palanpa

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti, siamo in procinto di ristrutturare casa, ieri il tecnico incaricato di presentare la Scia ci ha detto che per invio della pratica occorre indicare il N° di concessione edilizia del fabbricato e che per ottenere i dati dal Comune di Napoli occorre circa un mese. Ciò sposterebbe notevolmente i tempi di inizio dei lavori, purtroppo. Leggendo il modello telematico sul sito del Comune mi pareva di capire che per le opere interne non occorreva tale indicazione, ma non ho osato insistere .
Non so nemmeno dove poter reperire tali informazioni anche perchè l'immobile è stato costruito negli anni '50 e nessuno nel palazzo ha ristrutturato di recente.
C'è una scappatoia? E' possibile comunicare tali dati in un momento successivo? Come poter risparmiare tempo prezioso?
Grazie infinite per ogni possibile aiuto!
Paolo
 

carbisig

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non mi risulta che per presentare la SCIA nel comune di Napoli occorre il N° di concessione edilizia del fabbricato, sevono i dati catastali, quelli della proprietà, del tecnico che assevera e dell'impresa che fa i lavori.
Entra nel sito del comune di Napoli - edilizia privata - e scarica le due versioni di SCIA che il comune propone con le relative istruzioni.
 

palanpa

Nuovo Iscritto
Grazie per la gentile risposta, ti riporto testualmente il quadro A del modello di SCIA del Comun di Napoli (da 1 a 5) che fa sorgere dei dubbi . Cosa indicare al punto A3?
Grazie mille !
Paolo

Dichiara che le opere riguardano
(barrare la casella di interesse)
A1) suolo inedificato ovvero libero da costruzioni di qualunque tipo in cui non sono state
alterate le quote orografiche (cfr cartografia STR);
A2) immobile preesistente nelle sue attuali caratteristiche al 16/11/1935, data di entrata
in vigore del Regolamento Edilizio, che ha introdotto l’obbligo di richiedere la licenza;
A3) immobile realizzato/modificato/legittimato in virtù dei seguenti titoli abilitativi:
- licenza/concessione/autorizzazione edilizia/permesso di costruire n. _____________
rilasciato il ____/____/_______
- denuncia di inizio attività prot. _______________ presentata in data __/__/____
- condono edilizio n _______________ rilasciato il __/__/____
- altro (art. 26 L. 47/85 per opere interne; L. 219/81 per gli immobili danneggiati dal
sisma del 1980 ecc)_______________________________________________________
A4) immobile oggetto di Condono Edilizio per il quale è stato presentato modello di
autocertificazione che ha ottenuto la verifica di conformità ma che ha in corso una
rateizzazione per il pagamento delle somme dovute (ai sensi della delibera di G.C.
n.3307 del 19/10/07, p. 3 del dispositivo);
A5) immobile interessato da domanda di condono edilizio presentata in data __/__/____,
protocollo n.______________ non ancora esitato, ma non modificano, né riguardano le
parti dell’immobile oggetto della domanda di condono.
 

palanpa

Nuovo Iscritto
Grazie ancora per la risposta.
Ho ancora un altro dubbio. Il fabbricato è stato costruito ed ultimato negli anni '50, ciò risulta chiramente dalla piantina catastale, dal Regolamento condominiale depositato innanzi al Notaio e soprattutto dalla dichiarazione delle parti al momento della stipula. Per cui il Notaio , essendo il fabbricato ante 1-9-1967, non ha chiesto alcuna concessione edilizia . Tale concessione potrebbe anche non esserci affatto , per cui domando : cosa cerchiamo al Comune e perchè perdere tanto tempo per un documento che neanche il Notaio ha richiesto?
Grazie mille!
Paolo
 

carbisig

Membro Attivo
Privato Cittadino
Dalle mie parti in alternativa alla concessione c'è l'abitabilità, ma non da voi. Purtroppo, da verifica appena fatta nel sito del comune di Napoli, anche la CIA, comunicazione inizio attività con elaborati tecnici che riguarda la manutenzione straordinaria non strutturale (lavori interni) prevede la concessione.
Se l'edificio è accatastato dovrebbe esserci una concessione ed è bene averla altrimenti figura come abusivo. Credo che questa sia una cosa delicata che il tuo tecnico di fiducia deve risolvere anche se questo ritarderà i lavori, e comunque il tuo tencico saprà sicuramente indicarti la strada giusta da percorrere.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non sono un tecnico pratico di licenze, ecc. : rispondo solo in base al contenuto riportato al #3

Alla domanda cosa indicare al punto A3, direi che è un paragrafo a risposta multipla. Pare anche che ogni risposta escluda le altre.

Se le opere sono solo interne, e rientrano nella manutenzione ordinaria, sarei propenso a pensare che la risposta da indicare sarebbe la A3 comma 4 [-altro (art. 26 L. 47/85 per opere interne;...)]. Nel qual caso non occorre indicare licenze edilizie pregresse.

Parlane col tuo tecnico incaricato, magari prova anche a sentire al comune se l'indicazione è sufficiente.
 

carbisig

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se le opere sono solo interne, e rientrano nella manutenzione ordinaria, sarei propenso a pensare che la risposta da indicare sarebbe la A3 comma 4 [-altro (art. 26 L. 47/85 per opere interne;...)]. Nel qual caso non occorre indicare licenze edilizie pregresse.

L' art. 26 L. 47/85 per opere interne non va confuso con l'attuale manutenzione ordinaria ma corrisponde all'attuale manutanzione straordinaria non strutturale interna - realizzazione e abbattinento muri non portanti, bagni, modifica spazi interni ecc. che il comune di NAPOLI chiama Comunicazione Inizio Attività con elaborati tecnici e in cui bisogna riportare la concessione edilizia come nella SCIA del #3 A3 comma 1.
Sempre nel Comune di Napoli la manutenzione ordinaria (art. 9 delle Norme Tecniche di Attuazione) viene chiamata Attività edilizia libera e a norma dell'art. 6, comma 1 del DPR 380/01 s.m.i. non richiede alcun titolo abilitativo. Ma non mi sembra il caso in questione.
 

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