Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Altrimenti da oggi mi metto a firmare tutti i contratti SENZA intascare la caparra sentendomi libero di inadempiere al contratto stesso.
Se hai l'assegno in tasca, nel comò, sul cassettone o nel cesso e non lo incassi la caparra l'hai ricevuta e, se l'agente è un minimo cosciente, ne hai rilasciata quietanza.

Hai un titolo valido in mano.

Se l'assegno ce l'ha l'agente, no. :)

Se l'agente ti fa firmare che te l'ha data ma poi la trattiene, fa casino... e in caso di guai non vorrei esser nei suoi panni, che però... è tutta kakka meritata.

Nel caso di specie, è il contratto stesso che dice che il venditore NON l'ha ricevuta. ;)

Cominciamo a capire la differenza.

La caparra nel caso, non c'è.

Se no, parafrasando, potremmo dire ai clienti che le caparre confirmatorie le consegnamo in "caso d'uso" :D

Il che, come si capisce, è una assurdità.
 
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Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
Forse non mi spiego bene, o forse quello che scrivo NON viene letto, e sinceramente sono anche stanco di dire le stesse cose, quindi questo è il mio ultimo commento a questo post.

Anche perchè non voglio fare il professore, ma tanto meno essere trattato come un alunno ai primi giorni di scuola (non devi spiegarmi le differenze caro ponz, perchè le conosco fin troppo bene)

Nessuno ha mai parlato dell'assegno e della caparra, ma di un errore commesso dall'agente immobiliare, è inutile che ripeti la regoletta che ti hanno insegnato a "memoria"....(L'assegno se ce l'hai in mano oppure no..il titolo o non titolo...)

SE sulla proposta sottoscrivo (e lo faccio anch'io da anni) che l'assegno n..... del.....banca........CC....... rimane in CUSTODIA all'agente immobiliare XXXXX (con nome cognome e iscritto all'albo di....) fino all'avveramento della condizione , il quale si obbliga a consegnare prontamente l'assegno al promittente venditore nel caso di avveramento della sospensiva e che quest'ultima ha natura confirmatoria (e il promittente venditore ACCETTA tale accordo) e, l'agente immobiliare non comunica tale avveramento nei termini prestabiliti al venditore (dopo mia comunicaizone con A/R), io non me ne esco con le mani in mano, e se c'è qualcuno che ha sbagliato (l'agente) paga!

Il "come" e "quando" non lo so perchè non mi è mai capitato (altrimenti avrei dato la soluzione invece di esprimere un parere), ma certamente non farei passare liscia una cosa del genere.

Se l'agente avesse comunicato al venditore, nei termini prestabiliti, l'avveramento della condizione sospensiva, il discorso sarebbe stato diverso (tant'è vero che il venditore ha scritto che non ha ricevuto la comunicazione entro i termini).

A prescindere dalla consegna della caparra o meno ("Consegna" vincolata alla condizione sospensiva)

Con questo passo e chiudo.

Chi vivrà vedrà..
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Forse non mi spiego bene, o forse quello che scrivo NON viene letto, e sinceramente sono anche stanco di dire le stesse cose, quindi questo è il mio ultimo commento a questo post.

Anche perchè non voglio fare il professore, ma tanto meno essere trattato come un alunno ai primi giorni di scuola (non devi spiegarmi le differenze caro ponz, perchè le conosco fin troppo bene)

Nessuno ha mai parlato dell'assegno e della caparra, ma di un errore commesso dall'agente immobiliare, è inutile che ripeti la regoletta che ti hanno insegnato a "memoria"....(L'assegno se ce l'hai in mano oppure no..il titolo o non titolo...)

SE sulla proposta sottoscrivo (e lo faccio anch'io da anni) che l'assegno n..... del.....banca........CC....... rimane in CUSTODIA all'agente immobiliare XXXXX (con nome cognome e iscritto all'albo di....) fino all'avveramento della condizione , il quale si obbliga a consegnare prontamente l'assegno al promittente venditore nel caso di avveramento della sospensiva e che quest'ultima ha natura confirmatoria (e il promittente venditore ACCETTA tale accordo) e, l'agente immobiliare non comunica tale avveramento nei termini prestabiliti al venditore (dopo mia comunicaizone con A/R), io non me ne esco con le mani in mano, e se c'è qualcuno che ha sbagliato (l'agente) paga!

Il "come" e "quando" non lo so perchè non mi è mai capitato (altrimenti avrei dato la soluzione invece di esprimere un parere), ma certamente non farei passare liscia una cosa del genere.

