Fenix66

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Non mi sembra che io abbia parlato di azione contro di noi, ma anzi una legge in tal senso senza nessuna ombra di dubbio ci avvantaggerebbe
Abbiamo accettato una legge che ci ha tolto di fatto la possibilità di gestire le pratiche di mutuo, non vedo cosa ci danneggerebbe se esistesse una legge simile che ci desse l'esclusiva delle vendite... proprio non capisco dove vedi il problema ...illuminami :)
 

Luca1978

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Non è il franchising che ha portato all'incarico verbale, ma la maggiore libertà nel settore, tanto è vero che spesso sono proprio le agenzia tradizionali che, basandosi sul rapporto fiduciario con il cliente, lavorano con la stretta di mano, " tanto ci conosciamo da una vita:affermazione: " .
 

Graf

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Se parli di un obbligo giuridico di "incarico scritto in esclusiva" tra venditore e agente immobiliare sono d'accordo...
Non sono affatto d'accordo su una legge che obbligasse un proprietario ad affidarsi per forza d un mediatore per la vendita della sua casa...
E' una legge che lederebbe il principio della libertà personale del cittadino che è assoluta e non derogabile se non per motivi di sicurezza e ordine pubblico.
Infatti una simile legge non esiste nemmeno negli Stati Uniti dove oltre il 90% dei soggetti si affida volontariamente agli agenti immobiliari quando devono vendere casa.
Ma il 90% non vuol dire il 100%. C'è sempre una percentuale che vende e compra casa per conto proprio.
 

Fenix66

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Parliamo due lingue diverse Graf tu continui a battere sul diritto di scelta di un cittadino e ok....
Io parlo di dati concreti di scelte adottate dal governo.
Hanno deciso di levarci il libero diritto sacrosanto di gestire i mutui.
Quindi di fatto hanno leso quello che tu dici il diritto di scelta libera.
Per cui sarebbe giusto controbilanciare con una legge che così come obbliga a noi di non fare i mutui, obbligasse la gente a vendere tramite agenti tutto lì.
 

Graf

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La Repubblica italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo.
(Art. 2).
Tra questi diritti inviolabili vi è la libertà individuale di determinarsi secondo scienza e coscienza senza nessuna imposizione che non sia giustificata da esigenze di sicurezza e ordine pubblico.
(Art.13)..

Vincolare un soggetto a vendere casa con l’assistenza obbligatoria di un mediatore è una violazione di questo principio personalistico che è assoluto e quasi sacro.
Infatti è un obbligo del quale non vi è traccia in nessun ordinamento giuridico democratico del mondo occidentale e non.
Qualunque legge che contenesse questo obbligo sarebbe annullata dalla Corte Costituzionale italiana.
Se un cittadino vuole vendere casa alla moglie, alla sorella, al figlio, ad un amico, ad un collega di lavoro, alla badante, al vicino di casa, avendo già raggiunto un accordo definitivo, a che titolo si dovrebbe insinuare un agente immobiliare il cui scopo essenziale è quello di favorire l’incontro da un compratore e il venditore? Nei casi summenzionati l’accordo già si è raggiunto in modo spontaneo tra le parti e senza l’intervento facilitatore del mediatore. E allora, questi, quale funzione avrebbe?
Una volta raggiunto l’accordo tra le parti e questi hanno qualche dubbio giuridico, urbanistico o architettonico da risolvere, vanno dall’avvocato, o dal notaio, o dal geometra o dall’architetto. Qui già siamo in una fase successiva alla “conclusione dell’affare”.
Ho la massima considerazione per gli agenti immobiliari ma se diventano "necessari" in punta di legge...
 

Fenix66

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Confermo...parliamo due lingue diverse....
Continui a ribadire concetti che non hanno nulla a che vedere con le mie parole.....
In primis non mi hai risposto quando ti ho parlato di diritti lesi quando ci hanno tolto il diritto di gestire i mutui( cosa è sordità selettiva???) :) :) :)
Secondo luogo adduci argomentazioni che non hanno nulla a che vedere con quanto detto da mè nel primo blog e cioè visto e considerato che il governo se ne è altamente fregato dei ns. diritti quando ha deciso di veicolare i mutui escludendo noi, e ledendo i ns. diritti di esercitare liberamente un'attività legata alla nostra, per me sarebbe giusto veicolare anche le vendite tramite professionista .Sè è valida giusta e costituzionale quella lo è anche la mia proposta.
Quindi se devi darmi risposte , preferirei che fossero attinenti alle differenze che tu vedi tra le due cose.
 

