Samu960

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Ciao a tutti, devo effettuare la ristrutturazione del bagno, e volevo usufruire della detrazione del 50%, sono andato dal commercialista e mi ha detto che devo pagare le fatture tramite bonifico, e fin qui tutto bene. Solo che sto leggendo su internet che un tecnico deve effettuare anche una pratica al comune/asl per usufruire dell'agevolazione, mentre altri dicono che non è obbligatoria. è vero o no? Non ci si capisce un fico secco.
 

cafelab

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Certo che é vero,
Le detrazioni fiscali si possono avere in caso di “manutenzione straordinaria”
La manutenzione straordinaria richiede una pratica depositata in comune da un tecnico, consulta le guide alle detrazioni fiscali per ristrutturazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate
 

Samu960

Membro Junior
Privato Cittadino
Sono andato sul sito dell'agenzia delle entrate, ma dice sempre che le comunicazioni all'Asl va effettuata solo quando è necessario, ma non indica i punti dove è necessaria o quando no. È molto generico
 

Samu960

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Jan80

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Quella è la notifica preliminare ed è necessaria in ogni cantiere dove coesistano più imprese, anche non in simultanea.
La pratica edilizia (es. Cila, scia,...) sono necessari per gli interventi non rientranti nell'attività libera.
Per poter detrarre il 50% o esegui lavori su parti comuni (e non è il tuo caso) o devi perlomeno rientrare nella categoria della manutenzione straordinaria, quindi, per esempio, dovrai prevedere la modifica di almeno una tramezzatura con relativa pratica redatta da un tecnico abilitato.
 

cafelab

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Sono andato sul sito dell'agenzia delle entrate, ma dice sempre che le comunicazioni all'Asl va effettuata solo quando è necessario, ma non indica i punti dove è necessaria o quando no. È molto generico

Innanzitutto la comunicazione va fatta non solo all'ASL ma anche al Provveditorato del Lavoro

Non è che sia generico, è che invece di spiegare chiaramente, per rendere più ostica la comprensione del paragrafo mette doppie negazioni.
O lo apposta, o non sa scrivere in italiano

La pretesa del legislatore è che il privato si assuma le maggiori responsabilità in cantiere e che per questo debba conoscere la legge sulla sicurezza sul lavoro TU 81/2008 (925 pagine)

Quindi uno che vuole rifare un bagno deve conoscere menadito tutti i distinguo fra liberi professionisti, lavoratori autonomi, impresa di fatto, impresa singola, nolo a caldo, nolo a freddo...
cose che sono spesso dibattute fra professionisti e ispettori del lavoro

Per semplificare al massimo
  1. Se hai un muratore che lavora da solo: nessuna comunicazione all'ASL e Provv
  2. Se hai un muratore che lavora con dipendenti: nessuna comunicazione all'ASL e Provv, ma deve fare il POS
  3. Se hai un muratore che lavora da solo e un idraulico che lavora da solo e il muratore fa *esclusivamente* assistenza muraria all'idraulico: nessuna comunicazione all'ASL e Provv, nessun POS
  4. Se hai un muratore che lavora da solo e un idraulico che lavora da solo e lavorano sempre insieme e *si aiutano*: per gli ispettori del lavoro costituiscono impresa di fatto:
    nessuna comunicazione all'ASL e Provv (dubbio), ma POS
  5. Se hai un muratore che lavora con dipendenti e idraulico che lavora con dipendenti:
    Coordinamento della sicurezza, comunicazione all'ASL e Provv ed entrambi dovranno fare il POS
La 5 è la situazione più frequente: ditte normali, che lavorano professionalmente con strumenti adeguati.
Tutte le altre sono situazioni eccezionali

Se vuoi fare i lavori, detraendo tutte le spese al 50% e sfruttando l'IVA agevolata ti serve
  1. Tecnico con l'abilitazione per la sicurezza sul lavoro
  2. Ditte con i Durc in regola, senza dipendenti in nero,
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
@Samu960
A mio parere ha ragione il commercialista...
Certamente mi attirerò le critiche dei vari professionisti , ma rifare un bagno, a mio avviso è un intervento di manutenzione ordinaria.
<<"interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti>>
Se hai un muratore che lavora da solo e un idraulico che lavora da solo e il muratore fa *esclusivamente* assistenza muraria all'idraulico: nessuna comunicazione all'ASL e Provv, nessun POS
Per rifare un bagno non mi sembra il caso di complicarsi la vita...
 

cafelab

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Professionista
Certamente mi attirerò le critiche dei vari professionisti , ma rifare un bagno, a mio avviso è un intervento di manutenzione ordinaria.

Lo penserei anche io, ma la guida dell’AdE dice diversamente

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Per rifare un bagno non mi sembra il caso di complicarsi la vita...

Sono d’accordo, per quanto, il rifacimento di un bagno costa fra le 5 e le 10mila euro tutto compreso , anche di più, é il costo di una utilitaria, ed è anche il lavoro più delicato da fare, vista la presenza di impianti che devo e essere fatti bene

Comunque se se vuoi recuperare il 50% della spesa, la regola è quella.
ovviamente la stessa regola vale anche per la manutenzione ordinaria, solo che il lavoro è meno visibile.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
@cafelab: è probabile che la tua sia la lettura corretta, in base alla lettera delle leggi che presiedono alla edilizia ed alla istituzione della legge sulle detrazioni.

Ma temo (e spero) non corrisponda alla prassi piuttosto consolidata.

So bene che la L.380 distingue tra manutenzione ordinaria e straordinaria e relativi adempimenti: ma è anche vero che la AdE per moltissimi anni si è barcamenata con una interpretazione sui generis, per cui il rifacimento del bagno, inclusivo di impianti, lo ha sempre accettato in detrazione pur essendo questo classificato in edilizia libera in molti comuni. E tutti si sono sentiti autorizzati a detrarre, e il fisco ha incamerato IVA che altrimenti ....
Senza che sia stato necessario procedere con cila ecc.

Alla base dovrebbe esserci da ambo le parti più correttezza e trasparenza: altrimenti si ritorna alla vecchia prassi ....
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
ma è anche vero che la AdE per moltissimi anni si è barcamenata con una interpretazione sui generis, per cui il rifacimento del bagno, inclusivo di impianti, lo ha sempre accettato in detrazione pur essendo questo classificato in edilizia libera in molti comuni.
Suppongo per il semplice fatto che i controlli vengano fatti a campione, e se non vieni sorteggiato sei a posto. In realtà puoi mettere qualsiasi intervento in detrazione ma se poi non ci rientri e sei soggetto a controllo son dolori!
 

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