Se l'agente avesse comunicato al venditore, nei termini prestabiliti, l'avveramento della condizione sospensiva, il discorso sarebbe stato diverso (tant'è vero che il venditore ha scritto che non ha ricevuto la comunicazione entro i termini).

A prescindere dalla consegna della caparra o meno ("Consegna" vincolata alla condizione sospensiva)

Con questo passo e chiudo.

Chi vivrà vedrà..
Prendi come vuoi i miei interventi.

Solo che qua qualcuno vuole sapere come agire e tu gli dici che tu faresti una causa perchè "secondo me chi sbaglia deve pagare" io dissento un pochino, permettimelo.

Tu gli dici quindi che, secondo te, non su base del diritto ma sulla base di quello che tu pensi, lui può agire. e avere soddisfazione.
io dico che se quel contratto è scritto in quel modo, non c'è errore nel contratto, ma c'è un errore nel modo in cui si pensava quel contratto funzionasse. ;)

E dico che può chiedere che il contratto venga mantenuto, ma con una causa, e che non può richiedere caparre ripetute ne esecuzioni in fomra specifica dell'atto, perchè la caparra NON c'è (ce l'ha l'agente perchè era previsto che fosse versata DOPO la decadenza della condizione).

Quindi per addebitare una responsabilità all'agente si deve provare che ci sia stato danno nel non aver fatto ritirare la caparra subito, cioè che il proponente voleva che la stessa fosse da subito attivata.... non so come si possa fare... ma se tu lo sai... accomodati.

Io gli dico che, secondo me e portando anche qualche documento in appoggio, la caparra non c'è perchè non è stata versta e gli dico di andare da un legale a chiederne conferma, con il contratto firmato in mano.

;)

Tu chi ascolteresti, se i soldi per l'eventuale causa fossero i tuoi?

E a prescindere no, affatto: la caparra esiste SOLO se la consegni, NON se prevedi di consegnarla, ma magari qualche giudice può dire qualcosa di differente nel caso... ma io non costruirei la causa su questo punto.

Il contratto è comunque valido, e il nostro (pare) ha le prove di aver comunicato in tempo che il finanziamento c'era, quindi ha in mano una obbligazione da far rispettare, SOLO CHE LA CAPARRA NON C'è e quindi, se mi chiede se può avere indietro il doppio, io gli dico una semplice parola: NO, almeno non per effetto del 1385.. ;)

E non è per insegnarti qualcosa, di insegnare qualcosa agli altri non mi interessa una beata cippa, mi interessa però dire la mia, anche con forza quando mi pare si dicano cose sbagliate, e più uno insiste a dire la cosa che mi pare sbagliata, più io argomento del contrario con dovizia di particolari, tutto qua.

Se uno può correggere, meglio con documenti che con convinzioni, ben venga, se invece si sente trattato come allievo... è un problema tutto suo visto che non è il caso, non essendo né interessato né in grado di insegnare nulla a nessuno. ;)
 
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Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Umberto... paragonare la ar dove dici che hai l'assegno in agenzia alla notifica delle multe.... mi era sfuggita.:)
 
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Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
.......

Ponz continua a fare il filosofo.. Io proseguo nel mio lavoro

PS: Non ho mai parlato del doppio della caparra (ma di un errore dell'agente immobiliare, e mi sembra oggettivo).

PPS: Leggi bene ciò che ho scritto nei post addietro (LEGGI BENE).

PPPS: Non scrivere per poi modificare (e allungare) i commenti.

PPPS: E' come dico io (ho i miei santi in paradiso), ma non voglio infierire, ti dico solo di informarti meglio (e imparare a leggere e capire ciò che uno scrive prima di rispondere)

Buona vita
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
PS: Non ho mai parlato del doppio della caparra (ma di un errore dell'agente immobiliare, e mi sembra oggettivo).

Oggettivo... in cosa?

Di sicuro ci può esser stata una leggerezza, io stesso ho scritto che sarebbe da chiedergliene conto... ma non saprei come e non sarei sicuro di cosa addebitargli, all'agente, semmai so bene cosa chiedere al venditore.... una leggerezza ma non necessariamente un errore che determina "IL" danno... magari invece era proprio il funzionamento del contratto che usa di solito e che ha sempre usato... molti fanno come il collega, da sempre...

Specifica quale è l'errore che potresti addebitare all'agente, nel caso, grazie: quale è la mancanza della quale egli sarebbe, secondo te, legalmente portabile in un giudizio nel caso e avere una buona probabilità di avere soddisfazione?

