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Utente Cancellato 56861

Ospite
Ho una situazione alquanto bizzarra, qualcuno può consigliarmi?
La scorsa settimana ho ritirato proposta d'acquisto da parte di un cliente che da lì a 4 giorni sarebbe ripartito per un paese extraeuropeo e che aveva deciso di acquistare un appartamento per quando rientra in Italia. Proposta quindi con assegno per caparra confirmatoria, firmata, accettata dai venditori, e controfirmata. L'acquirente mi comunica che tutte le operazioni verranno gestite dal fratello poichè costui ha una procura. Vengo contattata dal "fatidico fratello" dopo 4 giorni, cioè appena partito colui che ha formulato la proposta, e mi dice che contesta la proposta perchè secondo lui (ed il cognato di tutti e due), c'è un balcone che, sempre secondo loro, presenta una pendenza (e questo senza neanche aver visto l'appartamento!). Sbigottita da tale affermazione (perchè non è stata contestata quando era presente il proponente?!), e con me anche i proprietari, mi viene richiesta una perizia da parte di un tecnico per attestare la mancanza di vizi. I proprietarti accettano ed incaricano un perito che alla fine della fiera non rileva nessun pericolo ed attesta che l'appartamento NON presenta alcun vizio. Adesso i due soggetti hanno pensato di prendere tempo spiegando che sottoporranno la perizia ad un tecnico di loro fiducia. Da una settimana va avanti questa manfrina e quindi chiedo a voi:
- Se decidessero di ritirarsi dalla proposta a cosa vanno incontro oltre ad aver perso la caparra che giustamente i proprietari hanno già incassato?
-Non c'è vizio e non c'è inganno. Una perizia conferma la mancanza di ogni tipo di problema... se dovessero ritirarsi dalla proposta cosa dovrebbero motivare?
- Poichè entro la fine di febbraio si dovrebbe andare al rogito, ho concordato con l'acquirente (prima che lui partisse) che l'agenzia sarebbe stata liquidata almeno 1 settimana prima dell'atto. A questo punto, dal momento che potrei aspettarmi di tutto, potrei chiedere di essere liquidata inviando raccomandata con allegata fattura? Insomma... come procedereste voi?
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Ho una situazione alquanto bizzarra, qualcuno può consigliarmi?
La scorsa settimana ho ritirato proposta d'acquisto da parte di un cliente che da lì a 4 giorni sarebbe ripartito per un paese extraeuropeo e che aveva deciso di acquistare un appartamento per quando rientra in Italia. Proposta quindi con assegno per caparra confirmatoria, firmata, accettata dai venditori, e controfirmata. L'acquirente mi comunica che tutte le operazioni verranno gestite dal fratello poichè costui ha una procura. Vengo contattata dal "fatidico fratello" dopo 4 giorni, cioè appena partito colui che ha formulato la proposta, e mi dice che contesta la proposta perchè secondo lui (ed il cognato di tutti e due), c'è un balcone che, sempre secondo loro, presenta una pendenza (e questo senza neanche aver visto l'appartamento!). Sbigottita da tale affermazione (perchè non è stata contestata quando era presente il proponente?!), e con me anche i proprietari, mi viene richiesta una perizia da parte di un tecnico per attestare la mancanza di vizi. I proprietarti accettano ed incaricano un perito che alla fine della fiera non rileva nessun pericolo ed attesta che l'appartamento NON presenta alcun vizio. Adesso i due soggetti hanno pensato di prendere tempo spiegando che sottoporranno la perizia ad un tecnico di loro fiducia. Da una settimana va avanti questa manfrina e quindi chiedo a voi:
- Se decidessero di ritirarsi dalla proposta a cosa vanno incontro oltre ad aver perso la caparra che giustamente i proprietari hanno già incassato?
-Non c'è vizio e non c'è inganno. Una perizia conferma la mancanza di ogni tipo di problema... se dovessero ritirarsi dalla proposta cosa dovrebbero motivare?
- Poichè entro la fine di febbraio si dovrebbe andare al rogito, ho concordato con l'acquirente (prima che lui partisse) che l'agenzia sarebbe stata liquidata almeno 1 settimana prima dell'atto. A questo punto, dal momento che potrei aspettarmi di tutto, potrei chiedere di essere liquidata inviando raccomandata con allegata fattura? Insomma... come procedereste voi?

Io, personalmente, fisserei un appuntamento con il procuratore dell'acquirente per comprendere le reali motivazioni alla base di un eventuale ripensamento.

Il mio compito non è quello di esprimere dei giudizi. Non esiste una parte buona adempiente ed una parte cattiva inadempiente. Nè viene meno il mio diritto alla mediazione. Per cui sarebbe consigliabile che le parti si esprimessero liberamente per provare a trovare la soluzione che sia la migliore per entrambi.

Certamento eviterei in questo momento delicato la richiesta del pagamento delle provvigioni a meno che non sia il cliente stesso a domandare dei chiarimenti al riguardo...
 
