuo).

Il venditore sarà anche gentile e carino, ma ha fatto un po’ di confusione.
 
Ultima modifica:

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, io e il mio compagno stiamo cercando di comprare una casa. Siamo riusciti a firmare la proposta d'acquisto dopo un po' di compromessi. La casa è bifamiliare, abbiamo dovuto firmare con il venditore, il vicino usufruttuario e il proprietario dell'altra unità per la divisione dell'esterno. Siamo giunti ad un accordo. Firmato e fatto noi un assegno. Adesso dopo 6 giorni dalle firme il venditore ci comunica che il vicino ci ha ripensato sulla divisione. Può tirarsi indietro anche se ha firmato? Se a noi non va bene il cambiamento dopo le firme dovremo rinunciare. Non c'è un vincolo per il venditore sulla proposta? L'assegno ci torna indietro così o deve raddoppiarlo? Ancora non lo ha incassato.
Grosso sbagli quello di non porre TUTTI i vincoli all'attuale proprietario...era lui ad doversi sbattere per ottenere la liberazione da ogni vincolo che hai richiesto. Sei stata male consigliata...
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Quindi avete firmato due documenti, se ho capito bene: la proposta , che è stata accettata e quindi è un contratto preliminare, e un accordo non meglio definito per la divisione degli spazi esterni.
Tra voi (acquirenti e venditori), vale il contratto firmato.
Tra voi e il vicino, non è chiaro che valore abbia l’accordo.
In ogni caso, se il venditore non fa ufficialmente la divisione degli spazi esterni come promessi, non avrete il mutuo, ma , data la condizione sospensiva, potrete solo riavere indietro il vostro assegno ( che non può assolutamente essere definito caparra, ma solo somma in deposito, destinata a diventare caparra con l’ok al mutuo).

Il venditore sarà anche gentile e carino, ma ha fatto un po’ di confusione.
Questo accordo privato non ha alcun valore.
 

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