Infierisci pure, io non ho problemi quando imparo, non la vivo come una minaccia alla lunghezza del mio pene. ;)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Umberto... paragonare la ar dove dici che hai l'assegno in agenzia alla notifica delle multe.... mi era sfuggita.:)
E' una provocazione ovvio, ma la logica non è proprio così lontana. Respingo una comunicazione 'certificata' (non la ritiro, non apro al postino, mi fingo moribondo ect..) e così non sono obbligato ad ottemperare ad un contratto?
La domanda secondo me è: posso io (venditore) rifiutare di ritirare la caparra nonostante una comunicazione certificata (pec, raccomandata AR,fax) e, di fatto, far saltare tutto per aria?
Teoricamente, se così fosse, tutte le volte che un venditore accetta la proposta, ma non ritira fisicamente la caparra potrebbe ritirarsi quando vuole...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Teoricamente, se così fosse, tutte le volte che un venditore accetta la proposta, ma non ritira fisicamente la caparra potrebbe ritirarsi quando vuole...

Proprio cosi'.

Il filo logico del ponz non incontra nodi.

La mancata consegna dei quattrini, consente al venditore di potersi allontanare dall'acquirente, senza per questo dover riconoscere nulla, a titolo risarcitorio.

Resta la validità' del negozio concluso se cio' e' avvenuto e, delle obbligazioni da far valere, per il proseguimento del contratto.
Che può' inibire, l'eventuale azione successiva di vendita a terzi, posta in essere dal proprietario.

Opportunità', che pure sono state fin da subito evidenziate, dal mediatore di Pistoia.

All'amico Pasquale, che gli sia mai capitato un caso simile oppure no, va fatto osservare che un venditore, può e potrebbe rifiutarsi di ritirare la caparra lasciata sospesa in agenzia, per i più' svariati motivi.

Di buona o di mala fede oppure di forza maggiore.

Indicare in ciò', una responsabilità' in solido del mediatore, e' inverosimile.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
E' una provocazione ovvio, ma la logica non è proprio così lontana. Respingo una comunicazione 'certificata' (non la ritiro, non apro al postino, mi fingo moribondo ect..) e così non sono obbligato ad ottemperare ad un contratto?
La domanda secondo me è: posso io (venditore) rifiutare di ritirare la caparra nonostante una comunicazione certificata (pec, raccomandata AR,fax) e, di fatto, far saltare tutto per aria?
Teoricamente, se così fosse, tutte le volte che un venditore accetta la proposta, ma non ritira fisicamente la caparra potrebbe ritirarsi quando vuole...
None...

È palese che tale comunicazione ka puoi e la devi fare: "La sospensiva è decaduta, puoi venire a rititare l'assegno".

Ma ciò NON fa scattare il 1385... perchè la caparra esiste solo quando è consegnata nelle mani del venditore che ne abbia appunto possesso e disponibilità PIENA.

Se poi tu gli dai un assegno e lui non lo riscuote, cavoli sua... ma tu ti farai firmare quietanza già al momento della consegna assegno.

La comunicazione quindi ha senso, ma non per attivare le tutele della caparra, ma solo per attivare il contratto, anzi, per segnare temporalmente uno degli step che il contratto prevedeva.

Ma è impensabile dire "dammi il doppio di ciò che non ti ho consegnato, ma che avevo previsto di darti..." ;)

E no, non è che si ritira quando vuole, si ritira e diventa inadempiente e con la causa lo porti a risarciti o a venderti la casa promessa... ma non con l"ausilio del 1385 perchè manca il presupposto fondante: la natura reale (res) della caparra.

Lui non l'ha rifiutata, non gli è stata consegnata.

Ora gli viene offerta ma oramai lui non intende adempiere...

E si. Una caparra si può eccome rifiutare, chiaramente ciò può già determinare inadempienza e comprova di non voler far fede all'impegno sottoscritto, cosa che può aggravare la situazione del venditore, ma se io rifiuto caparra semplicemente questa non esiste.

La caparra ha vita a se... rafforza il contratto ma ne è indipendente... e chiaramente si configura quando alla base c'è un acvordo in essere con l'atto della consegna e della accettazione, quietanzata o documentabile.

Esisterà però una serie di inadempienze che mi potranno esser addebitate, tra le quali anche il noj aver accettato la caparra se me la offri durante il normale proseguio drl contratto... nel caso però... lui rifiuta il contratto già prima di quando avrebbe dovuto ritirarla, la caparra... quindi... fissarsi sull'aspetto caparra...
 
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Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Così è più chiaro?
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