Ultima modifica:

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Hai visto la procura ?
È una procura ampia, secondo la quale il procuratore può anche trattare per conto del rappresentato, o può solo procedere all’acquisto, rispettando quanto già pattuito nel contratto preliminare ?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ho una situazione alquanto bizzarra, qualcuno può consigliarmi?
La scorsa settimana ho ritirato proposta d'acquisto da parte di un cliente che da lì a 4 giorni sarebbe ripartito per un paese extraeuropeo e che aveva deciso di acquistare un appartamento per quando rientra in Italia. Proposta quindi con assegno per caparra confirmatoria, firmata, accettata dai venditori, e controfirmata. L'acquirente mi comunica che tutte le operazioni verranno gestite dal fratello poichè costui ha una procura. Vengo contattata dal "fatidico fratello" dopo 4 giorni, cioè appena partito colui che ha formulato la proposta, e mi dice che contesta la proposta perchè secondo lui (ed il cognato di tutti e due), c'è un balcone che, sempre secondo loro, presenta una pendenza (e questo senza neanche aver visto l'appartamento!). Sbigottita da tale affermazione (perchè non è stata contestata quando era presente il proponente?!), e con me anche i proprietari, mi viene richiesta una perizia da parte di un tecnico per attestare la mancanza di vizi. I proprietarti accettano ed incaricano un perito che alla fine della fiera non rileva nessun pericolo ed attesta che l'appartamento NON presenta alcun vizio. Adesso i due soggetti hanno pensato di prendere tempo spiegando che sottoporranno la perizia ad un tecnico di loro fiducia. Da una settimana va avanti questa manfrina e quindi chiedo a voi:
- Se decidessero di ritirarsi dalla proposta a cosa vanno incontro oltre ad aver perso la caparra che giustamente i proprietari hanno già incassato?
-Non c'è vizio e non c'è inganno. Una perizia conferma la mancanza di ogni tipo di problema... se dovessero ritirarsi dalla proposta cosa dovrebbero motivare?
- Poichè entro la fine di febbraio si dovrebbe andare al rogito, ho concordato con l'acquirente (prima che lui partisse) che l'agenzia sarebbe stata liquidata almeno 1 settimana prima dell'atto. A questo punto, dal momento che potrei aspettarmi di tutto, potrei chiedere di essere liquidata inviando raccomandata con allegata fattura? Insomma... come procedereste voi?

Mollali.
Se uno non vuole comperare inutile forzare le questioni.
Ridicolo allungare il brodo con perizie e controperizie.

Restituite la caparra e chiudete ogni questione in via definitiva mantenendovi lontano ogni strascico.

Liberarsi dai vincoli reciproci resta sempre la cosa migliore da fare.
 

D3rivato

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Fissa un appuntamento tra le parti. Chiarisci all'acquirente o chi ne ha procura che c'è una proposta accettata con un assegno sul piatto. Che l'immobile è come dichiarato dal venditore esente da vizi e se vuole procedere con l'acquisto senza tante manfrine. Se non vuole chiedi le provvigioni e consegna l'assegno al venditore. Non siete bambini e non state giocando.
 
U

Utente Cancellato 56861

Ospite
Hai visto la procura ?
È una procura ampia, secondo la quale il procuratore può anche trattare per conto del rappresentato, o può solo procedere all’acquisto, rispettando quanto già pattuito nel contratto preliminare ?
io la procura non l'ho ancora vista perchè l'acquirente dopo aver fatto la proposta e consegnato l'assegno di caparra, mi ha detto che da quel momento in poi avrei interagito con il fratello perchè, appunto, ha la procura. Gli ho chiesto di procurarmi questa procura a vendere da parte del fratello, ma non ha fatto in tempo a consegnarmela
 
U

Utente Cancellato 56861

Ospite
Mollali.
Se uno non vuole comperare inutile forzare le questioni.
Ridicolo allungare il brodo con perizie e controperizie.

Restituite la caparra e chiudete ogni questione in via definitiva mantenendovi lontano ogni strascico.

Liberarsi dai vincoli reciproci resta sempre la cosa migliore da fare.

PyerSilvio perchè dovrei mollare?.... quando l'acquirente mi ha detto che voleva fare una proposta io l'ho quasi scoraggiato perchè magari era il caso di pensarci ancora un giorno prima di fare un acquisto così avventato. Tra l'altro io avevo un'altra cliente che il giorno dopo sarebbe venuta per fare una proposta ma che purtroppo, sarebbe stata più bassa. Ed invece lui no, ha voluto venire con me, nella mia macchina pur di venire in agenzia! E siccome sono una professionista seria, non ho ritirato l'altra proposta per correttezza e lui ha voluto assicurarsi di questa cosa!!! Che io non ritirassi una proposta oltre la sua! Mi ha firmato un foglio provvigionale che io avrei potuto chiedere visto che era già deciso che l'atto si sarebbe fatto entro il 28 febbraio
 

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