Gentili colleghi e non, sono titolare di agenzia nel nord Sardegna nonchè nuovo in questo forum la scorsa settimana si è verificato un fatto per me nuovo ed è per questo che chido consiglio!! Appuntamento vendita con una famiglia (genitori + figlia) in agenzia decidiamo di visionare 3 soluzioni fatto questo torno in ufficio con i sig.ri e dicono di essere interessati all' acquisto del secondo appartamento visto così inizio a spiegare le modalità d' acqusto tramite agenzia, spiego loro il residuo di ipoteca e così via. a questo punto ricevo un sms dal costruttore e attuale proprietario dell' appartamento in questione solo per comunicarmi, avendomi visto in auto col cliente mi dice che lo stesso era gia stato da lui prima a visionare appartamenti tra i quali anche quello in oggetto. Io sto zitto ovviamente non dico nulla al cliente e vado avanti col lavoro impostiamo la proposta a nome della figlia (maggiorenne) arriviamo al momento di inserire le modalità di pagamento e gli faccio presente di formalizzare la proposta con un assegno nt intestato al costruttore di € 2.000 di colpo il cliente realizzando che in caso di accettazione della proposta si fosse vincolato inizia a dire che non è più sicuro se è la soluzione giusta per lui e non va avanti con la proposta allora lasciamo perdere il tutto e mi faccio firmare il foglio della visita da tutti e 3 ci salutiamo dandoci appuntamento per un nuovo aggiornamento a breve. Il Pomeriggio stesso mi chiama il costruttore ( un caro amico) e dice di aver venduto la casa a quel cliente. Ringrazio il costruttore per la correttezza e non ho avuto la minima idea di chiedere o interferire nella loro trattativa. Il cliente però poteva semplicemente dire che aveva gia visto l' immobile (prezzi uguali ) col costruttore evitandomi tutta la trafila. Secondo voi posso far valere il diritto alla provigione su parte acquirente avendo il foglio della visita firmato e dove e scritto in modo esplicito che hanno visto l' appartamento con me? Ringrazio in anticipo per le gradite risposte. Saluti Francesco Mele