brina82

Membro Storico
Professionista
No, direi di no.
Alla banca la proposta accettata serve solo per procedere con istruttoria e perizia, avendo verificato che c’è un contratto (la proposta accettata stessa), che impegna le parti a compravendere ad una certa cifra, se l’acquirente avrà il mutuo.
Diciamo che l'unico "difetto" di questo modus operandi di fare un secondo contratto che in pratica non integra il primo ma di fatto lo sostituirebbe come se il primo non fosse mai esistito proprio, è che "in giro" resterebbe anche il primo, ma solamente in mano alla banca e alle parti; resterebbe scritto in questo contratto però una dicitura "sospetta", del tipo: "l'immobile verrà pagato da mutuo richiesto alla banca X", senza però citare la delibera... e se per assurdo poi cambiassero alcune condizioni e la banca non deliberasse più, oppure slittasse tutto di una settimana e cambiano i tassi?

Contestualmente alla firma del "secondo" contratto si strappa l'assegno e se ne fa un secondo, che viene incassato subito.

Mi chiedo se non sarebbe più semplice lasciate solamente il primo contratto (a quel punto efficace, anche se non ancora registrato), non incassare l'assegno, andare a rogito, strappare l'assegno a rogito e incassare tutto quel giorno.

Se qualcosa andasse storto, si registra il contratto (in ritardo, pazienza) e si incassa il primo assegno.

Non so perchè ma complicare le cose non mi fa stare tanto a mio agio.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Diciamo che l'unico "difetto" di questo modus operandi di fare un secondo contratto che in pratica non integra il primo ma di fatto lo sostituirebbe come se il primo non fosse mai esistito proprio, è che "in giro" resterebbe anche il primo, ma solamente in mano alla banca e alle parti;
Basta che l'agente immobiliare ritiri tutti gli originali (di solito io ai clienti do copia x banca). Ove si è sicuri non vi siano originali in giro si può procedere tranquillamente. Non vi sono "linee guida" per questa situazione e di conseguenza ogni uno lavora come meglio crede.
 
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Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
una dicitura "sospetta", del tipo: "l'immobile verrà pagato da mutuo richiesto alla banca X"
Io non scrivo mai, né in proposta e nemmeno in preliminare il nome della banca, bensì che "il prezzo dell'immobile verrà saldato con intervento di ente finanziario scelto da parte promissaria acquirente". Stop.
Non è necessario strappare l'assegno, questo può essere incassato entro 6 mesi senza problemi (in realtà è valido 10 anni dalla data di emissione). Ovviamente la data di emissione deve essere identica alla data di stipula della proposta iniziale.
Le cose non sono complicate, basta che vengano fatte a seguito di un ragionamento chiaro e consapevole.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Io non scrivo mai, né in proposta e nemmeno in preliminare il nome della banca, bensì che "il prezzo dell'immobile verrà saldato con intervento di ente finanziario scelto da parte promissaria acquirente". Stop.
Non è necessario strappare l'assegno, questo può essere incassato entro 6 mesi senza problemi (in realtà è valido 10 anni dalla data di emissione). Ovviamente la data di emissione deve essere identica alla data di stipula della proposta iniziale.
Però non capisco perchè ritenete questa procedura migliore di questa:
Mi chiedo se non sarebbe più semplice lasciate solamente il primo contratto (a quel punto efficace, anche se non ancora registrato), non incassare l'assegno, andare a rogito, strappare l'assegno a rogito e incassare tutto quel giorno.

Se qualcosa andasse storto, si registra il contratto (in ritardo, pazienza) e si incassa il primo assegno.

Non so perchè ma complicare le cose non mi fa stare tanto a mio agio.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Però non capisco perchè ritenete questa procedura migliore di questa:
Io non ritengo una procedura migliore di un'altra, ho infatti detto che
di conseguenza ogni uno lavora come meglio crede.
A me personalmente non piacciono i moduli "prestampati", o magari a seguito CILA la cantina ha un nuovo Sub., o magari nel frattempo una delle parti ha cambiato documento d'identità. Per di più, ci può stare anche una descrizione dettagliata dei confini, riportare dati e protocollo concessioni edilizie, ecc ecc, cose che magari nei moduli prestampati non sono presenti.
Se qualcosa andasse storto, si registra il contratto (in ritardo, pazienza) e si incassa il primo assegno.
Difatti può essere fatta in quanto l'agente deve per forza essere in possesso di 2 copie originali. L'assegno viene soltanto consegnato, se lo incassa o meno, per noi AI è indifferente.
 
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brina82

Membro Storico
Professionista
Perché vuol dire non incassare l’assegno fino al rogito
Ma perchè la gente ha sempre l'acqua alla gola??? 😅😅😅

A me hanno sempre insegnato la prudenza (mia mamma): anche quando ci sta da pigliare, sempre con cautela, chè la fregatura è dietro l'angolo.

Tanto se uno sta vendendo sta vendendo. O 150k alla fine, o 5k subito e 145k alla fine, cosa cambia?... È sempre la somma che fa il totale (ho fatto un esempio della caparra che prenderei io se dovessi vendere un immobile da 150k. Mi rifiuterei di prendere più di 5k di caparra, non si sa mai).
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
O 150k alla fine, o 5k subito e 145k alla fine, cosa cambia?..
Cambia, cambia, anche psicologicamente.
Altrimenti fino alla fine resta un grande margine d’incertezza .
Mi rifiuterei di prendere più di 5k di caparra, non si
Beh, se uno vende per comprare, la caparra potrebbe servirgli.
Tu ragioni da investitore, non da normale cittadino che compra per avere un tetto sulla testa e vive la compravendita con un certo …timore…
 

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