Lucia84

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Chiedo aiuto per una situazione spinosa che sto vivendo come acquirente di un immobile.
Abbiamo versato all'agenzia intermediaria una somma come deposito fiduciario che é diventata caparra confirmatoria al momento dell'accettazione della proposta. Questa era vincolata alla concessione del mutuo, che é stato deliberato nel momento in cui i venditori ci hanno detto verbalmente che non erano più intenzionati a vendere l'immobile, a venti giorni dal rogito (il preliminare non é stato fatto perché alcune difformità erano in fase di sanatoria).
L'assegno dei 10 mila euro nel frattempo ci é stato restituito dall'agenzia.
Considerati una serie di fattori, vorrei capire se ci sono gli estremi per impugnare la decisione e pretendere il doppio della caparra.
 
U

Utente Cancellato 83267

Ospite
Siete sicuri che tutto sia sanabile? Temo che la marcia indietro dei venditori sia stata causata da abusi non sanabili. Ripristinare potrebbe costare loro molto di più. Avevate scelto un vostro tecnico, per seguire la faccenda?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
soprattutto, non si capisce perchè l'agente vi abbia restituito l'assegno. L'agente non è l'arbitro della situazione, doveva fare esattamente il contrario ossia consegnare l'assegno ai venditori, che rinunciando alla vendita, sarebbero divenuti inadempienti.

..perché non hanno rinunciato alla vendita.
Bensi' agli acquirenti.

Prima subordinanti al mutuo.
Poi, ricevuto il nulla osta dalla banca, subordinanti ancora, "di forza", stavolta alla sanatoria.

Avanti così verso il rogito.
A meno che non si recupera un altro acquirente.

Restituire l'assegno al primo acquirente, è il sogno che si realizza, per ogni intermediario che si ritrova in questa situazione.

Ancora più dilettevole, quando l'acquirente ormai scaricato, resta convinto che sia l'intermediario il dilettante.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
..perché non hanno rinunciato alla vendita.
Bensi' agli acquirenti.

Prima subordinanti al mutuo.
Poi, ricevuto il nulla osta dalla banca, subordinanti ancora, "di forza", stavolta alla sanatoria.

Avanti così verso il rogito.
A meno che non si recupera un altro acquirente.

Restituire l'assegno al primo acquirente, è il sogno che si realizza, per ogni intermediario che si ritrova in questa situazione.

Ancora più dilettevole, quando l'acquirente ormai scaricato, resta convinto che sia l'intermediario il dilettante.
Interpretazione possibile però la compravendita non è stata gestita correttamente a mio parere
 

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