Graf

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No, assolutamente. Ci si muove in due ambiti diversi.
Una cosa sono i diritti inviolabili della personalità, un'altra i diritti economici.
Sono entrambi previsti dalla nostra Carta Costituzionale ma i primi sono inviolabili da qualsiasi legge ordinaria dello Stato in quanto assoluti, gli altri (quelli economici) non sono considerati assoluti benché abbiano anch'esse valore costituzionale. Essi, infatti,devono essere inquadrati in rapporto alla tutela di interessi pubblici e collettivi (e questo esclude la loro assolutezza e determina la loro relativizzazione).
Anche la Carta Costituzionale ha, in sé, una GERARCHIA DI PRINCIPI GIURIDICI.

(Ti immagini un Geometra che, raggiungendo un accordo nell'alienazione di un suo immobile con un Notaio, deve chiamare, in forza di una legge, un agente immobiliare ad assisterli?)
:^^:

Nell’ escludere i mediatori immobiliari dall’intermediazione creditizia il legislatore ha valutato legittimamente (magari sbagliando nel merito della questione) che ciò garantisse meglio gli interessi generali della collettività. Come è, appunto, prescritto nella nostra Costituzione, in materia di diritti economici.

Che poi, dietro a questa (cattiva) legge, ci sia una più concreta (e tacita) salvaguardia di interessi corporativi (dei mediatori creditizi e anche della banche) è molto probabile, ma che essa sia contro la Carta Costituzionale non mi azzarderei a sostenerlo...

Se tale legge viene considerata ingiusta occorre agire fattivamente per cambiarla in Parlamento.
Gli agenti immobiliari (tramite le loro associazione di categoria FIAP e FIMAA ) hanno questo potere di lobbies?
Gira e rigira, la soluzione della questione è tutta lì....
No certamente nel violare il diritto personalistico ed assoluto della libertà individuale del cittadino...
 

Fenix66

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Quindi secondo quanto asserisci , i diritti economi sono modificabili a vantaggio di una o più categorie se giustificati da interessi (di una comunità) .
La compravendita immobiliare è un operazione con contenuti economici per cui fatte salve alcune categorie che per base di formazione possono o dovrebbero conoscere la legislazione legata alle compravendite per tutti gli altri ritengo doveroso pensare che essere gestiti da un agente immobiliare costituisca per definizione un'operazione di garanzia del cittadino ergo sarebbe valida l'ipotesi dell'obbligatorietà.
Mi rendo conto che la disquisizione offre spunti che porterebbero a teorizzare mille concetti a cui nè io e tanto meno tu (a meno che non sei un componente del Governo) :):) potremmo dare una concreta soluzione .
Buona notte e grazie della piacevole chiaccherata
 

Graf

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La compravendita immobiliare è un operazione con contenuti economici

Ma non è un attività economica a carattere imprenditoriale ma un atto personale e privato.
Come comprare un'automobile, acquistare le sigarette, andare a cena al ristorante, acquistare un vestito o un biglietto per il cinema. Tutte attività di carattere personale che hanno implicazioni contrattuali ed economiche nelle quali, però, esercito in modo pieno la mia inviolabile libertà individuale tutelata in via assoluta dall'art. 13 della Costituzione.
Acquistare o vendere casa privatamente rientra nello stesso novero di atti giuridici tutelati dall'art. 13 della Costituzione.

Anche decidere di aprire o meno un attività economica o diventare artigiano o professionista é un atto di libertà individuale, tutelato dall'art 13 della Costituzione insieme all'art. 41.
Ma, successivamente, una volta presa, in piena libertà di coscienza, la decisione di aprire un'attività economica (es. agenzia immobiliare), dovrò rispondere a principi giuridici diversi, ugualmente di valore costituzionale (libertà economica) ma non più assoluti ma da contemperare con altri principi ugualmente costituzionali e degni di tutela.
Per questa ragione, sempre nella Costituzione, si legge all’art.41 commi 2 e 3, che l’attività dell’imprenditore non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata ai fini sociali”.
 

Fenix66

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Il mutuo è un acquisto a carattere ultra personale (in un certo senso) io compro del denaro pagando un costo che è l' interesse e il cittadino dovrebbe essere libero di rivolgersi a chi vuole o farselo proporre da chi vuole(principio di libertà da tè enunciato) è se un operaio accede al mutuo non è da considerarsi attività imprenditoriale, ma si esercita comunque un tipo di attività individuale inviolabile eppure...hanno deciso diversamente.
Allo stesso modo la vendita sarà libera e inviolabile ma i contenuti economici e le ripercussioni e danni in caso di errori sono altro che individuali.....
Decisamente non condivido il tuo punto di vista ;) . Ma come ho detto prima.... bella chiaccherata...... Almeno qui siamo ancora in diritto di pensarla come vogliamo e nessuno ci tassa .
 

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