tizzle

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
vorrei chiedervi un parere, sono interessato ad un piccolo appartamentino attualmente accatastato A/2, a seguito di una concessione in sanatoria (condono 85 e 94) rilasciata da Comune nel 2001. Avendo richiesto tale documento prima di formalizzare qualsiasi proposta d'acquisto, mi sono reso conto che la superficie del monolocale sanata ( e presumo reale!) e di poco più di mq 26. Ora, mi domando se la successiva richiesta di abitabilità (che richiederò in atti che mi venga consegnata al rogito) sarà vincolata dal fatto che ci sia una metratura inferiore ai mq 28 che ho letto essere il minimo stabilito per legge per i monolocali. Oppure il fatto di essere stato sanato con quella metratura si va in deroga per il rilascio dell'abitabilità? Grazie.
 

tizzle

Membro Attivo
Privato Cittadino
Quindi nel momento in cui chiedo al proprietario di richiedere il certificato di abitabilità da consegnarmi al rogito, chiedo un qualcosa che è perfettamente ottenibile a livello catastale essendo l'immobile dichiarato residenziale dal Comune stesso a seguito del condono richiesto e dalla concessione in sanatoria rilasciata.
 

paolog969it

Nuovo Iscritto
scusate, quando si parla di metratura che cosa si intende esattamente? quella calpestabile o quella che comprende anche i muri? devo acquistare una casa e mi è stato proposto un piccolo alloggio che è esattamente di 35 mq calpestabili. considerando i muri si arriva anche a 40
è idonea per due persone?
Grazie
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Quindi nel momento in cui chiedo al proprietario di richiedere il certificato di abitabilità da consegnarmi al rogito, chiedo un qualcosa che è perfettamente ottenibile a livello catastale essendo l'immobile dichiarato residenziale dal Comune stesso a seguito del condono richiesto e dalla concessione in sanatoria rilasciata.

il certificato di agibilità viene rilasciato per l'edificio e non necessariamente per l'unità immobiliare. Dipende dai comuni ma potresti anche non ottenerlo per un singolo appartamento.

La copia della concessione in sanatoria dovrebbe essere sufficiente (non della richiesta, il rilascio!).

Aggiunto dopo 4 minuti :

scusate, quando si parla di metratura che cosa si intende esattamente? quella calpestabile o quella che comprende anche i muri? devo acquistare una casa e mi è stato proposto un piccolo alloggio che è esattamente di 35 mq calpestabili. considerando i muri si arriva anche a 40
è idonea per due persone?
Grazie

nel caso dei mq minimi si parla di superficie utile (al netto dei muri perimetrali).
La superficie minima dipende da una legge nazionale e da norme eventuali regionali o regolamenti locali di igiene.
La legge nazionale:

D.M. 5 Luglio 1975
Art: 2 – Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq. 14, per i primi 4 abitanti e mq. 10 per ciascuno dei successivi.
Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq. 9, se per una persona, e di mq. 14 se per due persone.
Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq. 14.
Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.
Art. 3 – Ferma restando l’altezza minima interna di m. 2,70, salvo che per i comuni situati al di sopra dei m. 1000 sul livello del mare per i quali valgono le misure ridotte già indicate all’art. 1, l’alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima comprensiva dei servizi non inferiore a mq. 28, e non inferiore a mq. 38, se per due persone.


A Milano per esempio il RLI impone 30 mq minimo per un alloggio per una persona.
 

sylver71

Membro Attivo
Agente Immobiliare
il certificato di agibilità viene rilasciato per l'edificio e non necessariamente per l'unità immobiliare. Dipende dai comuni ma potresti anche non ottenerlo per un singolo appartamento.

A Milano per esempio il RLI impone 30 mq minimo per un alloggio per una persona.

Anche io ho avuto conferma di questo.
 

Manovale

Membro Attivo
Privato Cittadino
il certificato di agibilità viene rilasciato per l'edificio e non necessariamente per l'unità immobiliare. Dipende dai comuni ma potresti anche non ottenerlo per un singolo appartamento.

La copia della concessione in sanatoria dovrebbe essere sufficiente (non della richiesta, il rilascio!).

Aggiunto dopo 4 minuti :



nel caso dei mq minimi si parla di superficie utile (al netto dei muri perimetrali).
La superficie minima dipende da una legge nazionale e da norme eventuali regionali o regolamenti locali di igiene.
La legge nazionale:

D.M. 5 Luglio 1975
Art: 2 – Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq. 14, per i primi 4 abitanti e mq. 10 per ciascuno dei successivi.
Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq. 9, se per una persona, e di mq. 14 se per due persone.
Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq. 14.
Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.
Art. 3 – Ferma restando l’altezza minima interna di m. 2,70, salvo che per i comuni situati al di sopra dei m. 1000 sul livello del mare per i quali valgono le misure ridotte già indicate all’art. 1, l’alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima comprensiva dei servizi non inferiore a mq. 28, e non inferiore a mq. 38, se per due persone.

A Milano per esempio il RLI impone 30 mq minimo per un alloggio per una persona.
Ritorniamo ad una discussione aperta alcuni anni or sono su questo forum:
Con la legge 47/85 SVI, si condonava tutto, bastava pagare.
A conclusione della pratica il comune ( Non tutti) rilasciavano una concessione e abitabilità in sanatoria. Qualche volonteroso ha poi pensato " può una legge contraddirne un' altra, senza averla abrogata ?" Può una legge contraddirne un' altra che ha come fine ultimo la salvaguardia della salute pubblica ? E così si sono messe in discussione le licenze di costruzione e le abitabilità che vanno contro al citato D.M. 05 luglio 1975. Io aggiungo " può uno stato promettere l' assoluzione plenaria, chiedere dei soldi, costringere il privato solerte a cicli di fatica stressanti per un risultato opinabile ?
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Io aggiungo " può uno stato promettere l' assoluzione plenaria, chiedere dei soldi, costringere il privato solerte a cicli di fatica stressanti per un risultato opinabile ?
In questo caso forse no, ma in tutti quelli (la stragrande maggioranza) in cui c'è un tramezzo spostato di qualche cm, un balcone leggermente più grande, un soffitto un po' più più basso et similia sarebbe doveroso dare un colpo di spugna definitivo a queste fesserie che ostacolano le compravendite e ingrassano comuni, tecnici e interlocutori vari, di cui non si sentirebbe la mancanza e si rinuncerebbe volentieri di avere a che fare.
 

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